Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      1166 SAN CONO -
      balene morte. Di quando in quando si dànno a pescare ne* fiumi e ne' laghi, ma la caccia è la principale occupazione loro. Sono pagani e professano lo sciamanismo. I Samojedi settentrionali, cbe si fanno ascendere a 70,000 individui, sono divisi dai loro affini i Samojedi meridionali per via di un immeuso tratto di paese, occupato dHgli Ostiachi e da parecchie tribù appartenenti ai Tungusi, massime dai Ciapogiri.
      I Samojedi meridionali abitano quella parte dell'Aitai che stendesi dalle sorgenti del fiume Sciu-lisman, uno dei priucipali rami del fiume Obi (circa 88° di long. E.) fino all'estremità sud-ovest del lago Baical, ossia fino al 103° di long. E., dove s'avvicinano alle spoude del fiume Selenga. La stanza principale dei Samojedi meridionali è la valle frap posta alle due catene, dette l'uua Erghik Targak Taiga al settentrione, e l'altra Tauguu Oola al mezzodì (V. Aitai), in cui hanno origine i due principali rami dui fiume Jeniseisk, ciò souo il Ta-Kimu e il Kemoik. Questo paese è compreso fra i terri-torii dell'Impero cinese; e questi Samojedi, detti Snjoti, souo tributarii all'imperatore della Cina e costretti a fare il servizio militare lungo le frontiere. II declivio settentrionale dell'Ergbik Targ»k Taiga è abitato da alcune piccole tribù di Samojedi che sono sudditi della Russia, a cui pagano un tributo di pelli. Costoro si stendono verso il nord luugo le spoude del Jeniseisk fino ad Abacansk, e lungo l'Oda, tributario del Tuugusca superiore, sino a Nisuei Udiusk. Alcune di queste tribù non vivono che di cacciagione, come a dire d'alci e di varie sorta di cervi, massime d'una grossa specie detta marali. Acchiappano pure zibelliui e scojat-toli, colle di cui pelli pagano il tributo suddetto. Altre tribù allevano greggie di renne, il paese loro essendo il più meridiouale che abiti questo animale nell'Asia. Dei maschi si servono per audare a caccia e mungono le femmine. Alcuni pochi si dànno all'agricoltura, ma si cibano auche di radici e di gambi d'alcune piante selvatiche. I Sojoti però, ossieno i Samojedi ciuesi, abitano un paese abbondante di pingui pascoli e vivouo del prodotto del loro bestiame. 1 Samojedi meridionali somigliano in tutto ai settentrionali nelle forme del corpo, se non che hanno una barba non tanto rada. Le varie tribù dei Samojedi parlano varii dialetti di uua sola lingua, la quale differisce grandemente dalle liugue di tutte le circouvicine nazioni, quantunque contenga un numero considerevole di radici che incontransi nelle lingue di alcune nazioni dell'Asia centrale.
      Vedi: Pallas, Reisen durch verschiedene Pro-vinetti des Bussischen ReichsKlaproth, Asia PoliglottaRitter, Erdkunde von Asien (voi. i).
      SAMOLACO (geogr.). — Comune nella provincia e e nel circondario di Sondrio, con 1865 abitanti.
      SAMOSATA (lat. Samosata, gr. Xafxóaata, oggidì Samisat o Sempsat) (geogr. ant.). — Autica città della Siria, validamente fortificata, posta da Tolomeo (v, 15, § 11) e da Strabone nel territorio di Commagene. Conteneva la residenza reale, ed era ai tempi di Strabone una provincia circondata da uu piccolo ma molto ricco paese, e situata a cavaliere dell'Eufrate. La sua distanza dalle frontiereSAND (AMANTINA, LUCILLA, AURORA DUPIN, DETTA GIORGIO)
      della Cappadocia, nelle vicinanze di Tomisa per il monte Tauro, era di 450 stadii,-ossia 81 cbilouL, fu assediata e presa da Marcantonio, nel 33 av. Cr., durante la costui campagna della Siria (Joseph., Antiq.% xiv, 15, § 8; Strab., xiv, 2, § 29, p. 664; xvi, 2, § 3, p. 749). La strategica sua importanza viene indicata da Cesennio Peto, prefetto della Siria sotto Vespasiano, il quale avendo annunziato che Antioco re della Commagene stava combinando uu'alleanza coi Parti per poter scuotere il giogo romano, avvertiva il suo imperiale padrone che Sauiosata, la città più grande della Commagene, era situata sull'Eufrate, ed avrebbe assicurato per conseguenza ai Parti un agevole passaggio del fiume ed uno scampo dal lato E. Il legato ebbe quiudi l'ordine d'impadronirsi di Samosata e tenerla per suo couto (Joseph., B. J"., vii, 7, § 1). Diede cotesta città i natali a Luciano (V.), il famoso sofista e faceto scrittore; ed ebbe brutta rinomanza nel secolo in d Cr. per le aberrazioni teologiche del vescovo Paolo, noto volgarmente col titolo di Samosateno o di Samosata, del quale, egualmente che de' suoi errori, de' suoi seguaci e della coudanna parliamo nell'articolo Paolo di Samosata, al quale rimandiamo il lettore curioso di beue appurare la storia ecclesiastica.
      L'odierno nome di cotesta smantellata città si è Samisat o Sempsat, 64 chilom. al S. delle cata-ratte dell'Eufrate, dove passa questo per il monteFig. 5843. - Medaglia di Samotata.
      Tauro, ma il Pococke non ebbe contezza di ruderi ivi superstiti (Observations on Sgria, voi. ii, pt. i, pag. 156i.
      SAMOSATENI («/or. eccl.). — Discepoli e partigiani di Paolo Sauiosata, denominati anco Paoliniani, Paoliani, o PaolianiBeanti.
      SAMOTRACIA (lat. Samothrace, Samothraca, Samotracia: gr. 2aao6pax7], SajxoOpijiiY), gr. ni od. Sa-motraki e Samandraki) (gtogr. ant.). — Piccola isola della Tracia, situata di rincontro all'imboccatura dell'Ebro, da cui, secondo Plinio (iv, 23), distava circa 60 chilom., avendone 52 di periferia. Era specialmente celebre pel culto dei Cabiri, che vuoisi originato in quest'isola Erodoto (u, 51), la Samotracia era originariamente abitata dai Pelasgi, da cui gli abitanti impararono i religiosi misteri da loro solennizzati. Omero per lo più dà a quest'isola il semplice nome di Santo (11., xxiv, 78, 753), o di Tracia Santo (IL, x ii, 12), e volevano alcuni che traesse il nome da una colonia mandatavi dall'isola di Samo propriamente detta (Paus., vii, 4, s. 3; Strab., x, p. 457); ma Strabone, che non credeva a tale asserzione, ne trae il nome da Samos, che significa altezza, o da Saii} che suppone fossero gli antichi abitanti delt^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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