Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAN CONO - SAND (AMANTINA, LUCILLA, AURORA DUPIN, DETTA GIORGIO)
      altezza montagnosa (viii, 503), e puossi però considerare come caratteristica delle fattezze fisiche dell' isola, mentre i nomi di Drinsa , Antemura, Melanfilo e Ciparissia datile dai Greci si riferiscono alla sua fertilità e a' suoi varii prodotti. Troviamo fatta menzione di Auceo, regnante quivi sui Carii e sui Lelegi e di un posteriore stabilimento, seguito dopo il ritorno degli Eraclidi, di Lesbii condotti da Cidrolao e di Jouii cacciati da Epidauro sotto Tembrione. La data di questo stabilimento si riferisce probabilmente intorno al 988*av. Cr. Poco dopo l'anno 776 av. Cr. i Samii vennero in celebrità per imprese e commercio marittimo. Essi furono i primi a giovarsi dei miglioramenti introdotti nella costruzione delle navi, secondo Tucidide, dai Corintii (i, 13). Li troviamo trafficanti in Egitto sotto la protezione di Psammetico; e intorno all'anno 630 av. Cr. un mercatante samio, per nome Celeo, fece uu fortunato viaggio fino a Tartesso nell'estremo occidente dell'aureo mondo, e riportò, secoudo Erodoto, le più grandi ricchezze che siano mai state accumulate per mezzo del traffico da un privato iudividuo (iv, 152). Duraute questo periodo fondarono parecchie colonie, come quelle di Samotracia, Auoea, Periuto, Bisaute, Amorgo, e si congiunsero alla lega del continente asiatico, detta il Panionio, composta di dodici città. Negli autichi storici incontransi qua e là notizie intorno ai loro primi re e alle loro guerricciuole contro Efeso, Prieue, ecc., le quali notizie sono state raccolte da Panofka nella sua opera intitolata Res Samiorum.
      Al tempo di Ciro e di Pisistrato, il governo dell'isola era nelle mani di Policrate, il più cospicuo dei tiranni di quel tempo. Ottenuto il governo dell'isola con istratagemma, egli vi si stabilì come tiranno, e diventò assai potente; stese il potere sui vicini Stati di Lesbo , Mileto, ecc., ed aveva forze navali più che qualunque altro principe o Stato greco d'allora; e più temuto ancora il rendeva la sua alleanza con Amasi re d'Egitto. Poco dopo l'invasione dell'Egitto per Cambise, Policrate ebbe a sostener guerra contro gli Spartaui, che finalmente riuscì a cacciar dall'isola. Il crescente suo potere provò da ultimo la gelosia del persiano monarca Dario, il cui satrapo Oroete lo allettò con false promesse ad affidategli, e quindi l'uccise. Erodoto (in, 125) dice di Policrate ch'egli perì in modo indegno di lui e de' suoi alti disegui, e che niuno dei tiranui greci, da quei di Siracusa in fuora, gli si potevano paragonare in grandezza di carattere; la qual lode beu s'accorda con quanto leggiamo di Policrate. Pare eh' ei disegnasse di far Samo padrona dell'Arcipelago, e niente lasciasse d'intentato ad accrescerne la grandezza, così rispetto alle guerre e alla politica forestiera, come rispetto alla coltura delle arti civili. Attorniossi di tutto il principesco lusso che potevano dare tutte le ricchezze di quel tempo ; ebbe alla sua Corte il medico Democede e il poeta Anacreoute; e si vuole che da altri paesi traesse all'isola razze migliori di animali. Il suo sigillo fu opera del celebre artista Teodoro; e di lui narransi altri aneddoti siugolari, che possono vedersi presso Ateneo (lib. xn , p. 540, Cus.). Il molp del porto di Samo, del quale parla Erodoto,
      fu probabilmeote edificato sotto i di lui ordini. Dorante il di lui regno, Samo, arricchitasi per mezxo del suo traffico coll'Egitto e colle coste del Mediterraneo, rinvigorita pel declinar degli Stati del continente asiatico, estese il suo potere sull'Arcipelago in modo da provocar la gelosia del Governo persiano. Caduto Policrate vittima del tradimento, l'isola, privata di chi la reggeva, e rimasta preda della guerra civile, veuue in potere di Dario, il quale vi nominò governatore Silosone, fratello di Policrate. Essendosi a ciò opposti gli abitanti Otane, generale persiano, ne fece strage universale, onde l'isola fu data a Silo9one quasi spopolata. Poco poi troviamo i Samii che prendono parte nella ribellione della Jonia, e caccian via il tiranno Kace, fratello di Silosone. Recaronsi in gran numero alla battaglia di Lade, ma se ne ritrassero poscia proditoriamente per acquistar grazia appresso Dario, al cui impero eransi di nuovo assoggettati e donde furono poi liberi dopo la battaglia di Micale. La forza marittima di Samo fu sciolta, e il suo Governo fatto democratico da Pericle (440 av. Cr.), il quale profittando d'una querela insorta tra questa isola e Mileto, ne schiacciò la potenza, che sarebbe potuto riuscir funesta ad Atene. Dopo la spedizione degli Ateniesi nella Sicilia, duraute la guerra peloponnesiaca. Samo fu, al pari d'Atene, travagliata da uua lotta tra il partito oligarchico e il democratico, la quale terminò col trionfo di quest'ultimo. Dopo la battaglia d'Egospotamo, i Samii, essendo i soli che durassero in alleanza con Atene, sostennero assedio da Lisandro, e dovettero assoggettarsi a forma di governo lacedemonico. D'allora in poi l'isola cadde in varie mani. Impossessatosene successivamente gli Ateniesi, gli Spartaui e i Persiani, ed essa venne finalmente restituita ai suoi primi signori da Timoteo, e fu protetta da Atene come sua alleata durante la guerra Sociale (360 av. Cr.). Poca menzione è fatta durante il periodo macedonico. 11 vantaggioso suo sito, come stazione navale, la fece preda dei graudi monarchi allora contendenti l'uno coli' altro, e dopo di aver fatto parte degli imperi egiziaco, macedonico e siriaco, passò finalmente in potere di Roma (84 av. Cr.). Fa poi residenza di Marco Antonio e Cleopatra (32 av.Cr), e d'Augusto, che a' suoi abitanti diede una liberta nominale. Vespasiano ridussela a provincia, comecché la memoria dell'antico suo splendore venisse conservata fino al tempo dell'imperatore Decio mediante la scritta SapCo» tcowtwv 'lama; che leggeri nelle sue medaglie.
      L'antica storia di Samo presenta in modo assai singolare i vizi e le virtù della schiatta jonica. Nell'amore della libertà, nell'attività commerciale e navale, nell'amor delle arti, non meno che nel lusso e nella mutabilità di carattere, i Samii somigliavano assai agli Ateniesi loro signori, mentre forse nessuno Stato della Grecia fin dal tempo di Policrate li eguagliò nella varietà delle relazioni mercantili e nelle imprese navali. Li troviamo in istretta alleanza con Amasi, che loro concedette avere un tempio separato nello stabilimento dei mercanti greci in Naucrati ; e il loro traffico col-l'Africa si doveva fare non solo coll'ajuto de' Cirenei, ma pur mediante il loro stabilimento in un'oasit^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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