Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAffiO
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      nome coli'isola in cni sorgeva sulla costa orientale, e propriamente sul cauale che separava Cefa-Ionia dalla più piccola Itaca. Si collegò nel 431 avanti Cristo cogli Ateniesi, associandosi all'alleanza di tutte le altre città cefalleuiche. Recatosi M. Fulvio col suo esercito su Cefalonia, uel 189 av. Cr., Samo si assoggettò dapprima ai Romani colle altre città dell' isola, ma poco dopo insorse, nè fu soggiogata che con quattro mesi d'assedio, terminato il quale, tutti i suoi abitanti furono venduti schiavi dai vincitori. Dalla narrazione di Livio apparisce che Samo era fornita di due cittadelle, e che la più piccola di queste appellavasi Ciatide (Cyatis), mentre la più grande viene dal medesimo storico denominata semplicemente la rocca maggiore {major arx). Ai tempi di Strabone, ossia al principio dell'èra volgare , non esistevano che pochi avanzi dell'antica città (Strab., x, p. 455; Plin., ìv, 12, s. 19; Liv. xzxviii, 28, 29; Tbuc., n, 30). L'odierna Samo, da cui denominasi anche la bnja nella quale si specchia, ha nellè sue adjacenze alcune reliquie dell'antica città, che si eleva all'estremità N. di un'ampia valle che contorna la baja, ed è dominata al S. dall'eccelsa cima del monte Eno (&nus, oggi Elato). Era stata fabbricata sulla facciata N. 0. di una bicipite altura, che si aderge dal lido al l'estremità N. della moderna città.-Le rovine e le vestigio delle antiche mura dimostrano che la città occupava le due vette, una cavità intermedia, e la loro pendice fiuo al mare. Al N. delle due som mità veggonsi i ruderi di un'acropoli, che sembra essere la rocca maggiore di Livio; sull'eminenza S.
      Fig. 5841. — Medaglia dì Samo cefalleoica.
      vi è un monastero , da un lato del quale stanno alquanti avanzi di un muro ellenico, e che sembra essere il sito della Ciatide o piccola cittadella; considerevoli i rimasugli delle mura della città, la cui intera periferia non eccedeva tre chilom. e mezzo (Leake, Northern Oreece, voi. mf p. 55).
      2° Samo triflllca o Samico (latino Samicum. greco 2ajxt*óv). — Antica città della Trifilia nell' Elide , vicino al lido del mare, a circa metà strada tra le foci dell'Alfeo e del Neda, ed un po' al N. dell'A-nigro (Anigrus, oggi Mavropotamò o nero fiume), Bopra un contrafforte sporgente in fuori di un'alta montagna, che qui si avvicina tanto al Iittoraie da non lasciarvi che un angusto passo. Argomentando dalla sua posizione, dominante cotesto passo, gli è probabile essere quivi esistita una città fino dai tempi più remoti; e fu perciò identificata coll'A-reno di Omero (Il., n, 591 ; xi, 723), posta dal poeta presso alla foce di Minieo (Minyeius), fiume che supponesi identico col summentovato Auigro. Chia-mo8si in origine cotesta città, secondo Strabone, Samo (Samo, 2auos), per la sua ubicazione sopra un monte, avendo dapprima cotesto vocabolo significato alture. Samico fu primieramente il nome della fortezza, e la circostante pianura era stataanche essa egualmente denominata. Parla Pausa-nia di una città appellata Samia (2orp(«), cbe distingue evidentemente da Samico, ma questa sola viene ricordata dalla storia; fu occupata dall'etolo Polispercone contro gli Arcadi, e presa da Filippo nel 219 av. Cr. (Strab., vm, p. 336-47 ; Paus., v, 5, § 3; v, 6, § 1; Polyb., ìv. 77, 80). Le rovine di Samico riscontransi a Gajaffa o Cajappa (Xaiomra), eh' è soltanto il nome del munito passo. Le crollate mura hanno, circa due metri di spessezza, e due chilometri di circonferenza ; sono di second'ordine nell'arte muratoria ellenica, e certamente antichissime, mentre le torri prospicienti il mare appartengono ad epoca posteriore. Presso a Sannco, sulla spiaggia del mare, eravi il celebre tempio del Samio Nettuno, circondato da un bosco di silvestri ulivi. Era il centro del culto religioso delle sei città tri-fili che, le quali contribuivano tutte a sostentarlo, lasciandolo sotto l'ispezione di Macisto ( Macistus, Macistum), la più potente delle trifiliebe città (Strab., vm, p. 344-46). Nelle vicinanze di Samico eranvi le famose sorgenti medicinali, colle cui acque si guarivano le malattie cutanee. Delle due paludi che si distendono oggidì lunghesso il lido, , la più grande, stendentesi fino alla foce dell'Alfeo, , incomincia al piè settentrionale del monte su cui ' alzasi Samico; la meridionale si estende lungo i precipitosi lati del monte, che chiamavansi antica-1 mente le rupi achee (Strab., vm, p. 347). Il fiume Anigro sbocca nella seconda di coteste maremme, i e quindi nel mare. La palude è profonda, venendo alimentata da sotterranee fonti; dicesi fetidissima d'estate, e l'aria assai malsana. Riferisce Strabone che le acque del lago erano puzzolenti e non mangiabile il pesce; e tutto ciò perchè i Centauri andavano a lavare le loro piaghe nell'Anigro. Pansania ricorda le medesime circostanze, ed entrambi gli autori rammentano l'efficacia delle acque nel curare le malattie cutanee. Eranvi due caverne, l'una sacra alle ninfe Anigridi od Anigriadi ('Aviyp(Se?, 'AvtYptaSe;), e l'altra alle Atlantidi ; la prima era la più importante, ed è la sola ricordata da Pausania. Nella caverna appunto delle Anigridi si facevano preci alle ninfe , pri a di far uso delle acque, da tutte quelle persone che vi si recavano in cura (Strab., vm, p. 346; Paus., v, 5, § 7-11). Coteste due caverne sono tuttodì visibili nelle rupi, ma non sono accessibili cbe in battello, essendo immediatamente sulla superficie del lago (Leake, Morea, voi. i, p. 54; Peloponnesiaca, pag. 108; Boblaye, Recherches, ecc., p. 133; Curtius, Peloponnesos, voi. ir, p. 78).
      3° Samo icarlca (latino Satnus, Samos, gr. Sape», turco Susam Adassi). — Grande kola dell'Arcipelago od Egeo, in quel tratto che si denominava dagli antichi mare Icario, nell'odierna Turchia d'Asia, sulla costa dell'Anatolia, sangiaccato di Soglà, al S. E. di Chio, sotto 37° 35' e 37° 48' di lat. N. e 24° 16' e 24° 48' di long. E. Chiude al S. il golfo di Scala Nova, e non è separata dal i continente, all'È., che mediante lo stretto che appellasi Piccolo Bogaz, largo due chilom. Stendesi in lunghezza, dali'E. ell'O., 39 chilometri; si allarga 17, ed ha una superficie di 450 chilom. quadrati. La parola Samo, secondo Strabone, siguificat^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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SAffiO Cefa-Ionia Itaca Cristo Ateniesi Fulvio Cefalonia Samo Romani Livio Samo Ciatide Cyatis Strabone Strab Plin Liv Tbuc Samo Eno Elato Livio Samo Ciatide Leake Northern Oreece Samo Samico Samicum Trifilia Elide Alfeo Neda A-nigro Anigrus Mavropotamò Bopra Iittoraie A-reno Omero Minieo Minyeius Auigro Strabone Samo Samo Pausa-nia Samia Samico Polispercone Arcadi Filippo Strab Paus Polyb Samico Gajaffa Cajappa Xaiomra Sannco Samio Nettuno Macisto Macistus Macistum Strab Samico Alfeo Samico Strab Anigro Strabone Centauri Anigro Anigridi Anigriadi Aviyp AvtYptaSe Atlantidi Pausania Anigridi Strab Paus Leake Morea Peloponnesiaca Boblaye Recherches Curtius Peloponnesos Samo Satnus Samos Susam Adassi Arcipelago Egeo Icario Turchia Asia Anatolia Soglà Chio Chiude Scala Nova Piccolo Bogaz Samo Strabone Qle Samico