Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAMARITANI
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      Fui o Fui e Teglat Falasnr o Palasar trassero in esilio i Rubeniti ed i Gaditi e mezza tribù di Manasse, e le trasportarono in Laela (Lahela), Abor (Habor) ed Ara, ed al fiume Gozan (oggi Cabur, grande affluente mesopotamico dell'Eufrate (1 Paralipom., v, 26). Questa sarebbe di già una seconda delimitazione. Ma il secondo di cotesti re ritornò ancora nella Palestina, regnante il re d'I-sroele Facea (753-726 av. Cr.), e prese Ajon ed Abel-Domum, Maaca e Janoe, Cedes, Asor, Galaad, la Galilea e tutta la terra di Neftali, e ne trasse gli abitanti nell'Assiria (IV Reg., xv, 29). Questa sarebbe di già la terza alterazione di frontiere. Circa un secolo prima, nell'S60 av. Cr.t il Signore aveva incominciato a travagliare Israele, perchè Bazael re di Damasco flagellò le sue genti da tutti i lati, scorrazzando dal Giordano verso l'È.. per tutta la terra di Galaad, Gad e Ruben e Manasse, da Aroer sul torrente Arnon, e Galaad e Basan (IV Heg.y x, 32, 33). Ma questa non fu che una semplice incursione, nè produsse la couquista del paese e la deportazione de' suoi abitanti. Le invasioni invece di Pul e di Teglat Falasar furono sperpero di popolazione, ed il territorio per tal guisa da essi desolato venne probabilmente occupato poi dall'accedere de' finitimi idolatri, od anche da famiglie erranti degli stessi Israeliti. Rispetto alla parte N. della Galilea, si sa che vi prevaleva uua popolazione idolatra, e quindi erasi formata la frase di Galilea delle nazioni o dei Gentili (ls., ix, 1 ; I Machab., v, 15); e tale era senza dubbio il caso anche al di là del Giordano. Ma vi fu puranco una quarta circoscrizione del regno di Samaria, ed una quarta restrizione per conseguenza del nome Samaritano.
      Da una circostanza del regno di Ezechia rilevasi chiaramente che proprio prima della deportazione e morte di Osea, ultimo re d'Israele (726-718 av. Cr.), l'autorità del re di Giuda, od almeno la sua influenza, era stata riconosciuta da molti delle tribù di Aser, Issacar e Zàbulon, e perfiuo da quelli di Efraim e Manasse (lì Paralipxxx, 1-26). Da tutte codeste tribù eransi recati a celebrare la pasqua in Gerusalemme non pochi individui, nel 726 av. Cr., aderendo all'invito che aveva loro fatto il re Ezechia. 11 regno di Samaria era stato infatti ridotto a eì meschine proporzioni, che quando, due o tre anni più tardi, leggiamo che Salinanasare percorse quel paese e dopo un assedio di tre anni prese Samaria, e trasse seco gl'Israeliti nell'Assiria, e li collocò in Ala (Hala) ed in Abor presso il fiume Gozan, e nelle città dei Medi; e quando di bel nuovo leggiamo che gl'Israeliti furono trascinati fuori del loro paese nell'Assiria, dobbiamo supporre che si tratti di ben poca gente (IV Reg., xvn, 5, 6, 23). Samaria (la città), e poche città o villaggi adjacenti soltanto, rappresentavano quel regno, che si estendeva un di da Betel a Dan
      ?) N. e dal Mediterraneo alle frontiere della Siria ed Ammon all'È. Questo viene iuoltre confermato da ciò che si narra del passaggio del re di Giuda Giosia, nel 641 av. Cr., per le città di Manasse ed Efraim e Simeone, fino a Neftali (li Paralip., xxx«v,
      ?). Nyn si sarebbe potuto compiere facilmente cotesto viaggio, se il numero delle città e dei vil-
      laggi occupati da individui, che diceansi allora Samaritani, fosse stato ragguardevole.
      Ciò premesso, gioverà qui risalire all'origline di coloro che nel IV dei Re (xvii, 29) e nel nuovo Testamento chiamansi Samaritani. Notammo di già che Salmanasare (IV ifrp.,xvu, 5, 6, 26) aveva fatto trasportare nell'Assiria gl'Israeliti, ossia i superstiti delle dieci tribù, che riconoscevano ancora l'autorità di Osea ; e costoro erano domiciliati, come già dimostrammo, nella città di Samaria ed in poche altre città o ville adjacenti. Ma il re assiro fec'egli esulare tutti quegli abitanti, e quali altri vi surrogò? Per rispondere alla prima parte di questa naturalissima domanda, fa mestieri osservare che le parole della Scrittura con lasciano alcun dubbio in proposito, esponendo esse che Israele fu trasportato via, e cbe altre genti furono collocate nelle città della Samaria invece dei figli d'Israele, senza neppure aggiungere, come in altra circostanza, che vi fossero rimasti i poveri, per far da viguajuoli ed agricoltori (IV Reg., xvn, 6, 23, 24; xxv, 12). Si può quindi inferire, che le città della Samaria vennero sgombrate, non già parzialmente, bensì per intero dagli antichi loro abitanti, e rimasero vuote finché piacque al re di Assiria di ripopolarle con gente speditavi da Babilonia, Cuta, Ava, Emat e Sefarvaim (IV Reg., xui, 24; xvui, 34). Per tal guisa i nuovi Samaritani, dovendosi ora denominare cosi, erano Assiri o di nascita o di sudditanza, stranieri affatto alle città della Samaria, ed esclusivamente abitanti di queste. Pare che Asaraddone, invadendo il regno di Giuda nel 677 av. C., sotto il re Manasse, siasi accorto che era contro le regole di buona politica il lasciare nudo e deserto un tratto considerevole di suolo proprio al confine del regno allora invaso, ed abbia deciso di porvi un presidio di stranieri. Costoro erano naturalmente idolatri, ed adoravano una strana miscela di numi. Ciascuna delle ciuque popolazioni partite dai luoghi testò indicati aveva il suo proprio Dio, giusta la testimonianza di Giuseppe, confermata dalla Bibbia, e non vi era un puuto solo su cui si adorasse il vero Dio, Jeova, padrone e sovrano del territorio occupato dagl'immigrati. Il re assiro mandò a questi uno dei sacerdoti esuli, che insegnasse loro come dovevano temere il Signore ; lo ascoltarono e si fecero adoratori del vero Dio, ma senza rinunziare al culto degli idoli ; e cosi continuarono i loro figli, nipoti e pronipoti fino ai tempi di Cristo (IV Reg., xvn 41). Tale si fu adunque e non altra l'origine dei nuovi Samaritani, che non furono di schiatta ebraica, ma dal più lontano Oriente; e lo dichiara egli stesso Giuseppe Flavio, dicendo che i Cutei erano oriundi dalle parti interne della Media e della Persia, ma si chiamavano allora Samaritani, assunto avendo il nome del paese in cui erano stati spediti (Antiq., ix, 14, § 3; x. 9, § 7). Nel Vangelo hanno l'epiteto espresso di forestieri, di gente straniera (£XXoyevct?. Lue., xvn, 18), il che viene confermato anche dal Flavio {Antiq., xi. 8, § 6), sebbene dia egli talvolta notizie diverse della loro origine. Vi è una lacuna nella storia dei nuovi Samaritani, dopo il primo secolo del loro ordinamento politico-religioso, fino verso la metà del vi secolo av. C., epoca del rj-
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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Fui Teglat Falasnr Palasar Rubeniti Gaditi Manasse Laela Lahela Abor Habor Ara Gozan Cabur Eufrate Paralipom Palestina I-sroele Facea Ajon Abel-Domum Maaca Janoe Cedes Asor Galaad Galilea Neftali Assiria IV Reg Israele Bazael Damasco Giordano Galaad Gad Ruben Manasse Aroer Arnon Galaad Basan IV Heg Pul Teglat Falasar Israeliti Galilea Galilea Gentili I Machab Giordano Samaria Samaritano Ezechia Osea Israele Giuda Aser Issacar Zàbulon Efraim Manasse Paralipxxx Gerusalemme Ezechia Samaria Salinanasare Samaria Israeliti Assiria Ala Hala Abor Gozan Medi Israeliti Assiria IV Reg Betel Dan Mediterraneo Siria Ammon Giuda Giosia Manasse Efraim Simeone Neftali Paralip Samaritani Testamento Samaritani Salmanasare Assiria Israeliti Osea Samaria Scrittura Israele Samaria Israele IV Reg Samaria Assiria Babilonia Cuta Ava Emat Sefarvaim IV Reg Samaritani Assiri Samaria Asaraddone Giuda Manasse Dio Giuseppe Bibbia Dio Jeova Dio Cristo IV Reg Samaritani Oriente Giuseppe Flavio Cutei Media Persia Samaritani Antiq Vangelo XXoyevct Flavio Antiq Samaritani Rispetto Samaria