Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (337/463)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      1154
      di mira, con siffatti lavori, il possesso di nn luogo dominante le finitime terre, e diede sfogo nello stesso tempo al suo buon gusto di architettura, abbellendo coll'arte un sito ch'era tanto adorno di già dalla natura (Joseph., Antiq., xiii, 10, § 3; 15, § 4; x«v, 5, § 3; xv, 7, § 7; 8, § 5; B Samaria il suo splendore dopo il ristauro di Erode, non si sa di preciso; ma si sa invece che nel Nuovo Testamento non viene nominata la città stessa, bensì una porzione del distretto a cui erasi estesa la sua denominazione anche nei tempi più antichi. Dai primordii pertauto del cristianesimo resta in-terrotto per due secoli il suo nesso storico, fino al principio del secolo in d. Cr., in cui Settimio Severo (193 211 d. Cr.) vi piantò una colonia. Con-servansi però parecchi esemplari di monete coniate sul luogo, dall'impero di Nerone a quello di Geta fratello di Caracalla. Ma sebbene fosse dessa la sede di una romana colonia, non potè nondimeno essere un luogo di grande importanza politica (Ul-pian., Leg. 1 de Censib., citato dal Robinson; Vail-lant, Numism. Imper.; Noris, citato dal Reland). Leggesi nel Codice di Teodosio che, verso l'auno 409 d. Cr., fu divisa la Terra Santa in Palestina Prima, Seconda e Terza, e che nella Prima s'in-chiudevano il paese dei Filistei, Samaria (il distretto), e la parte N. della Giudea; ma la sua capitale non era Sebaste, sibbene Cesarea. Ecclesiasticamente però aveva dessa un grado di più, perchè era sede episcopale fiu dal ni secolo; in ogni modo gli è certo che il suo vescovo fu presente al Concilio di Nicea, e vi si sottoscrisse Maximus o secondo altri Marinus Sebastenus. Si conservarono i nomi di alcuni de' suoi successori, l'ultimo dei quali nomavasi Pelagio, e fu nel Sinodo di Gerusalemme del 536; incontrasi il titolo della sede negl'Indicatori (Notitiee) greci più antichi, e nei latini meno remoti (Reland, Pai, 214-229). Cadde Sebaste in potere dei Maomettani durante l'assedio di Gerusalemme ; continuando le crociate, vi fu stabilito un vescovado latino, il cui titolo fu riconosciuto dalla Chiesa romana fino al xiv secolo. Oggidì viene rappresentata da un villaggetto a 10 chilometri da Naplusa, che conserva pochi avauzi del passato, tranne il nome Sebustié, corruzione arabica di Sebaste. Vi si scorgono alquanti rimasugli architettonici, parte di costruzione o riduzione cristiana, come la chiesa di San Giovanni Battista; e parte forse di lavori eseguiti per comando del summentovato sovrano idumeo. Un lungo viale di rotte colonne, ch'è certamente la strada principale di Erode, qui pure, come in Palmira ed in Damasco, adorno da un peristilio ad ogni lato, percorre tuttodì, giusta l'osservazione di un viaggiatore inglese il terrazzo più eminente del moute. Ma il frammentario aspetto di tutto quel luogo ci porgo evidentissima prova dell'adempimento della profezia di Michea (i, 6), quantunque si possa essere avverata più di una volta, molto tempo prima, per le devastazioni di Salmanasare o di Giovanni Ircano, già sopra citati. Ecco le parole terribili del profeta: t E porrò Samaria quasi un mucchio di pietre nel campo, quando si pianta una vigna; e trarrò giù nella valle le sue pietre, e metterò anudo le sue fondamenta » (Mieli., ì, 6, paragonato con Osea, x v, 1). San Girolamo, le cui cognizioni sulla Palestiua sono della massima autorità, afferma che Sebaste fu il luogo in cui San Gio. Battista fu carcerato e deco'lato; ed aggiunge che vi furono sepolti anche i profeti Eliseo ed Abdia. Sant'Epifanio, trattando minutamente delle varie eresie dominanti fra i Samaritani, studiasi di spiegare l'ori-giue del costoro nome, dicendoli custodi, giusta l'ebraico somerim (guardie, sentinelle, custodi). Il monte su cui ergevasi la città, nota egli, veniva indicato Somer o Somoron (Swpif, lupópov) da un certo Somoron, figlio di Somer, proveniente dallo stipite de' Perizei o Gergasei, discendenti pur questi da Cauan o Cam. Ma gli abitanti, soggiungagli tantosto, ponno essere stati chiamati Samaritani dalla guardia che facevano alle loro terre, od auebe dall'osservanza della Legge, diversa dagli scritti posteriori del canone ebraico, ch'e&si non vollero accettare. Il villaggio succitato di Sebustié non occupa che l'estremità E. del monte di Samaria, a 308 metri sul livello del mare.
      Vedi: Robinson, Biblical Jiesearches {ii, 127-33) - Reland, Palestina (344, 979 82) — Raumer, Palestina (144-148) — Van de Velde, Syria Palestine (i, 363 88; n, 295, 296, Mappa e Memoria) — Stanley, Sinai and PalestineRitter, Erdkunde, Paldstina (in, 661-66) — Kitto, Phy-sical history of Palestine (p. cxvti-xvui).
      SAMARITANI (lat Samaritani, gr. SocfiapeiTot, 2a-(Aotpet?, ebr. Sciomeronim) (etnogr.). - Appellavansi così, oltre agli abitanti della città di Samaria propriamente detta, anche quelli della regione o provincia samaritana, che dicevasi perciò Samaria, ed in greco parimente, ed anche Samaride (lau*^), paese dei Samarei (x"?" £*F«péu>v) e terra Samari tide (f) ZotjxapcÌTtc j(u>pa). Per gli antichi ebrei significava Samaria tutto il territorio di cui compo* uevasi il regno delle dieci tribù ossia d'Israele; ina siccome cotesto regno subì varii cangiamenti nella sua estensione, ed in ispecie ai tempi già rammentati di Salmanasare (V. Samaria*, cosi anch'esso il nome di Samaritano ebbe senso più o meno lato. Giovi primieramente avvertire cbe la Samaria aveva inchiuso in origine tutte le tribù di cui erasi costituito re Geroboamo I, quando, per la morte di Salomone, la nazione ebraica si scisse in due diversi Stati. Da quell'epoca in poi, prima dell'esistenza della città di Samaria, questo nome servì ad indicare tutto il territorio del nuovo regno israelitico, e tanto nei libri storici quanto nei profetici tale si è il significato del vocabolo, leggendosi nei libri dei Re le città della Samaria; in Osea, il vitello della Samaria, simbolo del culto idolatrico introdottosi fra gl'Israeliti ; in Amos, i monti della Samaria; ed in Ezechiello, la schiavitù della Samaria e delle figlie sue (Ezech., xvi, 53; Amos, in, 9; Osea, vm, 5, 6 ; III Reg., xm, 32). Ma il nome variò di estensione nel suo significato, secondo il restringersi o dilatarsi dei confini del nuovo reame. Gli è probabile anzitutto, che le terre delle tribù di Simone e di Dan sieno state incorporate fio da principio nel regno-di Giuda; e questa sarebbe stata una delle delimitazioni. Successivamente, nel 771, e poi nel 740 av. Cr., i due re dell'Assiria
     
      GoogI(


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (337/463)






Joseph Antiq Samaria Erode Nuovo Testamento Settimio Severo Nerone Geta Caracalla Ul-pian Leg Censib Robinson Vail-lant Numism Noris Reland Codice Teodosio Terra Santa Palestina Prima Terza Filistei Samaria Giudea Sebaste Cesarea Concilio Nicea Maximus Marinus Sebastenus Pelagio Sinodo Gerusalemme Indicatori Notitiee Reland Pai Sebaste Maomettani Gerusalemme Chiesa Naplusa Sebustié Sebaste San Giovanni Battista Erode Palmira Damasco Michea Salmanasare Giovanni Ircano Samaria Mieli Osea Girolamo Palestiua Sebaste San Gio Eliseo Abdia Epifanio Samaritani Somer Somoron Swpif Somoron Somer Perizei Gergasei Cauan Cam Samaritani Legge Sebustié Samaria Robinson Biblical Jiesearches Palestina Palestina Velde Syria Palestine Mappa Memoria Sinai Palestine Erdkunde Paldstina Phy-sical Palestine Samaritani Tot Samaria Samaria Samaride Samarei Samari Zotjxapc Ttc Samaria Israele Salmanasare Samaritano Samaria Geroboamo I Salomone Stati Samaria Samaria Osea Samaria Israeliti Amos Samaria Ezechiello Samaria Ezech Amos Osea III Reg Simone Dan Giuda Assiria San Battista Sant Reland Ritter Samaria