Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAMALIA - SAMAR
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      (nel 720) per surrogare al-Hur, di cui la cupidigia e le concussioni avevano cagionate lagnanze generali. Il nuovo emiro attese a riparare i mali e a raddurre .l'ordine nell'amministraziope; egli soppresse le ineguaglianze esistenti nella distribuzione delle imposte, riscuotendo dovunque il quinto del reddito ; visitò le varie provincie, abbellì Cordova e mandò al califfo una descrizione della città e del territorio della Spagna. Al-Samah diede poi opera a proseguire la conquista della Gallia cominciata da al-Hur. Dopo aver lasciato ad Ambesa il comando della Spagna, traversò i Pirenei e assediò Tolosa, cbe resistè lunga pezza, finché Eude duca d'Aqui-tania si avanzò per liberarla TU maggio 721. La vittoria fu contrastata lunga pezza, 1' emiro, nel più fitto della mischia, animava i suoi coll'esempio, finché un colpo di lancia lo sbalzò da cavallo e lo uccise. Fu quello il segnale della scoufitta degli Arabi, che fuggirono in disordine, Abd el-Rahman salvò gli avanzi dell'esercito e lo ricondusse a Narbona.
      Vedi Ros8euw Saipt-Hilaire, Hist d'Espagne.
      SAMALIA (tool.). — Genere di uccelli del gruppo de' cosi detti uccelli del paradiso (V. Paradisea), i cui caratteri souo: becco robusto, convesso di sopra, fornito alla base di penne vellutate, diritte, compresse lateralmente, intaccate verso l'apice; penneKig. 5830. — Paradisea apoda (maschio).
      ipocondriache, lunghissime, flessibili, decomposte, o piume cervicali mediocri e rigide. Questo genere viene diviso in due sezioni, ed ha per tipo la specie jptirudisea magnifica, le magnifique di Buffon. Ma jforse il più elegante di tutti questi uccelli è quelloche i Francesi chiamano le grand émeraude, e che corrisponde alla paradisea apoda di Linneo, della quale qui rechiamo la stampa.
      SAHANI (Abu-Ibrahim Ismael Al) (biogr.). — Fondatore della dinastia cui diede il suo nome (Sama-nidi), nato nell>47, morto nel novembre 907, apparteneva a quelle orde turche le quali dai versanti dell'Aitai si avanzarono verso l'Asia meridionale, dapprima ausiliare del califfato di Bagdad, poi cagione della sua caduta. Samani fondò la grandezza della dinastia samanide, che facevasi risalire a Sa-man, il cui figliuolo Asciad fu chiamato alla Corte del califfo Al-Mamun. I quattro figliuoli di Asciad ottennero nell'819 governi importanti nell'Asia occidentale; ed uno di essi, Ahmed, li ereditò e li trasmise ai suoi figliuoli. Il primogenito, Naser, governò Samarcanda e s'impadronì della TransoB-siana: uno dei più giovani, Ismaele, del quale qui trattasi, fu suo luogotenente. Suo fratello, che ne sospettava la fedeltà, gli fece guerra (888). Vinto e prigioniero, fu trattato da Ismaele coi più grandi riguardi, e ricondotto a Samarcanda. Quando Naser mori (892), Ismaele, cbe già godeva gran credito fra i Turchi, ne raccolse l'eredità, e governò la Transossiana come sovrano indipendente, consacrando la propria autorità con alcune splendide vittorie. Allorché il califfo Mothaded gli chiese soccorsi contro Amru, l'usurpatore saffarida, Ismaele accorse, e benché inferiore di forze, lo pose in rotta (900), e riunì il Eorassan ed il Tabaristan ai proprii Stati. Il califfo, confermandolo nelle conquiste, gli diede il titolo di padiscià e gl'inviò magnifici regali. Gli ultimi anni della sua vita furono quasi esclusivamente consacrati alle cure del Governo, zelando la giustizia e reprimendo gli abusi d'autorità de'suoi uffizi ali e le violenze dei soldati. Sul finir del suo reguo fece due spedizioni : la prima contro un usurpatore ribellatosi al califfo: la seconda contro il Turkestan, che sottomise in parte. Tutti gli storici s'accordano a rappresentare questo principe come un modello di bravura, di generosità e di giustizia.
      I suoi discendenti, che si trasmisero poi il regno di padre in figlio (salvo i due ultimi in cui passò da fratello a fratello), furono Ahmed, Nasser, Noah% Abdalmelek, Man sor 1, Noah II e Abdalmelek 11. A questa dinastia pose fine Mahmud Ghigni, il quale ne incorporò i dominii col proprio impero dopo che ella ebbe regnato sulla maggior parte della Persia per oltre cento anni.
      Vedi: Klaproth, Tableau hist. de l'Asie— Uni vers pittoresque.
      SAMANIDI (stor. persian.). V. Samani.
      SAMAR igeogr.).— Isola dell'Oceania appartenente alle Filippine del gruppo Visayas^ sf nord di quella di Leite, all'est di quella di Masbate e al sud-est della grand'isola di Lusson (V.), da cui la separa lo stretto dr San Bernardino, fra 11° Te 12° 36' lat. € 121° 55' e 123° 25' long. E. Ha la forma ér un quadrilatero con coste irregolarissime, soprattutto nella parte sud-ovest. La Bua lunghezza dal nord al sud è di 168 chilom., la larghezza di 120 e la circonferenza di 600. La sua superficie é montagnosa. Le moutagne più alte sono Curao, Matu-ginaao, Capotaan, Palapa, e i fiumi principali chet^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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