Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALVINI ANTONIO MARTA - SALVOCONDOTTO
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      Giulio Cesare nel 44 av. Cr. (Veli. Pai., u, f>9). Fu tosto adoperato da Ottaviano nelle guerre che quest'ultimo ruppe tosto. Nel 42 av. Cr. comandava la 1 squadra d'Ottaviano contro Sesto Pompeo, la cui crescente potenza navale aveva suscitato le apprensioni dei triumviri. Egli riuscì a proteggere le coste ! d'Italia dalie devastazioni della squadra di Pompeo, j ma in una battaglia combattuta a Brindisi sotto j gli occhi di Ottaviano fu costretto a ritirarsi con perdita. Al ritorno di Ottaviano dalla Grecia dopo , la sconfitta di Bruto e Cassio, Salvidieno fu man- I dato in (spagna , ma anzi che avesse varcato le Alpi fu richiamato in Italia per combattere L. Antonio e Fulvio, che avevano preso le armi contro Ottaviano. Nella lotta che segui (41-40 av.Cr.), nota comunemente sotto il nome di guerra Perugina, Salvidieno prese una parte attiva come uno dei legati di Ottaviano. Alla fine della guerra fu inumato nella Gallia Narbonese. Nonostante le testimonianze di confidenza ricevute da Ottaviano, che gli aveva persiuo promesso il consolato, scrisse a M. Antonio, proponendogli di indurre le truppe a disertare. La sua proposta giunse però troppo tardi. Antonio, eh'erasi appunto riconciliato con Ottaviano, rivelò il tradimento di Salvidieno, il quale fu chiamato immediatamente sotto un pretesto a Roma, ed al suo arrivo fu accusato da Augusto in Senato e condannato a morte nel 40 av. Cristo. Livio dice ch'ei pose fine ai proprii giorni (Appian., B. C., iv, 85; v, 20, 24, 27, 31-35, 66; Dion., Cass; xlviii , 13, 18, 33; Liv., Epit., 123, 127; Veli. Pat, n, 76 ; Svet., Oct., 66).
      L'annessa medaglia fu coniata probabilmente da Salvidieno. Essa porta sul dritto la testa di Ottaviano con la leggenda: C. C.ESAn III vin R p. c., esul rovescio Q. Salvius imp. cos. design. La sola difficoltà nell'attribuirla alla persona precedente sta in ciò, ch'egli è qui detto Q. Salvio, mentre negli scrittori il suo nome è sempre Q. Salvidieno. Ma d'altra parte non havvi Q. Salvio mentovato da alcuu antico scrittore a cui possa appartenere, mentre il consul designatus si applica a Q. Salvi- j dieno, del pari che il tempo in cui fu coniata, vale ! & dire mentre Ottaviauo era triumviro (Eckhel, !       SALVINI Antonio Maria (biogr.). — Ecclesiastico e { filologo, nato a Firenze il 12 gennajo 1653, e morto ! sella stessa città il 17 maggio 1729 , dopo essere i stato l'oratore ordinario dell'Accademia degli Apatisti e di quella della Crusca, lasciò orazioni, commenti, traduzioni, alcune poesie originali, ecc. Fu iiu traduttore infaticabile, ma troppo fedele alla lettera, e perciò mancante di buon gusto e di nerbo. Ciò che scrisse intorno alla lingua è assai più pregiato; e in generale i suoi scritti si possono avere per buoni testi, non di stile o di gusto,
      ma di lingua. Fu dottissimo della lingua greca e meritò la riputazione di scrittore laborioso e zelante. Il Lami nelle Mirabilia ltal. (tom. i) diede notizie particolari intorno alla vita ed alle opere di Antonio Maria Salvini.
      SALVINI Salvino (biogr.). — Letterato, fratello del precedente, nato nel 1667 a Firenze, morto il 29 novembre 1751; studiò a Pisa come il fratello, ed attese sotto la sua direzione alle belle lettere e alle antichità della sua patria. I suoi talenti pro-cacciarongli un canonicato nella cattedrale di Firenze ; molte accademie, quali sarebbero la Crusca e l'Arcadia, si affrettarono di chiamarlo nel loro grembo, ove strinse amicizia con Zeno, Gori, Que-rini e Muratori. Abbiamo di lui: Fasti consolari delY Accademia fiorentina (Firenze (1717), opera assai stimata: Orazione in morte del granduca Giovanni Gastone (ivi 173S); Componimenti poetici fi vi 1750); Catalogo dei canonici fiorentini, stampato dopo la sua morte, non cbe delle Note sopra alcuni antichi autori italiani, e Notizie letterarie uel Giornale dei Letterati e nelle Notizie degli Arcadi. Ha lasciato alcune opere manoscritte, fra le altre una Biografia della Toscana, iu cui avea incorporato quella di Negri.
      Vedi Novelle fiorentine ed Elogi degli illustri Toscani.
      SALVINLA (hot.), t- Genere di piante crittogame, acquatiche, galleggianti, della famiglia delle mar-silacee.
      SALVINO DEGLI ARMATI (biogr.). V. Armati (degli) Salvino.
      SALVIO (biogr.). — Statuario, il cui nome è inscritto sull'orlo della pina colossale di bronzo che ammirasi nella gran nicchia costrutta da Bramante nei giardini del Vaticano, e che fu trovata appiè del mausoleo d'Adriano quando furono scavati i fondamenti della chiesa Santa Maria della Transpontina. Da ciò s'inferisce con grande probabilità che questa pina formava ab origine l'apice del mausoleo < 'Adriano. Se questa congettura è esatta, abbiamo naturalmente la data dell'artista. L'iscrizione suona: P. Cincius P. L. Salvius, il che mostra cbe l'artista era un liberto.
      Vedi: Grutéro (voi. i) — Visconti, Museo Fio-Clem. (voi. vii) — Winckelmann, Gesch. d. Kunst, con le note di Fex e Meyer — R.-Rochette, Lettre à M. Schorn (p. 400).
      SALVIR0LA (geogr.). — Comune della provincia di Cremona, circondario di Crema, con 1006 ab.
      SALVITELLE (geogr.) — Comune della provincia di Salerno, circondario di Sala Consilina, cou 1301 abitanti.
      SALV0C0ND0TT0 (dir. comm., intern. e pen.) — È una promessa data dall'autorità politica o giudiziaria a taluno, il quale abbia bisogno di essere da tali autorità cautelato contro pericoli derivanti dalla sua posizione personale, o dagli atti che vuol compiere. Nel medio evo, quando i luoghi d'asilo si uuivano ai tanti altri mezzi che avevano i rei di sfuggire alla ricerca della giustizia, il salvocondotto era di frequente uso, e concedevasi agli imputati che, collocati in luogo sicuro, non volevano comparire se non a piede libero dinanzi ai loro giudici. 11 salvocondotto non sempre bastava però at^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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