Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      piena terra, ad esposizione calda, sino al principio dell'inverno, avvertendo di annaffiarla copiosamente in estate. I fiori secchi, trattati coll'alcoole, sommi-
      Fig. 5836.
      A. Raroicello fiorifero (grandezza naturale) — B. Un pistillo col disco a (grandezza naturale) — C. Corolla fessa longitudinalmente e spiegata per far vedere gli gtaroi: a, a) i due stami abortivi; b.b) punti d'inserzione dei due stami fertili — D. Uno stame (ingrandito) veduto anteriormente — E. Lo stesso veduto posteriormente : a) filamento; b.b\ connettivo — F. Le quattro cocche del pistillo vedute lateralmente, per mostrare (in a) il prolungamento del disco — 6. Le Btesse, vedute in prospetto; o) sommità del peduncolo; b) ricettacolo; c,ci disco — H. Sezione orizzontale obliqua delle quattro cocche del pistillo, per far vedere il loro interno, che è fatto di una sola loggia e riempito dell'ovello : a,a) disro — I. Un giovine frutto, da cui si è tolta la cocca inferiore.
      nislrauo un colore rosso carmino poco inferiore u quello della cocciniglia.
      Salvia sclarea (salvia sclarea L.). - Erba bienne, alta Gino ad un metro; fusto eretto, vigoroso, viscoso, coi rami divergenti ; foglie ampie, cuoriformi-ovate, veidi superiormente, bianco-cotonose infe riormente; brattee ampie, ellittiche o suborbicu lari, acuminate, pubescenti, viscose, concave, d'un bianco verdiccio screziato di porporino o di turchino; pedicelli brevissimi; calice pubescente, viscoso, campaniforme, col labbro superiore e tre denti, di cui il medio minimo, l'inferiore più cprto, fesso iu due lacinie aristate ; corolla bianca o d'un turchino pallido, esternamente puberula e ghian-dolosa, ampia, col tubo dilatato, col labbro inferiore più breve del superiore, a lobo medio sacciforme, i laterali alquanto convoluti ed eretti; tirsi verticillati, fogliosi alla base. Questa specie nasce nei luoghi caldi dell'Europa: tutte le sue parti esa lano odore penetrante aromatico, assai gradevole,
      per cui viene da taluni preferita alla specie precedente, di cui possiede la proprietà: il vino bianco, nel quale siano state infuse a freddo le sue foglie, acquista un grato sapore di vino moscato.
      Salvia dei prati (salvia pralensis L.) — Erba pereuue, più o meno pubescente, con grossa radice a fittone ; fusto eretto, triforcato verso la sommità, coi rami divergenti ; foglie doppiamente crenate, rugose, glabre e d'un verde carico superiormente, pubescenti e d'un verde pallido iuferiormente, venose, reticolate, consistenti, le radicali e le cau-line inferiori ottuse, munite di lungo picciuolo, leFig. 5837. — Salvia dei prati.
      medie brevemente picciuolate acute, le superiori molto più piccole, sessili, abbracciafusto, acuminate; grappoli lunghissimi, gracili, colle brattee più brevi del calice; calice puberulo, nervoso, colle labbra quasi lunghe quanto il tubo ; corolla glutinosa, tre volte più lunga del calice, di colore turchino, talora bianco o violetto. Questa specie è i molto comune nei prati, ed è molto meno aromatica che le specie precedenti, alle quali si può : all'uopo sostituire; essa è una delle erbe che oc-I cupano inutilmente uuo spazio ragguardevole nelle j migliori praterie e che perciò il coltivatore ha in-, teresse di distruggere; le bovine la rifiutauo, le , capre ed i montoni la mangiano con qualche avidità, j SALVIANI Ippolito {biogr.). — Naturalista, uato ; nel 1514 iu Città di Castello (Umbria), morto nel ! 1572 a Roma; apparteneva ad uua famiglia pa-, trizia, e dopo visitate le Università italiane, andò , a porre stanza a Roma e vi esercitò la medi-, cina. La profondità delle sue cognizioni gli procacciò la pubblica fiducia e la stima dei dotti, ed avendo scelto ad oggetto de'suoi studii l'istoriat^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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