Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      1136 ÓÀLtJZZO (MARCHESI DI) - SALUZZO DI MONESIGLIO (CONTE DI) GIIÌS. ANG.
      del console Marco Fulvio, indi dei Longobardi e dei Carolingi, e poscia sotto la giurisdizione dei Conti di Auriate e successivamente di Olderico Manfredi marchese di Susa e del di lui genero Bonifacio del Vasto, il figlio del quale Manfredo I assuuse pel primo il nome di marchese di Saluzzo (1142). I marchesi di Saluzzo vi regnarono per quattro secoli (dal 1130 al 1548), gareggiando in potenza cogli altri principi italiani e cogli stessi duchi di Savoja, dei quali furono ora avversari!, ora vassalli. Nel 1548 il Marchesato fu invaso dai Francesi che ne restarono padroui fino al 1601, in cui pel trattato di Lione del 17 gennajo Eurico I V
      10 cedè al duca di Savoja in iscambio della Bresse, del Bugey. del paese di Gex e di Valmorey. Sotto Napoleone 1 la provincia di Saluzzo fece parte del dipartimento della Stura. Molti illustri uomini ebbero i natali in Saluzzo, fra'quali citeremo i Saluzzo di Moneslgllo (V.), i Della Chiesa, il sommo Bodoni, l'illustre Silvio Pellico, Silvio Balbis, l'abate Carlo Denina, l'insigne anatomico e chirurgo Malacarne, l'intendente Gio. Eandi, il Muletti, l'abate Goffredo Casalis, ecc.
      Vedi: B. Romani, Eccellenze d'Italia e storia di Saluzzo ( Torino 1503) — D. Muletti, Memorie storico^diplomatiche appartenenti alla città ed ai marchesi di Saluzzo (Saluzzo 1833) — Eandi, Statistica della provincia di Saluzzo (ivi 1835) - Malacarne. Memorie sulla letteratura saluzzese.
      SALUZZO (marchesi di) (geneal. e biogr.). — Antica ed illustre famiglia ch'ebbe per fondatore Manfredo I, il quale cominciò a chiamarsi marchese di Saluizo intorno il 1100, e che diede una lunga serie di signori a quella città. Fra i molti membri illustri di questa famiglia, de' quali tratta a diluugo
      11 Casalis nel suo Dizionario storico-statistico, primeggiano :
      Tommaso HI, il quale dimorò in Francia e vi compose uu romanzo intitolato Voyage du chevalvr errant (Anversa 1557), scritto in antica lingua francese, metà in verso e metà in prosa. Il codice conservasi nella biblioteca dell'Università di Torino e reputasi scritto dal 1394 al 1396. In questo romanzo, ch'ebbe molto successo, descrivesi un viaggio allegorico nella reggia d'Amore, nel regno di Fortuna e nell'albergo di una donna di buon consiglio, detta Conoscenza. Il Tiraboschi, nella Storia della letteratura italiana, osserva : « Appena si può spiegare quaute belle notizie in mezzo alle finzioni poetiche ivi trovinsi sparse, quanti principi di quella età dipinti co' più vivi colori, ecc. ».
      Lodovico I umiliò Venezia e i Fiorentini, d'accordo con Filippo Maria Visconti signore di Milano. Gli si deve l'idea e i grandi lavori della strada aperta sotto il Monviso per agevolare le comunicazioni tra la Francia e la Savoja.
      Lodovico II scosse l'alta sovranità della Savoja e chiese soccorso alla Francia, che gli mandò 1600 uomini. I Francasi chiusi in Saluzzo nel 1486, vi sostennero un lungo assedio. Spodestato nel 1490, l'infelice marchese accompagnò Luigi XII nella sua spedizione in Italia, e mori a Genova nel 1504. E autore dell'ir/ de la chevalerie sous Vécège (Fa rigi 148K), di un Ragionamento sul buon governo dello Stato, non cbe di alcuni Discorsi sulla diiesadelle rocche assediate e sull'espugnazione delle medesime, ed istituì nel proprio castello un'accademia. Ebbe anche la gloria di promuovere la lingua italiana, la quale fin da que' tempi cominciava ad essere comune nell'alto Piemoute, e d'introdurre nella sua capitale Saluzzo, l'arte tipografica non molto dopo ch'era stata recata dalla Germania in Italia. Oltrecciò benignamente accolse, stipendiò e tenne alla sua Corte poeti e letterati che vi si condussero da estere contrade, com'anco valenti giureconsulti e medici forestieri ; ed affinchè la gioventù saluzzese si infiammasse del desiderio di istruirsi, chiamò molti stranieri di bella fama a dirigere le pubbliche scuole.
      Il dodicesimo marchese di Saluzzo, che aveva capitanata l'avanguardia alla famosa battaglia di Marignano, comandò l'esercito francese nel regno di Napoli ed assistè alla battaglia di Pavia.
      Vedi: Della Chiesa, De vita et gestis marchio-num Salutiarum (Torino 1598) - Dentis, Compendio istorico dell'origine dei marchesi in Italia, e de' marchesi di Saluzzo con loro genealogia (ivi 1709) - Muletti, Memoria sulla città e i marchesi di Saluzzo (Saluzzo 1N33).
      SALUZZO DI M0NESIGLI0 (conte di) Giuseppe Angelo (biogr.). — Illustre dotto, nato a Saluzzo il 2 ottobre del 1734, discendente dall'antica casa di tal nome, fu uno di quelli cbe fecero fiorire e progredire le scienze fisiche nel secolo xvm. Stato prima paggio del re, poscia ufficiale nel corpo d'artiglieria, cominciò a farsi conoscere per lavori matematici che fermarono l'attenzione de' suoi contemporanei. Le sue corrispondenze e conversazioni private coi dotti del suo tempo diedero priucipio alla celebre Società privata di Torino, eretta di poi in Accademia delle scienze da Vittorio Amedeo IH nell'anno 1783, di cui il conte di Saluzzo si deve riguardare come il primo fondatore, come ne fu poscia il presidente. Questa, pe' suoi primi saggi e per le memorie notabili cui diede in luce, non tardò ad essere annoverata fra i primi instituti letterarii di tal genere. Vi si annoveravano fra i primi membri i suoi degni amici Cigna e Lagrangia, poi Bernoulli, Eulero, Galler, D'Alembert, Condorcet, Lavoisier, Laplace, ecc. La fìsica, la chimica e la meccanica dovettero al conte di S.iluzzo maraviglisi progressi.
      11 conte di Saluzzo, guidato dall'osservazione e facendo sperienze giudiziose, pervenne a scoperte importanti sui gas. Erasi particolarmente applicato a studiare la natura intimA e le proprietà specifiche del fluido cbe si sviluppa nell'infiammazione della polvere da schioppo, in tale ricerca audò prò oltre del suo contemporaneo l'inglese Beniamino Robins, che studiava i medesimi fenomeni. Biusd in tal guisa, mercè i proprii tentativi, ad iniziar® nelle nuove dottrine pneumatiche, le quali nascevano dai lavori di Black, Priestley, Cavendish.e poco dopo in Francia da quelli dell'illustre Lavoisier ; e si deve assegnare al Saluzzo da questo lato un posto distinto fra i dotti summentovati. La meditazione, accoppiata alla perspicacia, gli fece fio d'allora predire come inevitabile e prossima una grande rivoluzione in chimica, la quale poco appresso ebbe luogo effettivamente. La giustizia rivendica in suo favore la priorità d'invenzione del-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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