Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALVINI ANTONIO MARTA - SALVOCONDOTTO
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      ratterl sodo ; orecchie molto larghe e lunghe, grandi occhi, circondati da un cerchio nudo e provvisto di lacrimatoi; zoocoli alti, piatti all'estremità, arrotondati di sotto, divaricati; il pelame è ruvido, arruffato, fittissimo. 11 muschio porta brevi corna nere e diritte che stanno verticalmente sul capo, e sono cerchiate alla base. In complecso il colore del Bassa ricorda quello del capriolo. È d'un giallo olivastro di sopra e all'iufuori, spruzzato di nero, più pallido inferiormente, ma sempre spruzzato; solo la gola e la faccia interna delle gambe sono di un bianco uniforme. Le labbra sono più chiare ancora della gola, le orecchie esternamente sono coperte di peli neri brevi, nell'interno di peli lunghi bianchi, orlate di peli d'un bruno oscuro. I singoli peli sono alla radice d'un bigio-bianco, più oscuri verso il ventre, come sarebbe bruniccio o nero, e all'estremità stessa sono di un bianco-giallo 0 giallo-oscuro alquanto bruniccio.
      Per quanto si sappia , Ktl p peli è il primo che abbia aifermato con certezza che il sassa e il sal-tarupe sono un medesimo animale. Sino all'epoca del suo viaggio di osservazione nell'Abissinia si aveva appena l'idea della presenza di questa antilope in una regione tanto nordica ; almeno i naturalisti cbe lo precedettero assegnarono tutti al saltarupe il Capo di Buona Speranza per patria, ed oggi ancora taluno persiste in tale opinione. 11 sassa si trova Bopra giogaje piuttosto alte, nel paese dei Bogos. abita cateue tra 700 e 12»'0 metri di altitudine. Al Capo preferisce ad ogui altra rupe le arenarie; nell'Abissinia frequenta senza distinzione ogni sorta di roccia. Le montagne sono colà più ricche e più animate assai che non al sud del continente. Un fitto manto di vegetazione riveste le loro falde, e l'euforbia principalmente stende sulle pareti variegati tappeti, sui quali spuntano le cime delle mimose e di altre piante d'alto fusto, come punte verdi ricamate sullo sfondo. Quivi si trova il sassa, piuttosto nell'altura scarsa di vegetazione che non al basso, sebbene scenda talvolta assai giù nelle valli. Vive in coppie, come l'antilope dal ciuffo; perciò se ne incontrano sovente piccoli branchi, composti di tre o quattro individui; sono famiglie con un figlio, oppure due coppie che si sono associate, e per qualche tempo si aggirano in compagnia. Se il tempo è bello quelle brigate ricercano le alture; la pioggia persistente le fa scendere nelle vallate. Nelle ore serali e mattutine le coppie si arrampicano sopra grossi massi, a preferenza sul culminerei monte, e colà appostate, cogli zoccoli stretti l'uno contro l'altro, se ne stanno lunghe ore immobili, simili a sentinelle. Finché l'erba è umida di rugiada, si aggirano fra' sassi ; nelle ore del meriggio cercano ricovero sotto gli alberi od all'ombra dei graudi massi; ma preferiscono adagiarsi sopra qualche rupe ombreggiata, donde possano comodamente sopravvegghiare i contorni. Di quando in quando uno dei coujugi fa capolino dalla vetta più vicina per esplorare alla sua volta il paese.
      SALTATORI (eool). — Ordine di rettili, ch'è il primo nel metodo erpetologico di Laurenti, che lo denominò reptilia salientia. Contiene quelli che hanno i piedi posteriori atti al salto; il corpo sfor-
      nito di squame e mucoso; il timpano coperto d'una membrana; denti ed ugne nulle, tranne il solo genere pipa; organi sessuali non apparenti allo esterno. 1 rettili di quest'ordine sono soggetti a metamorfosi, ed hanno nel primo loro stato la coda, la quale poi cade coll'avanzarsi dell'età. È formato dei generi pipa (pipa), rospo (bufo), rana (rana), ila (hyla) e proteo (proteus). Gli altri due ordini del detto metodo di Laurenti sono: quello dei rettili camminatori (reptilia gradientia), e quello dei ret tili serpeggianti (reptilia serpentia).
      Saltatori è parimente una sezione 0 divisione di insetti nel metodo entomologico di Latreille , il quale divide gl'insetti dell'ordine degli ortotteri (ad ale dirette) nelle due famiglie 0 sezioni dei corridori e dei saltatori. Queste due famiglie vennero poi convertite in tre sezioni, la prima delle quali corrispoude interamente alla famiglia dei corridori, e le altre due a quella dei saltatori; esse contengono le famiglie dei grillidi, delle locustarie e degli acridii.
      SALTERIO (letter. sacr.). V. Salmi.
      SALTERIO (mus.). - Strumeuto musicale a corde fisse iu forma di trapezio, e di cui ogni nota aveva uua corda doppia, una d'acciajo e l'altra di ottone, ambe montate parallelameute e su cavalietti separati. Questo strumeuto era assai usato dagli Ebrei, che dicevaulo nebel; David al suono del Bistro, del salterio e dell'arpa sposava il canto dei sublimi suoi salmi. 11 salterio toccavasi con un verghetta di ferro o con un bastone ricurvo.
      Appellavasi salterio anche una specie d'organo 0 di flauto che serviva in chiesa per accompaguare il canto.
      SALTICO (eool.). - Genere di aracnidi araneidei, della famiglia dei ragni erranti, tribù dei salti-gradi.
      SALTIGRADI (eool.). — Tribù 0 sezione d'aracnidi, della famiglia delle araneidi o filatrici, composta di quei ragni cbe hanno i piedi atti al salto; un gruppo oculare formante un gran quadrilatero, semplice 0 doppio; occhi laterali anteriori, posti presso gli angoli del lembo anteriore del cefalotorace; i due posteriori separati per la larghezza di esso cefalotorace ed opposti ai precedenti. Questi ragni camminano a scosse e a salti , fermandosi all'improvviso, dopo fatti alcuni passi, ed alzandosi sui piedi anteriori. Scoprendo una mosca, zanzara od altro insetto, vi si avvicinano chetamente fino ad una distanza che possano superare d'un salto, indi slauciansi tutt'ad un tratto sulla vittima che hauno adocchiata. Non temono di saltare perpendicolarmente anche su di un muro, trovandovisi sempre attaccati mediante un filo di seta cui svolgono a misura che s'avanzano, filo che loro serve anche per islanciarsi in aria, per riascendere al punto dove discesero, 0 per farsi trasportare dal vento da un luogo all'altro. Al loro camminare insieme e saltare allude il nome della tribù, dal latiuo salto, saltare, e gradior, camminare. Co-8trui8consi nidi di seta tra le foglie degli alberi 0 sotto le pietre, a foggia di sacchi ovali aperti ai due capi. In essi ritiransi per riposare, per subirvi la muta e per guarentirsi dalle intemperie.
      Tipo di questa tribù è il genere saltico (salii-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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