Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      e altrove. Nelle salse del Modenese, quando vi si immerge una pertica fino alla profondità di due metri circa, si vede, nell'estrarla, un getto d'acqua cbe sgorga con impeto dall'apertura che venne fatta nel limo.
      In Sicilia la salsa di Malacuba è posta sopra di una collina da cui prende il nome, e di cui la parte superiore ò coperta di piccoli coni alti un metro; ciascuno è munito del suo cratere pieno per lo più di un'acqua fangosa ; dal fondo di questi crateri si alza ogni due o tre minuti una bolla di gas che scoppiando con strepito getta fuori del cratere un fango argilloso che scola lungo i fianchi del piccolo cono. Alle volte però i piccoli coni scom-pajono intieramente, e la sommità della Malacuba diventa un lago fangoso; allora, dopo un intervallo di riposo più o meno lungo , succedono esplosioni più gagliarde, accompagnate da terremoti, di cui l'azione si estende a tre o quattro chilometri all'intorno; l'argilla di queste eruzioni è slanciata a sessanta ed anche ad ottanta metri di altezza; queste esplosioni, che si ripetono ad intervalli di sei ad otto ore, sono accompagnate da odore fetido d'idrogeno solforato. Sul monte Paternò sono ptìre acque fangose gorgoglianti, che alcuna volta formano coni troncati. Le salse di Terra-Pilata occupano un'eminenza divisa da più spaccature; molti piccoli coni vi lanciano all'altezza di due metri un miscuglio di fango e di gas ; altri mandano soltanto gas idrogeno carbonato che s'infiamma al contatto di un corpo acceso. Sulla riva destra dell'imboccatura del Kuban, piccolo fiume che, scorrendo al piede della falda settentrionale del Caucaso, va a gettarsi nel Mar Nero, esistono pnre parecchie salse, di cui i crateri sono ripieni di un fango che emana odore bituminoso, ed è costantemente attraversato da bolle di gaB. Cosi le salse, dovunque esistono, presentano presso a poco gli stessi fenomeni, o sia che questi fenomeni si debbano ascrivere alla vul-canicità, ovvero ad azioni chimiche generate profondamente nel seno della terra.
      SALSE PALUDI (miner.). — Si suol dare questo nome agli stagni d'acqua marina, di vasta superficie e di poca profondità, collocati presso le spiag-gie, donde si estrae il sale, sia che la loro esistenza si debba alla natura del suolo, sia che fossero artificialmente scavati. Il sale si ottiene dalla evaporazione dell'acqua marina che si fa entrare in questi recipienti, ma non è mai cosi puro da potersi adoperare senza ulteriore preparazione, pegli usi domestici. In generale esso partecipa del calore delle materie di cbe è formato il suolo in cui si deposita, è amaro per la mescolanza di sali magnesiaci e sodici, e non riman quasi libero da tali sostanze straniere se non dopo d'essere stato esposto all'aria per alcuni anni.
      Molte sono le paludi salse in Europa. Quelle che danno uale di miglior qualità in grossi cristalli quasi trasparenti sono quelle di Portogallo ; dopo queste, le più stimate sono in Sicilia, in Sardegna e in Ispagna.
      SALSBTTA (geogr.). — Isola dell'Oceano Indiano presso la costa occidentale dell' Indostan, e compresa nella presidenza inglese di Bombay, stendesi da 19° 4' a 19° 17' latit. N. e da 70° 50' a 73° 2'
      long. E., ed ha una lunghezza di 35 chilom. «opra una larghezza di 26. La popolazione ragguagliasi a circa 50,000 abitanti, 10,000 dei quali cattolici d'origine portoghese. L'isola è formata in gran parte di colline rocciose coperte di arbusti fino alla cima, e nelle valli crescono Belve di manghi e palme ed altri bei legni da costruzione. Vi abboudano le tigri, le scimie e la selvaggina. Un'ottima strada fu costrutta dal Governo di Bombay intorno l'isola. Le sole città sono Tanuah sulla costa orientale, eoo una fortezza ed una guarnigione inglese, e Gora-bunder, che è poco più d'un villaggio. Le colline sono abitate da una razza selvatica che fa carbone, e non ha quasi comunicazione con gl'Indi che abitano nelle pianure.
      Gli oggetti principali di curiosità in Salsettasono le grotte o tempii incavati nella roccia di Kennery, che rassomigliano quelli d'Ellora e di Elefantina (V.). Sono piccoli la più parte e scavati in due lati di una montagna a varie altezze e di varie forme. Q maggiore è un tempio buddista di forma rettangolare, terminato con un semiciroolo. L'ingresso è formato da un grandioso portico od atrio, sul quale, ma staccata e un po' a sinistra, sorge un'alta colonna ottagona con tre leoni scolpiti in cima sdra-jati dosso a dosso. Una statua colossale di Budda con le mani alzate in atto d'orazione sta dalla parte orientale del portico. S'entra nel tempio per una gran porta, sopra la quale sono tre finestre contenute in un arco semicircolare. Un colonnato di colonne ottagooe circonda il tempio da ogni lato, tranne l'ingresso. La vòlta della grotta è un arco semicircolare vagamente ornato di liste sottili di legno di tek, le quali par la sorreggano.
      La prima notizia che abbiamo di Salsetta è del 1330. Era governata allora da un giudice maomettano, ma sottomessa ad uno dei rajà indiani del continente. I Portoghesi se ne impadronirono del secolo xvi, e i Maratti loro la tolsero nel 1750. Mei 1773, durante una guerra contro i Maratti, fu occupata dalie truppe inglesi, e rimase d'allora in poi io potere dell' Inghilterra. Una strada ferrata fu costrutta fra Bombay e Tanuah con un tronco al villaggio peschereccio di Mahim.
      SALS0LA (Salsola) (bot.). — Genere di piante ap partenente alla pentandria diginia del sistema ses suale, alla famiglia delle ebenopodiee, cosi caratterizzato: fiori ermafroditi, bratteolati ; perigonio a cinque sepali liberi, muniti dopo la fioritura di un'appendice dorsale membranosa; disco annulare od in forma di tazza, ipogino; stami cinque, talora tre; stilo breve, a due stimmi, raramente a nn solo stimma capitoliforme e sessile; carceralo depresso, membranoso; seme orizzontale, non albuminoso, col guscio membranaceo; embrione verdiccio, a spirale, colla radichetta dorsale. Questo genere comprende, secondo Spreogel, 45 specie, le quali sono state ridotte ad una ventina da altri botanici moderni, che formarono colle specie distratte alcuni nuovi generi stabiliti sulle appendici del perigonio, sul numero degli stili e degli stimmi, sulla struttura dell'embrione ed altri simili caratteri di poca importanza. Le specie componenti il genere saLsoìa, così ristretto, sono erbe o suffrutici a foglie alterne od opposte, per lo più succulente, intieri»-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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