Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      lomone per la sua sapienza, sebbene abbia avuto per base fondamentale principalmente la sua politica e commerciale sagacia, deve aver ricevuto nondimeno una popolare conferma dalla sua amministrazione della giustizia e dalla prontezza con cui discerneva le complicatezze degli affari commerciali. Salomone ebbe 700 mogli e 300 concubine, di cbe non può assegnarsi altra scusa, tranne il fatto che, nei paesi in cui non è obbrobriosa la poligamia, una illimitata indulgenza per il numero delle mogli considerasi come precipuo lusso della ricchezza e della regia possanza. Gli unici fatti notevoli sono: il suo matrimonio con una principessa egizia e l'introduzione dell'idolatria per le sue mogli. L'unione commerciale di Tiro coll'Ègitto, ad onta della grande diversità d'indole nelle due nazioni, era allora strettissima; e sembra probabile che una parentela fu cercata da Salomone presso Faraone per intercessi commerciali. Sebbene il suo possesso dei porti edomitici sul golfo di Acaba Io rendesse indipendente, fino un certo segno, dai sovrani dell'Egitto, l'amicizia nondimeno di costoro dev'essergli stata di grande vantaggio per la pericolosa navigazione del Mar Bosso; e fu forse la causa principale dei suoi brillanti successi in una impresa cosi nuova. Continuarono le buone relazioni fra i due sovrani, e ne abbiamo una prova nello strano regalo che il re egizio fece all'ebreo. Espugnata ed incendiata dal primo la città di Ga-zer, ed uccisivi i Cananei in essa domiciliati, la diede cosi arsa e fumante di sangue umano in dote a sua figlia, moglie di Salomone, cui non fu favorevole, negli ultimi anni del regno, Sesac, successore di Faraone, forse perchè era morta l'egizia principessa che serviva di legame, o forse perchè gli giovava di più favorire e proteggere Geroboamo, che si ricoverò presso di lui , aspirando al trono delle dieci tribù d'Israele (III Reg.% ix, 16; xi, 40). Salomone nou potè scongiurare l'imminente pericolo di tanta perdita per il suo figlio ed erede Boboamo, dappoiché aveva mancato al precipuo dei doveri in un monarca ebraico, quello di mantenere pura ed illibata la prisca religione degli Ebrei. Egli accondiscese invece alle voglie ed esigenze delle sue mogli, tratte dalle genti idolatriche, e permise loro di ergere altari ed offrire incensi agl'idoli, cattivandosi cosi la benivoglienza degli Ammoniti, dei Moabiti e dei Sidonii, cui quelle femmine appartenevano, ma alienandosi gli animi dei profeti ebrei, che gli minacciarono guai ed onte. Le severe minaccio gli amareggiarono il vivere negli ultimi anni del suo dominio, e gli suscitarono contro acerbi nemici, i quali contribuirono alla rovina del suo figlio ed erede, da cui staccaronsi dieci tribù e costituirono il regno d'Israele, lasciandone due sole per quello che fu detto di Giuda. Eccoci duuque all'ultimo punto, riflettente i nemici di Salomone. Furono dessi il più fiate mentovato Geroboamo, Adad edomita e Raeon di Damasco. 11 primo non comparisce ribelle, fiuchè non minacciò Salomone di ucciderlo, perchè aveva dato ascolto alle predizioni del succitato profeta Achia. Gerolamo si sottrasse colla fuga alle minaccio del sospettoso re, e ricoverossi, come notammo, alla Corte del re egizio Sesac, che benevolo lo accolse Nuova Encicu Ital. V<
      e lo serbò istrumento dei divini castighi per le prevaricazioni di Salomone, di cui non andò successivamente neppur egli immune. Le ostilità del-l'idumeo od edomita Adad si erano manifestate di già fino dai tempi di David, e ne fu cagione l'orrenda strage, con cui Gioab, capo delle davidiche milizie, si vendicò di pretesi oltraggi, macellando spietatamente nell'Idumea tutti i maschi cbe non poterono fuggire, e continuandone la carneficina per sei mesi interi. Fra i pochi scampati all'eccidio vi fu pur esso Adad, ancor fanciullo, che si rifugiò in Egitto, ed ebbe cordiali accoglienze da quel Faraone, suocero di Salomone e predecessore di Sesac : nè sembra aver nutrito intenzioni ostili contro David, sebbene gli fossero incancellabili nella memoria le atrocità commesse dalle israelitiche soldatesche. Profittò dell'ospitalità del Faraone, ed ebbe in moglie la sorella della regina, il che prova come fosse ben accetto e caro ; ma, avuta contezza della morte di David, chiese di ri-patriare e rivedere la desolata Idumea, dove nei primi anni del regno di Salomone stette preparando la guerra, con cui molestò più tardi le frontiere d'Israele. Finalmente Buzon, figlio di Eliada, diventato da capo di masnadieri re di Damasco, non fu mosso contro l'ebraica monarchia da motivi personali, ma solo dalla smania di dilatarsi a spese della medesima, perchè si erar fatto possente di già e formidabile in Damasco ed ai confini ; nè gli riuscirono vani i suoi sforzi. Ebbero del pari esito favorevole le imprese degli altri due nemici di Salomone e dei loro partigiani, perchè durante la lunga pace del salomonico regno, i prodi dell'esercito davidico erano già morti, nè furono da altri surrogati, non permettendo il lusso della Corte di Salomone che si spendesse soverchio danaro nel mantenere un buon nerbo di truppe. Le mille mogli del monarca profondevano e sparnazzavano i danari dello Stato; il re stesso non era bellicoso; ed un piccolo nemico qualuuque, se audace ed intraprendente, reudevasi ben presto terribile. Tali furono i guai che contristarono dall'estero gli ultimi anni del dominio del più graude dei re di Israele; ma nell'interno purauco si accumularono i pericoli e gl'infortunii. 1 suoi sudditi si mostrarono scontentissimi, quando riconobbero appieno il fasto della reggia, e quando si accorsero che le regie dovizie, auzichè indicare il beuessere nazionale, depauperavano ed immiserivano sempre più la nazione. Soffocando in cuore il dispetto, si disponevano di già a chiedere con energia dal suo successore l'alleviamento di tante tasse e dei gravi balzellli, sotto il cui peso si seutivano oppressi. Ed il suo tìglio e successore Boboamo accondiscese, anche suo malgrado, alle istanze degli stanchi ed impazienti sudditi, tanto più che alla morte del padre, nel 962 av. C., scoppiò la popolare insurrezione, per cui costituirouBi i due regni d'Israele e di Giuda, composto il primo di dieci ed il secondo di sole due tribù, rimaste fedeli alla davidica dinastia.
      Vive eterno Salomone nella memoria dei posteri per la sapienza, di cui rifulgono i suoi scritti, giuuti a noi col titolo di libri del Cantico de'Cantici, dei Proverbii e dell' Ecclesiaste. Ne parlammoI.XIX. 71
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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