Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      il corpo coperto di scaglie, la prima pinna dorsale soltanto con raggi molli, e la seconda dorsale pie 1 cola e priva di raggi, e di natura molle e carnosa; ; e sono forniti di una vescica aerea e di molti cechi. Egli pare che le specie più tipiche siano ristrette ! all'emisfero settentrionale. Il genere salmo, quale : trovasi ora circoscritto, contiene quelle specie che, i come il salmone e la trota, hanno il superior con- , fine della bocca formato principalmente dagli ossi mascellari superiori * piccoli essendo gl'iuterma- 1 Bcellari, confinati alla parte anteriore e situati tra i mascellari. Molte specie di questo genere si trovano nei mari dell'emisfero settentrionale, e di cui ; uno dei più grossi è il salmone comune (salmo salar Linn.), il quale, secoudo dice il Cuvier, tro vasi in tutti i mari artici, donde entra ne'fiumi in primavera. Gli altri generi principali di questa famiglia sono : osmerus, mallotus, thymallus, core-gonus. argentina, crumaia, anastomus, gastero-plfctus, serasalmo.
      SALNITRO (chim., miner. e tecn.). — L'acido nitrico colla potassa genera il nitrato di potassa, che dicesi comuuemeute salnitro o nitro, e che porta anche i nomi di nitro prismatico, sale di pietra, nitrato potassico, ecc. È uu sale bianco, di sapore fresco e piccante, cristallizzabile in lunghi i prismi a sei facce, terminati da piramidi esaedro ' e spesso da vertici diedri, semitrasparenti, di lu- 1 contezza vetrosa, di frattura concoidea nel senso trasversale ; uuiti qualche volta tra di loro in forma di cristalli scanalati; non racchiudono acqua di cristallizzazione, ma ritengono acqua madre interposta tra le loro molecole; non si alterano all'aria, ma se questa sia molto umida, assorbono umidità e cadono in deliquescenza ; esposti al fuoco si fondono prima che s'arroventino, e col raffreddamento ! si rapprendono in una massa bianca, opaca; al ; calor rosso si convertono in nitrito di potassa oon isvolgimento di gas ossigeno; a temperatura più j elevata si decompongono intieramente in gas ossi- \ geno, gas azoto, un poco d'acido iponitrico ed un ! residuo di potassa. Il loro peso è di 1,93. Il sai- I nitro è insolubile nell'alcoole anidro, solubile nel- , l'acqua fredda, solubilissimo nell'acqua bollente. Secondo Gay-Lussac, 100 parti di acqua ne disciolgono 25 parti, ossia il quarto del loro peso a tem- ! peratura di 13°, 75 cent.; ne distolgono 85 parti a 50°; 170, 8 parti a 80°; e 246, 15 parti a 100°. !
      Gettato sui carboni ardenti, ne avviva la combustione, e li fa ardere scintillando a guisa di razzo. Misto col terzo del suo peso di carbone in polvere, e toccato con un corpo in ignizione, abbrucia eoa grande svolgimento di calore e di luce. Misto col fosforo e percosso con un ferro caldo, scoppia con molta violenza. Misto coIIh potassa e col solfo compone una polvere che detona fortemente (V. Fulminante). Una mischiauza di salnitro, solfo e carbone costituisce la polvere da guerra o Polvere da cannone (V.).
      Quando s'inviluppa una moneta di rame di nn miscuglio fatto di tre parti di salnitro, una parte di solfo ed una di segatura di legno perfettamente secca, e si appicca il fuoco al miscuglio, la moneta ne rimane immediatamente fusa; è la polvere ài fusione.
      Il salnitro fuso da solo o col l'aggi unta di certi corpi somministra alcuni medicinali diversamente denominati dai farmacisti. Il cristallo minerale è un misto di nitrato e di nitrito di potassa, che si ottiene col fondere il salnitro e versarlo fuso Bopra tavola di marmo. Quaudo al salnitro fuso si aggiunge un poco di solfo, e terminata la combustione si versa la materia come sopra, allora si ha il così detto sale di prunella, che consiste in un miscuglio di nitrato e di nitrito di potassa contenente una piccola quantità di solfato della stessa base. Un miscuglio di due parti di salnitro ed una parte di antimonio gettato in un crogiuolo scaldato a rosso, fornisce un composto d'acido antimonico e di potassa, contenente alcali di potassa in eccesso, e denominato antimonio diaforetico; questa materia ridotta in polvere e lavata con acqua, che discioglie l'eccesso di potassa e in pari tempo nna certa quantità di acido antimonico, lascia per residuo Vantimonio diaforetico lavato ; versando l'acido nitrico nell'acqua di lavatura vi si fa nascere un precipitato di acido antimonico, chiamato altre volte col nome di materia periata del Kerkingio, ecc.
      Oltre agli usi fin qui notati, il salnitro serve alla preparazione dell'acido nitrico e dell'acido solforico, dell'idrato di potassa, del flusso biauco e del flusso nero ; serve ugualmente per abbruciare certe materie combustibili, e particolarmente l'arsenico e il solfo nel trattamento dei minerali metallici; impiegasi nella fabbricazione dei vetri e degli smalti; partecipa in larga parte alla composizione dei fuochit^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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