Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALIVAHANA - SALLO (DI) DIONIGImiua diastasi animale, e la crede destinata a convertire l'amido o fecola in zucchero ed in destrina nell'atto della digestione.
      La saliva umana ha facoltà glucogeniche più gagliarde che non sia quella posseduta dalla saliva degli animali. Ma neppure essa possiede detta facoltà qualora si estragga direttamente dai condotti secretori, o prima cbe venga in contatto colla membrana mucosa della bocca, la quale ha la singolare proprietà di trasformarla in tal modo, che da inattiva diventa attiva. Si distinguono tre apparati salivari differenti : 1° pel gusto ; 2° per la masticazione ; 3° per la deglutizione ; e ciascuno dei tre apparati spreme una qualità peculiare di saliva. Una è acquosa non viscida, atta ad imbevere e disciogliere facilmente le sostanze; altra è vischiosa, e giova mirabilmente ad involgere il bolo alimentare cbe rende più facile a essere poi trangbiottito; finalmente la terza è di carattere misto, e giova a diluire le sostanze troppo sapide e lubrificare le superficie, e diminuire la troppo aderenza del contatto.
      La composizione della saliva fu diversamente trovata dai chimici. Secondo Berzelius , la saliva dell'uomo si compone, sopra 1000 parti, di 692,9 d'acqua, 2,9 di ptialina, 1,4 di muco, 1,7 di cloruri di potassio e di sodio, 0,9 di lattato di soda e di materia animale, 0,2 di soda. Tiedemann e Gmelin vi trovarono un solfocianuro a base d'alcali; di fatto la saliva si colora in rosso intenso coll'aggiuuta dei persali di ferro ; l'estratto alcoo-lico della saliva essiccata, distillato coll'acido fosforico, forma un liquido che possiede la stessa proprietà; produce un precipitato bianco col solfato di ferro e col solfato di rame; riscaldato con un miscuglio di clorato di potassa e d'acido cloridrico produce coi sali di barita un precipitato di solfato; ! reazioni tutte cbe accennano alla presenza del solfocianuro nella saliva. Secondo gli stessi autori, la saliva dell'uomo conterrebbe anche una piccola quautità di materia grassa fosforata.
      Il muco della saliva e quello della bocca, decomponendosi a poco a poco costituiscono il cosi detto tartaro, cbe vi aderisce con tanta forza; questo tartaro sarebbe composto, secondo l'analisi di Berzelius, di 79 di fosfati terrosi , 12,5 di muco, 7,5 di sostanza animale solubile nell'acido cloridrico, 1,0 di ptialina.
      Le concrezioni che si rinvengono nei condotti salivari dell'asino e del cavallo sono in gran parte composte di carbonato di calce, di sostanza animale e di acqua ; oltre alle dette sostanze, le concrezioni salivari del cavallo contengono qualche volta il carbonato di magnesia.
      SALIVAHANA (biogr.). — Principe indiano che reguò in Magada, o Sud Behar, e che dà il nome ad un'èra, cbe comincia 78 anni dopo Cristo.
      SALIVAZIONE o PTIALISM0 (da imxftov , sputo) (patol.). — Nome dato alla soverchia e per conseguenza morbosa secrezione della saliva. La salivazione eccessiva è molestissima, giacché l'umore in tanta copia separato sgorga dalla bocca, cala giù per le gote in modo schifoso all' infermo ed agli &8tauti. La salivazione può essere provocata dalle infiammazioni delle gengive, della bocca o dello Nuova Encicl. Ital. Voi.
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      stomaco, essere sintomatica di gravidanza, oppure cagiouata: dall'introduzione di sostanze acri nella bocca, o finalmente dal mercurio intempesti vantante amministrato ed in soverchia quantità. 11 ptiallsmo mercuriale crede vasi dagli antichi necessario -ad espellere dal corpo il virus sifilitico. OggidìrperÒ è riconosciuto che anzi essa nuoce e ritarda la guarigione, e perciò si evita nella cura. La salivazione eccessiva si fa cessare allontanando lo cause che la provocarono, coi rimedii torpenti esterni e coi derivativi alla pelle, non che con purganti blandi. La salivazione dei vecchi, originata da lenta fio-gosi delle ghiandole della bocca, è insanabile.
      SALIZZ0LE (geogr.). •— Comune nel circondario d'Isola della Scala, provincia di Verona, cou 2900 abitanti.
      SALLE (geogr.). — Comune nella provincia e nel circondario di Chieti, con 1366 abitanti.
      SALLE (di la) Giovanni Batt. (biogr.). V. Lassalle (di) G. B.
      SALLES (conte di) Eusebio Francesco (biogr ). — Scienziato francese, nato il 16 dicembre 1796 a Mompellieri ; mortovi nel febbrajo del 1873. Dopo avere studiato medicina e ottenuta la laurea in questa Facoltà, andò a Parigi, dove si diede allo studio dell'arabo, del persiano, del turco e dell'in-dostan al Collegio di Francia e alla Scuola delle lingue orientali viventi. Prese parte alla spedizione di Algeri, nel 1830, in qualità di interprete. Nel 1835 fu chiamato alla cattedra d'arabo nella città di Marsiglia, dove restò sino al 1865. Intraprese molti e pericolosi viaggi in Egitto, in Siria, in Turchia per amor dei suoi studii etnografici. Appartiene al novero dei più serji partigiani dell' unità d'origine dell' umanità. Le sue principali opere sono; Histoire générale de la mèdi cine legale, che fa parte della Enciclopédie del Bayle (1835); Ali le Renard, ou la conquète d'Alger (1832, 2 voi. in-8°) ; Pérégrinations en Orient (1840-55, 2 voi. in-8°) ; Histoire générale des races humaines, on philosophie etnographique (5* ediz., 1851, in-16°); Maedac, réformateur socialiste e communiste de la Perse sassanide (1840); Nouvelles idées sur les pyramides, ou réfutation des hypothèses de M. F. de Persigny, il quale non ci vedeva altro che semplici barriere contro le sabbie (1865); Traduction et commentaire du traité de Rhazès sur la variole (1828); Mahomet considéré comme homme privé, artiste et politique. Sakountala o une chaine, roman de mceurs (1833, in-18°); Poésies , théàtre, son-netsy ecc. (1865, in-18°); L'anévrisme et le devoir, romanzo politico (1868, in-18°), ecc.
      SALL0 (di) Dionigi (biogr.). — Signore di La Cou-draye, consigliere al Parlamento , inventore dei giornali letterarii, nato a Parigi l'anno 1626, ivi morto nel 1669, acquistò di buon'ora la riputazione di giureconsulto non meno commendevole per le sue cognizioni che per l'integrità. 1 doveri della sua carica non impedivano punto ch'egli coltivasse la letteratura e la storia con ardore. Egli concepì il diseguo del Journal des savants, ne ottenne il privilegio sotto il nome del signore di Hédouville, e si associò per la compilazione parecchi dei suoi amici già conosciuti nella letteratura. 11 primo numero di questo, giornale comparve il 5 gennaio XIX. 7U^ooQie


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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