Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALICILATI - SALICILO (IDRURO DI)
      nasole; possiede odore aromatico particolare, che partecipa di quello della liquirizia e dell'anice; a calore moderato volatilizza, senza alterazione sensibile.
      La salicilammida, sottoposta all'azione degli alcali o degli acidi forti ed in eccesso, si deoompono con produzione d'acido salicilico e d'ammoniaca. Trattata coll'acido nitrico fumante, perde gli elementi di un equivalente d'acqua, acquistando quelli dell'acido nitrico, e produce la salicilammida nitrica o anilammida, cioò lo stesso corpo che si ottiene trattaudo etere indigotico coli'ammoniaca liquida.
      La sua formola è rappresentata da C14H7Az04 ; c risulta da quella dell'etere metilosalicilico C14H806, CH30, da cui si separarono l'etere melico C*H30, più un equiv. d'acqua HO, passaudo a surrogarli un equiv. di ammoniaca AzH8.
      SALICILATI (chim.). — Sali formati dall'acido salicilico.
      SALICILICO ACIBO (chim.). — L'acido salicilico si produce per l'azione della potassa sull't'drtiro di salitilo, o sulla salicina. Per ottenere l'acido salicilico, si riscalda l'acido saliciloso coll'aggiunta di un eccesso di potassa, fino a tanto che sia cessato ogni svolgimento d'idrogeno; si discioglie il prodotto nell'acqua e si tratta con un eccesso d'acido cloridrico. L'acido salicilico precipita allora in fioc chi cristallini, che si purificano con nuove cristallizzazioni nell'acqua bollente. Quando si ha uopo di preparare quantità rilevanti di acido salicilico, s usa di preferenza la salicina. In questo caso si fu fondere la potassa in vaso d'argeuto e vi s'intro^ duce la salicina a poco per volta, agitando di continuo il miscuglio, ed avvertendo di evitare un calore troppo forte e d'impiegare costantemente un eccesso di potassa rispetto alla salicina, altri mente avvi produzione di una resina e perdita di molta materia. Cessato lo svolgimento dell' idrogeno, si discioglie la massa nell'acqua e Si precipita, come sopra, coll'acido cloridrico.
      L'acido salicilico fu scoperto da Piria; cristallizza dalla sua dissoluzione acquosa in fiocchi dn licati, e per sublimazione, iu lunghi aghi, che hanno molta somiglianza coll'acido benzoico; è poco solubile nell'acqua fredda, più solubile nella calda, solubilissimo nell'alcoole e nell'etere : arrossa i colori azzurri vegetali e decompone i carbonati con effervescenza; si sublima senza alterazione; distillato rapidamente in istato impuro, o dopo di essere stato mescolato colla caloe, si decompone, secondo Gerhardt, in acido Fenico (V.) ed in acido carbonico; la sua soluzione acquosa ha sapore dolcigno, Irritante, e prende colore d'inchiostro coll'aggiuuta di un sale di perossido di ferro.
      Il bromo e l'acido nitrico fumante trasformano l'acido salicilico, il primo in acido bromosulicilico ed il secondo in acido nitrosalicilico o indigotico ; questi composti non sono da confondersi cogli acidi bromosalicilico e nitrosalicilico che si ottengono dall'idruro di salicilo.
      L'acido nitrico fumante reagisce vivamente coll'acido salicilico e lo converte in una massa resinoide, che lavata oon acqua fredda e disciolta nell'acqua bollente depone l'acido nitrosalicilico informa di aghi dilicati e giallastri: quest'acido è perfettamente identico col l'acuto indigotico, che si produce per l'azione dell'acido nitrico sull'indaco azzurro. La formola dell'acido salicilico è C14H*06.
      SALICILIMMIDO (chim.). — Corpo che ottiensi trattaudo uua soluzione alcoolica di acido salicilico col-l'ammoniaca acquosa; cistallizzabile, insolubile nell'acqua, inalterabile nell'aria.
      SALICILATI (chim.). — Sali dell'acido saliciloso.
      SALICILO (idruro di) (chim.). — Il corpo oleoso ottenuto da Piria trattando la Salicina (V.) con un miscuglio d'aoido solforico e di bicromato di potassa, corpo che da questo chimico fu denominato idruro di salicilo, è identico con uno dei principii dell'olio essenziale d'nlmaria o regina dei prati (spìrcea ulmaria), estratto da Pagenstecher dai fiori di questa pianta, e descritto da Loewig col nome di acido idrospiroilico.
      I fiori d'ulmaria distillati coll'acqua forniscono un olio essenziale che si compone di un miscuglio d'idruro di salicilo, che può esserne separato col mezzo di un acido. Per ottenere poi il detto idruro per via di scomposizione dalla salicina, si prendono 3 parti di salicina, 3 di bicromato di potassa, 4 */s di acido solforico concentrato e 36 parti d'acqua; si mescola intimamente il bicromato colla salicina, vi si sopraversano i due terzi dell'acqua, e dopo di aver agitato' il tutto in una storta, vi si aggiunge acido solforico allungato coll'ultimo terzo d'acqua, e si agita ancora il miscuglio. La reazione si manifesta a poco a poco con un leggiero svolgimento di gas, ed in capo a qualche tempo il liquore prende una tinta verde di smeraldo e si riscalda. Cessata questa reazione, si distilla a fuoco moderato. L'idruro di salicilo che passa nel recipiente coi vapori d'acqua, e si separa facilmente col riposo, si purifica con un poco d'acqua e rettificandolo col cloruro di calcio. La sua formazione ò accompagnata da svolgimento d*acido carbonico e d'acido formico.
      Quando è puro ha l'aspetto d'un olio più o meno colorato in rosso; ha odore aromatico e piacevole, di qualche analogia con quello dell'essenza di mandorle amare (idruro di benzoilo). Basta una semplice distillazione a privarlo del colore, che però ricomparisce stando all'aria. Ha sapore acre e bruciante; la densità, di 1,173, e quella del vapore, di 4,276; il punto di ebollizione a 196° Va cent. Si discioglie in qualsivoglia proporzione nell'alcoole e nell'etere; l'acqua ne discioglie una certa quantità; la soluzione acquosa è senza azione sul tornasole, e si colora in viola scuro coi sali di perossido di ferro. Decompone i carbonati alcalini anche a freddo; si discioglie negli alcali caustici e vi si combina; riscaldato con un eccesso di idrato di potassa si converte in acido Salicilico (V.) con isvol-gimeuto d'idrogeno.
      L'idruro di salicilo quando si combina cogli ossidi metallici abbandona l'acqua d'idratazione, che vien surrogata da un equivalente di ossido; queste combiuazioni sono dette saliciliti; Piria le chiama saliciluri; in quest'ipotesi l'idrogeno dell'idruro di salicilo ò surrogato da un equivalente di metallo. 1 saliciliti o saliciluri dei metalli alcalini sono rotabili e posseggono reazione alcalina; gli altri tonokjOOQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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