Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALICA LEGGEnative d'Europa ad nna cinquantina, alle quali si possono aggiungere circa diciotto specie esotiche. Queste specie vengono poi distribuite in sezioni, secondo l'epoca dell'apparizione degli amenti relativamente alle foglie, la loro situazione, il colore dei rami, ecc. Noi qui faremo parola solamente delle specie più interessanti.
      Sezione 1. — Fragili.
      Squame bratteali concolori, d'un giallo verdiccio, caduche prima della maturità del frutto; amenti peduncolati (almeno i fruttiferi), solitarii, terminali a brevi ramicelli laterali muniti di alcune piccole foglie; fioritura e fogliazione quasi simultanee; cassula stipitata; fiori maschi con due a dieci stami riuniti assieme alla base; foglie lanceolate od ellittiche, denticolate ; rami molto fragili nella loro inserzione, massime all'epoca della fioritura.
      Salice fi agile (salix fragilis L.; S. decipiens Hoffm.). — Albero che può giuugere all'altezza di 12 metri e più; rami divergenti, molto fragili nelle articolazioni; corteccia dei grossi rami e dei giovani fusti d'un verde olivo, quella dei giovani rami d'un bruuo rossiccio o bigiccio; foglie lanceolate, acuminate, d'un verde carico in ambe le faccie, ghiandoloso-seghettate ; pedicelli due o tre volte più luughi del nettario, stimmi grossi, gialli, bifidi; cassula ovale, glabra. Nasce nelle selve di quasi tutta l'Europa, e può servire ai medesimi usi della specie seguente: anzi il suo legno è migliore, ma i rami sono troppo fragili per servire di legame; dalla sua radice si può ottenere una tintura porporina; la virtù febbrifuga, secondo alcuni autori, sarebbe più eminente nella sua corteccia che in quella delle specie congeneri.
      Salice bianco (salix alba L.). — Questa specie rassomiglia alla precedente, dalla quale tuttavia si distingue per le foglie sericee in ambe le faccie, per i pedicelli appena più lunghi del nettario, per gli stimmi smarginati, non che per le stipole lanceolate. Il salice bianco nasce in Europa ed in Siberia, e viene generalmente coltivato al margine dei prati e dei rivi, ed in alcuni paesi se ne formano boschetti, sendo questa fra tutte le specie di salice quella da cui ricavasi maggiori vantaggi nell'economia rurale. 11 suo legno, d'un bianco rossiccio, leggero, serve per alcune opere di torno, per formare botti, casse da imballaggio e per altre costruzioni leggiere e di breve durata; tagliato in lamine sottili, se ne formano cappelli che imitano quelli di paglia. La corteccia è astringente e febbrifuga, e si adopera per la concia di certi cuoi fini, oltrecchè se ne può ottenere una tintura bruna o rossa. Le foglie sono avidamente mangiate dagli animali. Si può educare ad alto fusto, nel quale stato giuuge all'altezza di diciotto metri e più; ma più spesso lo si tiene a capitozza, perchè se ne ricava in questa guisa maggior profitto, potendosi ogni tre anni, nei terreni fertili, capitozzare ed ottenerne così legna da fuoco ovvero pali ; e sebbene i salici trattati in tal guisa vengano dalle acque piovane e dalla neve trattenuta sulla loro testa corrotti nel loro centro al seguo di esserne ridotti quasi alla sola corteccia, tuttavia cotesti alberi proseguono in tale stato a vivere ancora permolti anni ed a vegetare rigogliosamente. Il taglio dei rami devesi eseguire in autunno ovvero Dei giorni temperati d'inverno; se lo si differisce all'epoca del movimento drlla sava ne succede effusione di quest'umore a scapito della produzione di germogli, i quali perciò riescono deboli e talvolta l'albero stesso perisce. 1 rami tagliati debbomi spogliare dei loro ramicelli e ritirare in luogo coperto ; altrimenti la loro vegetazione prosegue e ne viene cosi ritardata l'essiccazione. Ove però i rami vogliansi convertire in pali per sostegno delle viti o per altri simili usi, conviene lasciarli intatti ed all'aria libera, giacché quella vegetazione ne rende più facile la scorzatura, operazione la quale, unita alla loro perfetta essiccazione, concorre alla durata di cotesti pali, i quali però a quest'uopo non debbonsi impiegare se non due anni dopo il loro taglio.
      I salici capitozzati producono nel primo anno un'immensa quantità di ramicelli che si affamano a vicenda; conviene sopprimere i più deboli nell'epoca intermedia alle dne save od al più tardi nel successivo inverno. Koch considera qual mera varietà del salice bianco quello che, siccome specie distinta, venne da Linneo indicato col nome di salix vitellina, e cbe volgarmente chiamasi salice giallo: questo non è però un albero, come il precedente, ma un frutice alto non più di circa quattro metri e cbe si distingue da lungi per il colore dei suoi giovani rami, giallo in estate, ranciato in inverno; inoltre le sue foglie sono più corte, più strette, affatto glabre, inferiormente glauche. I suoi rami, lunghi, flessibili e tenaci, si adoperano principalmente per legare le viti e per far panieri; e siccome tagliansi ogni anno, cosi questa specie di salice riesce più d'ogni altra profittevole, ovunque la si può utilmente coltivare, giacché essa vuole no terreno assai fertile e discretamente umido.
      Salice piangente (salix baby Ionica L.). — Albero alto sei a nove metri, coi rami patenti, coi rami-celli lunghissimi, gracilissimi, flessibilissimi; foglie lanceolato-oblunghe o lanceolato-lineari, acuminate, denticolate, glabre, d'un verde chiaro superiormente, d'un verde glauco inferiormente; cassula ovato-conica, glabra. Questa specie, nativa dell'Asia Minore, è stata introdotta in Europa verso il fine del secolo xvii; coltivasi soltanto per ornamento nei giardini pittorici, massime presso i laghetti artificiali, sui quali inchinansi i suoi rami, cbe i poeti considerano come i capelli pendenti della natura piangente sopra uno specchio d'acqua formato dalle sue lacrime, onde viene detto pure salice piovente; e come emblema del dolore, si suole piantare presso le tombe : albero prediletto alle persone melanconiche, ma del resto quasi inutile. In Europa trovasi soltanto l'individuo femmina.
      Sezione li. — Amigdalini.
      Squame persistenti ; stami due o tre ; foglie lanceolate ; rami viminei ; il resto come nella sezione precedente.
      Salice a foglie di mandorlo (salix amygdalina L.). — Piccolo albero o cespuglio: corteccia dei giovani rami liscia e verdiccia, quella dei vecchi tronchi \> già e finamente screpolata; rami flessibili, fragilit^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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