Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      loro ossidi. Qnando un ossacido si combina con tutto l'ossi do di un sale, succede produzione d'un nuovo sale, e l'acido del sale decomposto, in ragione delle sue proprietà, si svolge allo stato di gas, con viva effervescenza, o rimane in dissoluzione nell'acqua,
      0 si precipita. Ma quando un ossacido si combina soltanto con una parte dell'ossido unito ad un altro ossacido, allora si ottengono due nuovi sali di saturazione variabile. Un sale basico potrà cangiarsi in sale neutro o acido : un sale neutro diventerà acido; un sale acido diventerà maggiormente acido.
      L'azione degl'idracidi sui sali è quella degli os-sacidi. Ma in questo caso l'idracido reagente e l'ossido del sale decomposto si decompongono a vicenda con produzione di acqua e di un composto risultante dall'unione del metallo coll'èlemento elettro-negativo dell'idracido, cioè di un cloruro, fluoruro, solfuro, seleninro, ecc., cbe si discioglie, se solubile come quasi tutti i cloruri, e si precipita, se insolubile come i solfuri dei metalli delle quattro ultime sezioni.
      Il fosfuro e Varsmuro d'idrogeno decompongono la maggior parte delle dissoluzioni saline dei metalli delle tre ultime sezioni con produzione di acqua e di un solfuro o di un arseninro metallico. Ma se l'ossido sia di troppo facile riduzione, come quelli di mercurio, d'argento, ecc., allora l'idrogeno e il fosforo o l'arsenico si uniscono all'ossigeno, ed avvi produzione di acqua, di acido fosforico o arsenico di metallo libero.
      1 sali possono agire gli uni sopra gli altri e decomporsi a vicenda. Nell'azione di un sale sopra un altro sale si distinguono tre casi: quello di due sali solubili ; quello di un sale solubile e di un sale insolubile, e quello di due sali insolubili. Quando le dissoluzioni di due sali nell'acqua vengono mescolate insieme, questi si decompongono ogni volta che la loro reazione può generare un sale solubile ed un sale insolubile , ovvero due sali insolubili ; in questa reazione l'acido di un sale s'impadronisce della base dell'altro e reciprocamente, se pure non vi sia produzione di un sale doppio solubile, cosa per altro che succede assai di rado. Che se i due sali mescolati siano di tal natura che per lo scambio delle loro basi e dei loro acidi si formino due nuovi sali bastantemente solubili per non precipitarsi, allora non avvi fenomeno apparente, poiché il liquore conserva la sua trasparenza: ma questo si intorbida coll'evaporazione, e depone successivamente i sali che possono risultare dalla combinazione dei due acidi e delle due basi presenti.
      I sali insolubili possono in certi casi scambiare
      1 loro principii con certi Bali solubili, quando da questo scambio possa risultare un altro sale insolubile. Avvi egualmente scomposizione quando il sale solubile ed il sale insolubile, col decomporsi a vicenda, possono dare origiue a due sali insolubili.
      1 sali insolubili non hanno azione sopra altri Bali insolubili ; e se qualche volta agiscono gli uni sopra gli aliri, ciò avvieue perchè non sono realmente privi di solubilità, e perchè collo scambio delle loro basi e dei loro acidi possouo geuerare sali maggiormente insolubili, ovvero quando si opera su di loro a temperatura molto elevata in modo da ren-
      derli in fusione, e perciò concedere la necessaria mobilità alle loro molecole acciò possano agire l'una sull'altra.
      Certi sali messi a reagire insieme in iBtato di soluzione, si decompongono scambievolmente ; e dànno reazione opposta quando in istato secco siano posti ad agire per via di fusione. Il cloruro di bario ed il solfato di calce si decompongono, ambedue sciolti in cloruro di calcio e solfato di barita: prendendo poi solfato di barita in polvere e cloruro di calcio, e fondendoli in crogiuolo, succede reazione inversa; si formano cloruro di bario e solfato di potassa. La reazione avviene nel secondo caso perchè il solfato di barita non sarebbe fusibile al grado di temperatura a cui si opera; ma intaccato dal cloruro di calcio ingenerasi cloruro di bario e solfato di calce, ambedue fusibili.
      I cloruri, fluoruri, solfuri, ecc. agiscono sopra i sali nella stessa maniera che i sali agiscono gli i uni sopra gli altri. Cosi versando una dissoluzione [ di solfuro di potassio e di sodio in una dissoluzione salina di un metallo appartenente alle quattro ultime sezioni, si ottiene d'ordinario un solfuro metallico che precipita, ed un nuovo sale di potassa
      0 di soda che rimane nel liquore. I cloruri solubili introdotti nelle dissoluzioni di nitrato di argeuto e di nitrato di protossido di mercurio, vi producono un precipitato di cloruro d'argento e di pro-tocloruro di mercurio.
      Molti sali, lungi dal decomporsi per opera dell'acqua, hanno la proprietà di unirsi e di rendere
      1 loro elemeuti più stabili; ma in generale questa proprietà appartiene soltanto ad alcuni sali dello stesso genere.
      I sali doppii sono generalmente meno solubili che il più solubile dei loro sali costituenti, e qualche volta meno solubili che il meno solubile di questi sali; dal che segue che nel mescolare le dissoluzioni di due sali che possono unirsi, vi sia quasi sempre produzione di un precipitato cristallino di sale doppio: tali sono le dissoluzioni di solfato di allumina e di solfato d'ammoniaca.
      Le ricerche più importanti sull'azione degli acidi, delle basi e dei sali sopra i sali nel seno di un dissolvente, sono dovute a Berthollet. Secondo questo chimico i corpi non possono agire gli uni sopra gli altri senza che le loro molecole siano condotte ad una distanza insensibile; ma giuute a questa distanza esse agiscono sempre le une sopra le altre. Cosi, per esempio, quando si versa l'acido nitrico in una dissoluzione di solfato di potassa, o l'acido solforico in una dissoluzione di nitrato di potassa, non si scorge feuomeuo apparente, e si potrebbe credere che i due liquori si mescolano senza azione scambievole ; eppure , secondo Berthollet, l'uno o l'altro di questi due miscugli racchiude quattro corpi differenti che rimangono in dissoluzione, cioè : acido nitrico, acido solforico, nitrato di potassa e solfato di potassa; vale a dire che i due acidi agiscono ad un tempo sulla base, e si dividono questa base proporzioualmente alla graudezza del loro equivalente. 1 due acidi e i due sali rimangono in equilibrio tra di loro finché uon interviene uua circostanza capace di turbarne l'equilibrio. Ma se si suppone che una causa qua-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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