Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALIacidi e sali basici. Per distinguere questi sali gli uni dagli altri, ricorrevasi altre volte alle tinture di toruasole e di curcuma, ed al sciroppo di viole ; un sale era detto acido quando arrossava i colori azzurri del sciroppo di viole e della tintura di tornasole; basico, quando volgeva in verde il colore del sciroppo di viole, in rosso il giallo di curcuma, in azzurro il tornasole arrossato da un acido ; neutro, quando non esercitava azione sui colori vegetali. Ma il solo modo di agire dei sali sui reagenti colorati non fornisce caratteri sicuri di distiuziooe, poiché certe dissoluzioni saline possono essere neutre rispetto alla carta di tornasole, e reagire con quella di curcuma 0 con altre carte colorate. Inoltre certi ossisali non possono mai essere neutri rispetto a questi stessi colori ; così, per esempio, i carbonati alcalini posseggono sempre la reazione degli alcali. Finalmente, certi sali, essendo insolubili , non si può, col mezzo dei reagenti colorati, riconoscere se siano neutri, basici 0 acidi. Per cagion di queste incertezze Berzelius si applicò a ricercare, nella composizione chimica, norme più certe per la loro classificazione. Chiamando sali dello stesso genere quelli che contengono lo stesso acido, Berzelius riconobbe che certi solfati sono talmente composti che l'ossigeno dell'acido è sempre il triplo di quello della base, che questi solfati hanno composizioni che possono essere rappresentate con un equivalente dell'acido per un equivalente della base, vale a dire colla formola SC^MO, nella quale SO3 è l'acido solforico, e MO la base ossia l'ossido di un metallo qualunque; e siccome tra i sali di questo genere ve n'ha uno, il solfato di potassa S03K0, il quale è perfettamente neutro alle carte reagenti, così considerando questo sale come il tipo dei solfati neutri, il chimico svedese chiamò neutri tutti i solfati nei quali l'ossigeno dell'acido sia il triplo di quello della base ; dal che segue che un solfato neutro a base di biossido avrà per formola (2S03)M09, e che la formola di un sale neutro dello stesso genere a base di sesquiossido, per esempio, di ses-quiossido di ferro, sarà (3S03)Fe203. Da questo modo di considerare la neutralità risultò ugualmente che l'allume 0 solfato doppio di allumina e di potassa, che secondo l'antica teoria si considerava come un sale acido o soprasale, poiché arrossa la tintura di tornasole, é un vero sale neutro, poiché è formato di un equivalente di solfato d'allumina e di un equiv. di solfato di potassa, e poiché ha per forinola S03K0,(3S03)A1»03.
      Leggi analoghe a quelle che abbiamo indicate pei solfati esistono pure pei diversi generi di ossisali ; Berzelius conobbe cbe in certi sali di uno stesso geuere l'ossigeno dell'acido è sempre in rapporto semplice e costaute coll'ossigeno della base, e prendendo in questo genere un sale neutro alle carte reagenti, egli potè determinare, per un'analogia di composizione, quali siano i sali neutri di questo genere ; così, per esempio, trovò che i nitrati 0 azotati neutri, partendo dalla neutralità nel nitrato di potassa, sono tali che l'ossigeno dell'acido è quintuplo dell'ossigeno della base, e che la , loro composizione è Az05,M0, oppure (AzÓ5)2,MO?. !
      Nei sali acidi 0 soprasali la quantità di acido ! è sempre multipla dell'acido dei sali neutri, le basi '
      vi sono d'ordinario combinate con una e mezza, due, tre 0 quattro proporzioui di acido, e secondo queste quantità, i sali acidi sono detti sesquisali, bisali, trisali e quadrisalt ; tali sono il sesquicar bonato di soda, il bicarbonato di soda, il frisili cato d'allumina, ecc.
      Nei sali basici 0 sottosali la quantità della base contiene 1 Va» 2, 3, 4 e 6 volte quella cbe è compresa nei sali neutri; quindi la deuomiuazione di 8ali sesquibasici, bibasici, tribasici, ecc.; per esempio : sottosilicato sesquialluminico 0 silicato sesqui-basico di allumina, sottosilicato triallummico 0 silicato tribasico di allumina, ecc. (V. Nomenclatura chimica). Il principio che fu preso a fondamento da Berzelius per determinare le neutralità dei solfati e dei nitrati nou potrebbe sempre condurre alla determinazione dei sali neutri, poiché i carbonati alcalini, come abbiamo avvertito, posseggono in ogni caso una reazioue basica; per questo motivo si cousiderò conte carbonato neutro di potassa quello che racchiude uu equivalente di acido carbouico per un equivaleute di base mouos-sidata; e siccome in questo carbouato l'ossigeno dell'acido è doppio dell'ossigeno della base, cosi la denominazione di carbonati neutri fu applicata a tutti i carbonati nei quali l'ossigeno dell'acido e quello della base sono nello indicato rapporto. Questi carbonati esseudo quelli cbe sono formati di un equivalente di base e di uu equivalente di acido carbonico, la loro formola è CO*M0.
      Per le leggi precedeutemeute stabilite si determina cbe , in tutti i sali di uuo stesso geuere ed allo stesso grado di saturazione è costaute il rapporto tra l'ossigeno dell'acido e quello dell'ossido. Per concepire in qual modo siauo state determinate queste leggi, prenderemo ad esempio i solfati. Se si esamina quanta potassa sia necessaria per saturare 100 parti di acido solforico e formare un solfato neutro, si trova cbe se ne richiedono parti 117,22. La stessa quantità di acido sarà saturata da 99,13 di biossido di rame; da 178,89 di protossido di piombo ; e da 78,46 di soda. Ora in ciascuna di queste quautità di basi si contiene esattamente la stessa quantità di ossigeno, cioè una quantità che differisce pochissimo da 20 parti. Ma siccome l'acido solforico risulta dalla combiuazioue di 3u0 parti di ossigeno con 200 parti di solfo, ossia di 3 di ossigeno per 2 di solfo ; così il peso dell'ossigeno è i 3/& del peso dell'acido solforico; e per conseguenza le 100 parti d'acido solforico contengono 60 parti di ossigeno; questo numero 60 esseudo il triplo di 20, si può couchiudere cou ragione che nei solfati neutri l'ossigeuo dell'acido è il triplo di quello della base. 11 rapporto ora discorso di 3 a 1 esiste soltanto pei solfati neutri, e cangia necessariamente nei gradi superiori di saturazione, come, per es., nei bisolfati. Di fatto sappiamo da quanto si è detto più sopra, che nei bisali esistono 2 proporzioui di acido per 1 proporzione di base; dunque nei bisolfati il rapporto dell'ossigeno dell'acido all'ossigeno della base è di 6 e 1. Nei solfati bibasici, nei quali per 1 equivalente di acido si hanno 2 equivaleuti di base, il rapporto è di 3 a 2.
      Parimente esaminando i nitrati neutri, si trova che 100 parti d'acido nitrico contenenti 73,85 di
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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