Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      Salernitano (Histor. Prin. Longob, voi 11). Egli è questi uno scrittore che, oltre la rozzezza dolio stile, che gli è comune con gli altri autori di quella età, si piace ancora venderci le più leggiadre fole del mondo, le quali incontransi ad ogni pi è sospinto nella sua Cronaca. E non pertanto non lascia di aver essa anche il suo pregio presso coloro che sanno dallo stesso loto raccogliere gemme.
      Vedi Tiraboschi, Storia della letterata italiana (voi. ni. pag. 197).
      SALERNO (geogr. e stor.). — Cospicua città dell' Italia meridionale, capoluogo dell'omonima provincia. La quale provinciacomprendei circondarti di:
      Campagna .... con abit. 105,793
      Sala Consilina ... » 86,646
      Salerno..........» 271,598
      Vallo della Lucania . » 107,658
      Totale abitanti 571,695 Le produzioni del territorio salernitano riescono tutte d'ottima qnalità: il riso, il frumento, la canape, il cotone ed il vino; ed una specie d'uva detta sanginella, con un'altra detta di san Matteo, dànno soprattutto qualità squisite e ricercate. Ogni sorta di frutta vi prospera lietamente di ottimo sapore e qualità. Il mare abbonda di pesce gustoso, e i luoghi macchiosi o montuosi di selvaggina.
      La città di Salerno, capoluogo della provincia (Principato Citra^ è situata all'estremità settentrionale del golfo di Salerno, a 114 chilom. S. E. da Napoli, sotto 40° 44' lat. N. e 12° 26' long. 0., con una popolazione di 31,245 abitanti. È situata in amena pianura, circondata da colline ubertosissime e molto bene coltivate, le quali conterminano colla spiaggia marittima di un ampio golfo, cui essa oggi dà il nome, ma che anticamente chiamavasi di Pe- j sto. I dintorni di questa città sono ameni quanto j mai si possa desiderare : vi si fruisce d' un clima temperassimo, nè mai si sentono i rigori del verno. Nelle sue vicinanze vi è una fonte d'acqua salutare; è acidulosalina-marziale; fu essa analizzata e descritta da) Ferretti. Quantunque la città sia vantaggiosamente situata, il suo aspetto da lontano nel mare promette maggiore venustà. L'antico castello, situato sopra il monte che le sta a ridosso verso borea, ne adorna la scoscesa cima ; le case ed i numerosi campanili annunziano da lontano una cospicua città. La parte antica di essa, cou le sue strade anguste ed irregolari, ricorda i tempi dei principi longobardi dei secoli ix e x. la dominazione normanna dell'xi, l'epoca delle case, di Hoheustaufen e di Augiò, e la celebre scuola medica, allora fiorente. Lungo il mare steudesi la Marina, oggi Corso Garibaldi, magnifica passeggiata. Il porto, una volta buono e poi insabbiato, si va ora rifacendo a spese della Provincia, dei Co- ! muni , e col concorso dello Stato, e fra qualche ! anno al più sarà riaperto al commercio. All'estri 1 mità occidentale della marina sorge il vasto teatro; ' a levante il monumento di Carlo Pisacane, precursore di Garibaldi, che peri martire nel 1857. Ivi 1 è pure il grande edificio della Prefettura. Si ammira in Salerno il duomo, grandioso tempio eretto dal normanno Roberto Guiscardo, verso il 1077, con marmi tratti dagli antichi tempii di Pomona, diBacco, e di Giunone Lucina. L'antichissimo edificio ha innanzi un vasto atrio chiuso nei lati da portici, al ci^i sostegno furono adoperate 28 colonnne e et-pitelli, quali di porfido, quali di granito, parecchie striate, e le più liscie, tutte appartenenti a monumenti dell'epoca classica. Sotto tali loggie stanno collocati sarcofaghi romani ed angioini. Nell'interno ammirasi l'ambone, la cattedra episcopale e l'abside di marmo e di musaici intarsiati di pietre dure; le belle scolture di Bottiglieri, le pitture di Solimene, di Sanfelici e di Sabbatini. Fra i tumuli disti nguesi, a sinistra di chi guarda l'altare marciare, quello in cui si venera il corpo di S. Gregorio VII (V.) ivi morto. La cappella era di padronato di Giovanni da Procida, e ne fa fede una scritta ed un'immagine in mosaico, che si vuole il ritratto di lui. Nella sotterranea confessione, ricca di marmi e di pitture, stanno le ceneri dell'apostolo san Matteo, a coi il tempio stesso è dedicato: gli altri appartengono & parecchi principi delle dinastie de' Longobardi e dei Normanni. Fra tutti è da ricordare il marno-leo di Margherita, madre di Ladislao, importante per un bassorilievo rap- «sentante la foggia del vestire delle donne sul principio del secolo xv.
      Le porte del tempio sono di bronzo, fatte nel 1099 a Bpese di Landolfo Butromile. Oltre la cattedrale, vi sono diciotto chiese parrocchiali, tra le quali una collegiata, parecchi cenobii dei due sessi, due ospedali, un ricovero pei trovatelli, un deposito di mendicità, tre monti di pietà, un seminario, un liceo ginnasiale, un convitto nazionale, una fiorente scuola tecnica, un educandato delle Figlie della carità. una scuola magistrale maschile ed una scuola magistrale femminile. Altre fiate vi si faceva an commercio estesissimo, ma in oggi è alquanto decaduto : non ostante vi si tiene una fiera annuale in settembre , frequentata non solamente dagli abitanti delle vicine città e borgate, ma anche dalle rimote. Furono alcuni mercatanti di Salerno che nel 1020 eressero in Gerusalemme uno spedale pel ricovero dei pellegrini ammalati: fondamento dell'ordine militare degli Spedalieri. chiamato poscia dei Cavalieri di Malta. In Salerno papa Urbano II, mentre recavasi al Concilio di Bari, conferi , al re di Sicilia, Ruggero, mediante bolla del 9 luglio 1098, il titolo di legato apostolico in quell'isola; dalla quale concessione ebbe origine il tribuuale ecclesiastico , che fu oggetto di tante dispute e ai no a pochi anni fa stato conservato.
      Nel 1260 re Manfredi commise a Giovanni da Precida, l'autore dei Vespri, di costrurre un porto a Salerno. Questa graud'opera fu molto avanzata, ma non compiuta. Nel 1318 il re Roberto impose dazi per la sua riparaziohe. Esso porgeva sicuro asilo alle navi quando era chiuso dal molo, di coi veggo usi i rottami, essendo stato distrutto allorché Napoli divenne capitale del regno. Era in quei tempi l'emporio principale del napoletano commercio marittimo , ma le praticate ristorazioni non valsero a ridonargli l'antica importanza. Il mare ha riempito d'arena tutte le nuove costruzioni.
      Rimandiamo all'articolo Pesto , per le splendide antichità di questa provincia. Accenneremo invece alle più importanti Borgenti della sua attuale prò* sperità economica.
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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