Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALE - SALENTINI
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      lire: in Austria 12,720,032 fiorini; in Rnssia lire 20,024.975; nel Belgio 4,800,000 lire; in Ispagna lire 21,040.000; in Francia 25,623,048 lire; in Inghilterra l'imposta snl sale fu abolita nel 1825.
      Questa soppressione pose in piena luce un fatto di grandissima importanza, cioè l'immensa espansione che tende a prendere il consumo di un genere di necessità, quando è alleviato dai pesi fiscali che pur dianzi io gravavano. L'annuo consumo del sale che non era, in Inghilterra, che di 2 milioni di hu8celli incirca nei primi anni del secolo, si alzò, secondo Porter, a ben 11 milioni di bu-scelli dopo la. soppressione della tassa. Da quell'epoca in poi. dice quel pregevole autore, il consumo del sale fu molto più considerevole per le classi povere, e non fu già solamente il popolo che vi guadagnò, ma ne trassero vantaggio eziandio le industrie per l'impiego che la diminuzione del prezzo permise di fare per le manifatture di ghiaccio e di sapone. La stessa esperienza ripetessi in altri paesi. Nell'Annover la tafisa snl sale avea dato in media dal 1818 al 1835, 75,601 tallero. Nel 1836 la tassa fu diminuita di un nono, ed il prodotto si alzò progressivamente ad 81,685 talleri nell'anno finanziario 1836-1837. a 113.239 talleri nell'anno 1838-49. e via di seguito. Gli effetti economici del trihnto del sale non possono, del rimanente, essere adeguatamente esaminati e compresi se non se ponendoli a raffronto con quelli delle altre tasse indirette, ed in generale col sistema finanziario considerato nel suo complesso (V. Salmarlno).
      SALE (geogr.). — Parecchi luoghi d'Italia: Sale, 3omnne nel circondario di Tortona, provincia di Alessandria, con 6134 abitanti. — Sale Castelnuovo, provincia di Torino circondario d'Ivrea, con 1571 abitanti. - Sale delle Langhe. provincia di Cuneo, 3ircondario di Mondovl, con 1362 abitanti. — Sale Marasfno. provincia e circondario di Brescia, con 1R8R abitanti.
      SALEM (qeoqr.). — Provincia dell'Indostan, presidenza di Madras, fra 11° e 13° 20' lat. N. e 75° 15' e 76° 35' long. E., confina al nord-ovest con lo Stato 3i Maissur, al nord-nord-est col Balaghaut, all'est e al sud-est col Carnate, al sud-ovest ed all'ovest col Coimbetoor, da cui è separato dal Cavery. Ha 250 rhilom. di lunghezza e 80 in media di larghezza. I Gatti Orientali attraversano questa provincia dal S. O. al N. E., e mandano nel rimanente della provincia varii rami. Dopo il Cavery, i fiumi principali sono il Panor, il Velar e il Palar, che mettono tutti foce nel golfo del Bengala. I prodotti principali sono il riso ed il mais, di cui fannosi due rac-3olti all'anno, cotone di varie specie, indaco, tabacco, caffè, ecc. Abbonda il minerale di ferro e il carbonato di magnesia, non che la legna ed i bestiami. Il commercio consiste principalmente in grano, ferro, seta, pepe, olio, semi, areca, tamarindi, ecc. Gli abitanti sommano a circa 1,000,000; appartengono alla casta Vellaler e dànno opera principalmente all'agricoltura.
      La città capoluogo, dello stesso nome, a 282 chilometri S. O. da Madras, e a 168 da Pondichery, giace in una fertile e vasta pianura circondata di m< ntagne, alcune delle quali altissime. E una grande fortezza di terra, ben costrutta e pulita, con fab-
      i briche di tessuti di cotone. Gl'Inglesi s'impadronirono di questa città nel 1768, ma tosto la restituirono, finché nel 1792, alla pace di Seringapatam, fu loro ridonata con la provincia.
      SALEM (geogr.). — Città e porto del Massachus-sets, Stati Uniti di America, con 30,000 abitanti.
      SALEMI (geogr.). — Città nella provincia di Trapani, circondario di Mazzara del Vallo, con 15,422 abitanti.
      SALENIA (paleont.). — Genere di echinodermi echinodei fossili, proprii dei terreni cretacei.
      SALENTIHI o SALLENTINI Hat. Salentinì, gr. 2ot-Xmlvot) [etnogr.). — Popolo dell'Italia Meridionale, stanziato in una parte della penisola che ne forma l'estremità S. E., oppure, come assai di frequente si dice, il calcagno d'Italia; e per tal guisa il loro territorio era inchiuso nella regione conosciuta dai Greci col nome di Japigia, e nel distretto che dai Romani si addimandava Calabria. Osserva Strabone che la penisola in discorso, ch'egli considera come limitata da una linea trasversale da Taranto a Brindisi, chiamavasi variamente Japigia, Messa-pia. Calabria e Salentina; ma che alcuni scrittori stabilirono delle differenze tra cotesti diversi nomi. Sembra fuor di dubbio ohe questi fossero sovente adoperati senza regola e norma, ma che effettivamente esistessero due tribù o razze nella penisola, tra loro distinte, i Salentini ed i Calabri o Calabresi, noti i secondi comunemente ai Greci colla denominazione di Messapii (Strab., vi, 277, 282. -V. Calabria). Erano però probabilmente entrambe-due razze affini appartenenti alla grande famiglia dello stipite pelasgico. Traevano origine i Salentini, giusta la tradizione, dall'isola di Creta, da cui si staccarono sotto Idomeneo, dopo la guerra di Troja, e piantaronsi in Italia. Pare che abbiano fondata la primitiva loro colonia nella parte S. dell'italica penisola, stendendosi dall'estremità meridionale di 7)uesta (odierno CapoLetica), che si chiamò d'allora in poi di frequente Promontorio Salentino (Salentinum Promontor.), fino alle vicinanze di Taranto. Ma non abbiamo mezzo di sorta per distinguere accuratamente i confini delle due tribù, o le città particolari che appartenevano a ciascuna (Mela, li, 4. § 8; Ptol., ni, 1, § 13; Strab., vi, p. 2X2; Virg., JEn., ni, 400; Fest., s. v. Salentini, p. 329; Varr., ap. Prop. ad Virg. Ecl., vi, 31). Pare che il nome dei Salentini non sia stato conosciuto volgarmente tra i Greci, almeno nei tempi primitivi, non incontrandosi il medesimo in alcune delle guerre coi Tarantini, sebbene per la i loro posizione devono essere stati essi una delle tribù che fu di buon'ora a contatto colla nascente colonia dei secondi. Erano invece probabilmente noti coll'appellazione generale di Japigii, o confusi coi loro vicini i Messapii. Tostochè comparisce all'incontro, nella storia romana, il loro nome, vi comparisce in un senso più ampio e più generale di quello a cui viene limitato dai geografi. Livio parla di Salentini accedenti all'alleanza sannitica, nel 306 av. Cr., quando il console L. Volunnio fu spedito nel loro paese, li debellò io parecchi scontri, ed impadronissi di alcune delle loro città (Liv., ix, 42). Gli é quasi impossibile il credere che i Romani si sieno spinti cosi di buon'ora colle armi


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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