Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      Sale essenziale di Lagaraye (sale di china-china). Estratto acquoso di china-china evaporato a secco.
      Sale febbrifugo (di Silvio). Cloruro di potassio.
      Sale fusibile. Fosfato d'ammoniaca.
      Sale indiano. Nome dato dagli antichi Greci allo zucchero di canna.
      Sale di Lorena (sale d'Epsom di Lorena). Solfato di soda impuro.
      Sale di Marte. Solfato verde di ferro, solfato ferroso, o protosolfato di ferro.
      Sale microcosmico (sale di fosforo, sale fusibile dell'urina). Fosfato d'ammoniaca e di soda che si ottien dall'urina putrefatta.
      Sale mirabile di Glauber (sale di Glauber). Solfato di soda.
      Sale mirabile periato (di Kirvan) (sale catartico di Pearson). Fosfato di soda.
      Sale di nitro. Nitrato di potassa o salnitro.
      Sale pollereste idi Glaser) (salde duobus). Solfato di potassa.
      Sale prunella. Nitrato di potassa fuso insieme con con un poco di solfo e ridotto in piastrine od in pezzi rotondati.
      Sale di Saturno. Acetato di piombo.
      Sale sedativo (di Homberg) (sale volatile narcotico di vetriolo). Acido borico.
      Sale di Seignette (sale della JRoccella). Tartrato di potassa e di soda che si usa in medicina come purgante.
      Sale di soda. Carbonato di soda in polvere usato nella tintoria e nelle fabbriche d'indiane.
      Sale solforoso di Stalli. Solfito di potassa.
      Sale di stagno. Nome dato dai tintori e dai fabbricatori di indurne al protocloruro di staguo.
      Sale di tartaro (sale fisso di tartaro, sale di assenzio fisso, sale di centaurea fisso, ed altri chiamati con nome comune sali di Tachenio). Carbonato di potassa, che nelle arti è più comunemente denominato sotto-carbonato di potassa.
      Sale di tartaro essenziale. Acido tartrico.
      Sale vegetale. Tartrato di potassa.
      Sale di vetriolo. Solfato purificato di zinco.
      Sale di vetro. Si dà questo nome e quello di fiele di vetro alle materie saline che si sollevano in forma di schiuma nei crogiuoli in cui si fabbrica il vetro.
      Sale volatile ammoniacale (sale o alcali volatile dolce, sale dì Inghilterra, sale volatile d'ammoniaca o di sale ammoniaco ). Sesquicarbouato d'ammoniaca.
      Sale volatile di Belzuino. Acido benzoico.
      Salo volatile di corno di cervo. Carbonato d'ammoniaca empireumatico che si ottiene colla distillazione della tornitura di corno di cervo.
      Sale volatile di succino. Acido succinico.
      SALE (agric. ed econ. rur.). — Potrà a taluno sembrare strauo che il sai marino venga proposto qual mezzo valevole a fertilizzare le terre, meutre le ; storie rammentano come presso gli antichi fosse uso di spargere cotesto sale sopra i terreni dei loro nemici onde condannarli a perpetua sterilità e sbandirne la popolazione; la Bibbia narra avere a tal fine Abimelech sparso il sale sulle ruine di Sichem; in tempi meno remoti il feroce Attila ed il furibondo Federigo seminarono sale sulle terre del Padovano e del Milanese ; in Egitto, in Transilvania, in Polonia ed in parecchie altre regioni sonoviampii tratti di terreno affatto deserti, perchè in abbondanza vi si trova il sai marino; si sa che i terreni prossimi al mare, nei quali abbonda cotesto sale, sono poco apprezzati od anche abbandonati.
      Ma d'altra parte è antico l'impiego del sai marino per fertilizzare il suolo; gl'Indiani ed i Cinesi
      10 adoperano, da tempo immemorabile, nei loro campi e giardini come sostanza fertilizzante, e Plinio narra che gli Assiri lo spargevano a qualche distanza attorno le loro palme ; iu Provenza è uso antichissimo di spargere sale al piede degli ulivi.
      Ai tempi nostri la grave questione dell'influenza del sale sulla vegetazione è stata discussa accuratamente, massime dagl'Inglesi e dai Francesi: già
      11 grande Bacone aveva riconosciuta l'utilità dell'acqua salata come sostanza fertilizzante; più tardi Browurigg, Watson, Cartwright confermarono l'utilità del sale sulle piante ; successivamente Davy, Sinclair, Johnson, Daore ne verificarono, approvarono e commendarono lruso: Davy in particolare assicura che, per comune sentenza dei coltivatori, la fertilità di certi terreni della Gran Bretagna è dovuta ai cosi detti composti, formati di residui delle saline, di sabbia di mare, di pesci decomposti e di terra, sendosi specialmente osservato che il sai marino distrugge i musei che infestano le praterie, e che poca quantità di sale sepolta all'intorno degli alberi da frutto li rende più vigorosi e più produttivi. Jouug opina, la fertilità singolare dell'isola di Fouluess esser dovuta alle acque marine che spesso la inondano.
      Moltissime osservazioui dimostrarono pure in Francia l'efficaoia del sale sulla vegetazione. La riconosciuta influenza dei cosi detti ingrassi di mare (che il barone Dauier a torto attribuisce esclusivamente alle sostanze animali e vegetali) è dovuta in gran parte al sale di cbe abbondano queste sostanze. Se nelle regioni marittime di Francia si usa di annaffiare i letamai con acqua di mare, l'esperienza certamente è quella che dimostrò l'utilità di siffatta pratica. La nota efficacia fertilizzaute delle ceneri di torba dell'Olanda, e specialmente di quella cbe ricavasi dalle basse paludi di quel paese, che in inverno sono inondate da acqua salmastra, dipende in gran parte dal sai marino, in alcuui tratti dei lidi marittimi si suole seminare promiscuamente la soda (salsola soda L.) ed il frumento nei terreni soggetti ad essere invasi dalle acque del mare: quaudo le copiose pioggie diniinuiscono la copia del sale, il frumento prospera a meraviglia, e la soda intristisce; se le pioggie sono scarse, la soda graudeggia a spese del frumento. Le praterie e i pascoli situati in vicinanza del mare sono molto apprezzati per la copia e per l'eccellente qualità dei loro prodotti, i quali però sono relativi all'abbondanza delle pioggie, che portano via l'eccessiva quantità del sale. Questi fatti dimostrano in generale che il sai marino, qualora trovasi in copia nelle terre, è nocivo alla vegetazione, mentre in moderata dose riesce sommamente favorevole. Ma la difficoltà sta appunto nel determinare cotesta dose relativamente alla natura del suolo ed al geuere di coltivazione. Lecoq de Clermont intraprese a questo riguardo molti sperimenti, dai quali risulta che la dose di saie p:ù
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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