Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALDATURAcosi e Portoghesi parti per Belle-Isle nel 1832 , Saldanha non ne fece parte.
      L'anno seguente prese parte attira alla lotta aperta fra Don Pedro e Don Miguel, si gettò nella città di Porto bloccata dal pretendente, lo respinse e divenne il personaggio principale del governo di Dona Maria. I suoi talenti militari lo rendevano indispensabile per un potere che aveva ancora molti ostacoli da vincere. Fu Saldanha che propose ed effettuò, d'accordo col duca di Terceira la spedizione che portò fino al fondo delle Algarve la bandiera vittoriosa di Don Pedro, che sottomise Lisbona, e costrinse Don Miguel, mediante la capitolazione d'Evora, a rinunziare nel 1834 a tutte le suo pretese. Sfortunatamente , se era uomo di guerra, non possedeva tutte le qualità d'uomo di Stato sufficienti a giustificare la sua grande ambizione. Quautunque fosse stato ricompensato de' suoi servizi col titolo di marchese e di maresciallo, si pose a capo dell'opposizione, e conquistò per tal modo il posto di ministro della guerra con la presidenza del Consiglio il 27 maggio 1835. Ei non potò però porsi d'accordo, al solito, co' suoi compagni, e vide formarsi nelle Camere un partito ostile che scosse il suo potere ; ei diede la sua demissione il 14 novembre. Quando la rivoluzione del settembre 1836 spinse il potere sopra una via più liberale, Saldanha si fece il campione della regina e diresse con esso lei la fazione che voleva riporre il Governo sulla via retriva. Fallitogli il tentativo, si sforzò riafferrare il potere , dando di- piglio alle armi in nome della Carta violata nel luglio del 1837. Ei raccozzò alcune centinaja di soldati, si unì al duca di Terceira e stabilì uua reggeuza provvisoria. Tenne la campagna due mesi, finché sconfitto da Bomfim a Campo di Leiria e da Das Antas a Ruivaes, s'imbarcò di nuovo nel settembre del 1837 , e dimorò ora in Francia ed ora in Inghilterra aspettando tempi migliori. Nel 1846 Dona Maria per poco non fu vinta da un' insurrezione sanguinosa, scoppiata contro Costa Cabrai, e chiamato a sé Saldanha, lo creò duca e pari, e lo incaricò di formare un nuovo ministero il 20 maggio 1846. Egli assunse la presidenza col portafoglio degli affari esteri ; ma non ostante la sua vittoria a Torres Vedras contro Das Antas e Bomfim, non trionfò intieramente dei malcontenti e si ritirò il 22 agosto 1847. Dopo aver oocupato per alcuni mesi il posto di ambasciatore a Madrid, tornò al potere il 22 dicembre 1847, ed accettò nel gennajo del 1849 la presidenza del Consiglio. Ma quando Costa Cabrai volle ripigliare il suo posto nel gabinetto, sul quale esercitava una dittatura anonima, il vecchio maresciallo ricusò associarsi più avanti agli atti d'un Governo retrivo. Ei non cessò di osteggiare il dittatore in nome della libertà, raccolse numerosi adereuti, e mercè il suo ascendente sull'esercito divenne in breve formidabile. Finalmente nel maggio del 1851, secondato da Silva Cabrai, fratello del dittatore, appoggiato dall' In- ' ghilterra, trionfò del suo rivale in un'insurrezione, che lo portò a capo del ministero il 23 maggio. Divenuto arbitro dei destini della nazione porto- 1 ghese, Saldauha cancellò gli atti del suo predecessore, e pretese rappresentare la causa della libertà;
      ma l'opposizione cbe incontrò e gl'imbarazzi d'una reggenza lo spinsero ad atti arbitrarii, che accrebbero il numero de'suoi nemici. Gli attacchi delle Cortes contro di lui erano divenuti così violenti, che il giovane Don Pedro II stimò conveniente sacrificarlo; Saldauha lasciò il potere il 6 giugno 1856. dopo cinque anni di ministero, durante i quali non aveva giustificato con talenti politici l'ardore della sua ambizione. Nel 1860 succedè al duca di Terceira nella presidenza del Consiglio supremo di giustizia militare. Saldanha morì dopo uua brevissima malattia il giorno steseo in cui compiva set' tant'anni.
      Vedi Lerur, Annuaire hist.
      SALDATURA (chim. e tecn.). — Si dicono saldature i metalli e le leghe metalliche che s'impiegano per ricongiungere le parti divise dei corpi metallici. Le saldature debbono, in ogni caso, essere di più facile fusione, e per quanto sia possibile dello stesso colore che il metallo da saldarsi. Per le saldature semplici si può far uso di ciascuno dei metalli propriamente detti, avuto riguardo alla natura del metallo di cui si vogliono ricongiungere le parti.
      L'oro e l'argento possono essere adoperati per la saldatura deli'acciajo fino, del rame e dell'ottone lavorato; tuttavia quando si opera in grande, si salda il ferro col rame, ed il rame, come pure l'ottone, collo stagno. 11 platino si salda coll'oro. Le saldature più comunemente usate sono distinte in due classi principali, cioè in saldature dure o forti, ed in saldature tenere, dolci o molli.
      Le saldature dure o forti sono duttili, possono sopportare l'azione del martello, e consistono per lo più in una lega nella cui composizione entra il metallo che si tratta di saldare ed un altro capace di renderla più fusibile ; rammentando che per ottenere un maggior grado di fusibilità nou è sempre necessario che il metallo aggiunto sia per se stesso di più fàcile fusione (V. Metalli). Per saldare l'oro si usa una lega d'oro e d'argento , o d'oro e di rame, ovvero una lega triplice d'oro, d'argento e di rame; la saldatura pei giojelli ordinarli è formata di 4 parti d'oro, 1 d'argento e 1 di rame. Per saldare l'argento si adopera una lega preparata con parti uguali d'argento e d'ottone, che si rende più fusibile coli'aggiunta di un sedicesimo di zinco; ovvero una lega di quattro o tre parti d'argento e di sei o sette di rame. La saldatura pel rame è una lega granulata, composta di una parte di zinco sopra otto d'ottone; servono allo stesso uso le leghe più o meno fusibili, formate di tre a sedici parti di rame sopra una parte di zinco (V. Rame). La saldatura per l'ottone si ottiene aggiungendo una a sei parti di zinco riscaldato sopra dodici parti di^ ottone in fusione. Queste saldature per l'ottone e pel rame si trovano nel commercio in forma di granaglia e sotto il nome di saldatura di zinco.
      Le saldature tenere o dolci si fondono facilmente, ma sono fragili e non possono per conseguenza sopportare l'azione del martello. Le leghe seguenti, cioè: quella di parti uguali di stagno e di piombo, e quella di una parte di piombo e due di stagno, sono saldature dolci usate pel piombo, per la latta
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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