Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALAMANDRTNA - SA LA MINA
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      Fig. 5821. — Salamandra maculosa.
      fosse animale velenoso. Fra le molte fole che si spacciarono intorno alla Balamaudra, vi fu principalmente quella che fosse incombustibile; e quest'opinione fu più o meno creduta dai tempi d'Aristotele fin molto vicino a noi.
      SALAMANDRINA (tool.). — Genere di animali vertebrati aufibii, urodeli, che si distingue dal genere salamandra in ciò che ha quattro dita tanto ai piedi anteriori quanto ai posteriori.
      SALAMANDROPE (sool.). - Genere di vertebrati anfibii urodeli, della tribù degli ittiodi, cbe vive nell'America del Sud.
      SALA MINA (geogr. e stor.). — Due luoghi di questo nome registrano gli antichi geografi, l'uno nell'isola di Cipro e l'altro nell'Attica, e noi qui parleremo brevemente di entrambi.
      1° Salamina cìpria (latino Salamis, greco loXajxtv, SaXotfwa?, SaXaut'c). — Città sulla costa E. dell'isola di Cipro, a 24 chilom. da Tremito (Tremithus, nell'interno dell'isola), ed a 36 da Chitri (Chytrus , Chytri, oggi Chitria), fondata, giusta le popolari leggende, dall'Eacide Teucro, le cui avventure porsero argomento a Sofocle di dettare una tragedia, intitolata Teucro (Teuxpo?), ed a Facuvio del pari. Il popolo di Salamina additava la tomba dell'arciere Teucro, ed i principi regnanti ai tempi della joniCa insurrezione erano Greci della gente teu-cride, sebbene uuo di loro portasse il nome fenicio di Siromo(Hiram. Herod., v, 104; Arist, Anthologia, i, 8, 112; Cic., de Orat., i, 58; ii, 46; iEscb., Pers., 880: Scyl., p. 11 ; Ptol., v, 14, § 3 ; vili, 20, § 5; Stadiasm., § 288, 289; Pomp. Mela, li, 7, § 5; Plin., v, 35; Horat., Carm.y i, 729 ; Kustath., ad 11., n, 558; Maiala, Chron., xii, p.313; B5okh, lnscr., n. 2625-38 3y ; Tab. Peut.). Nel vi secolo av. Cr. Salamina era di già città ragguardevole ed alleata coi principi Battiadi di Cirene,
      quantunque il re Eveltone avesse rifiutato d'ajutare Arcesilao III a restituirsi nel possesso del trono. II discendente di cotesto Eveltone, il despota Gorgo, non volle partecipare all'insurrezione jonica, ma suo fratello Onesilo lo discacciò da Salamina, ed assumeudo il comando delle forze riunite di questa e delle altre città, diede di piglio alle armi. La battaglia che distrusse l'indipendenza di Cipro fu combattuta sotto le mura di Salamina, che venne costretta ad assoggettarsi al primo suo padrone Gorgo. Venne poscia assediata da Anassicrate, successore di Cimone, ma stipulato il trattato coi Persiani, gli Ateniesi non incalzarono l'assedio. Dopo la pace di Antalcida, del 387 av. Cr., i Persiani dovettero lottare dieci anni con tutte le loro forze contro l'instaocabile e cortese Evagora. Isocrate scrisse il panegirico di questo principe, dedicandolo a suo figlio Nicocle, e ci lasciò del medesimo, ad onta della non dissimulata parzialità, un quadro interessante degli sforzi fatti dall'ellenico Evagora contro l'influenza fenicia ed orientale, sotto cui si infiacchirono e Salamina e l'intiera Cipro (Herod.,
      iv, 162; v, 103-10 ; Diod., xn, 13; Grote, History of Greece, voi. x, c. 76). Evagora, insieme col figlio suo Pnitagora, venne trucidato da un eunuco, schiavo di Nicocreone, ed ebbe a successore un altro figlio di nome Nicocle. La flotta greco-egizia, capitanata da Menelao e dal costui fratello Tolomeo Sotero I, fu completamente dispersa e sperperata all'altura del porto di Salamina, in una battaglia navale, la più grande fra tutte le antiche, da Demetrio Poliorcete, nel 306 avanti Cristo; e la famosa cortigiana Lamia cadde anch'essa preda del vincitore, che non tardò a rimaner vinto dalle seduzioni della lasciva prigioniera; e finalmente Salamina passò in potere di Tolomeo (Aristot, Poi.,
      v, 8, § 10; Diodor.,_xv, 47 ; xx, 45, 53; Theopomp,,
     
      Gooq leparotidi, corpo sparso di molte piccole ghiandole, dita libere, coda liscia anziché no. Rechiamo ad esempio la salamandra maculosa (Laur.), contrassegnata da macchie nere e gialle, molte escrescenze prominenti e tubercolari sui fianchi, lingua assai
      grande, denti palatini Bpatuliformi, dita liscie. Questa specie è indigena dell'Europa centrale e delle parti montagnose dell'Europa meridionale. È ovovivipara; giovane, vive nell'acoua, dove subisce una metamorfosi, finché giunta a stato maturo passa a vivere per terra, frequentando i luoghi umidi e freddi , e tenendosi per lo più intorno a fracido legname od antiche muraglie. Il suo cibo consiste principalmente in insetti, in vermi e in piccoli mol luschi. Nell'inverno si ritira in qualche buca d'albero o di muraglia od anche sotterra, dove si I raggriccia, e vive in istato di torpore fino alla pri-, mavera. Le glandolo tubercolari della salamandra secernono uu fluido che riesce micidiale ai piccoli animali; donde probabilmente l'opinione che ella


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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