Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SALA - SALADINO o SALAH-ED-DIN
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      zione in pittura od in iscoltura dei fatti che onorano l'uinau genere. Le vdlte riceveranno pitture d'iudole adatta al luogo; le pareti saranno rivestite di tappezzerie, di arazzi storiati, o meglio ancora di pitture, di stucchi o di marmi. Ove la sporgeuza non possa recar ingombro, riesce di ricchissimo effetto l'applicazione degli ordini architettonici alle pareti delle grandi sale, eseguendoli in marmo bianco o di vago colore, e dorandone i capitelli, le basi e gli ornati del fregio. 1 pavimenti si faranno di stucco, di musaico, o di commesso di marmo o di legno, oppure auche di robusta tarsia. Le sale, in generale parlando, debbono avere comodo l'accesso tanto dai signori della casa i quauto dai forestieri cbe vi concorrono: epperciò sogliousi collocare nel centro degli appartamenti, e non loutani dalla scala.
      SALA (mecc.). V. Albero (mecc.).
      SALA «geogr.). — Varii luoghi in Italia: SalaBa-gauza, comune in provincia e circondario di Parma, con 32^0 abitanti. — Sala Biellese, comune nella proviucia di Novara, circondano di Biella, con 1425 abitanti. — Sala Bolognese, comune nella provincia e nel circondario di Bologua, con 3629 abitanti. — Sala Consilina, capoluogo di circondario nella proviucia di Salerno, cou 6298 abitanti. — Sala Monferrato, provincia di Alessandria, circondario di Casale, con 1458 abitanti.
      SALA Angelo (biogr.). — Medico italiano del se colo xvii, nato a Vicenza, morto verisimilmeute a Gustrow, dove nel 1039 egli viveva ancora, onorato del titolo di medico del duca di Mecklemborgo; aveva abbandonata la sua patria per cause di religione, ed esercitata l'arte sua successivamente a a Zurigo, all'Aja e in Amborgo. Superiore alla più parte dei medici del suo tempo, beuchè siasi mostrato ammiratore di Paracelso, assali con le armi dello scherno il ciarlatanismo dei settatori della scienza occulta e l'orgogliosa pretensione dei ga-leni8ti. In un tempo in cui la trasmutazione dei metalli e la ricerca della panacea universale erano il principale oggetto della chimica, egli arricchì questa scieuza di importanti osservazioni. Queste, congiunte ad una saggia critica, diedero gran pregio alle sue opere, le quali furono raccolte sotto il titolo di Opera medico-chy mica quce exstant omnia {Roauo 1750). Fra i suoi vani scritti distin-guonsi i seguenti: Tractatus duo de variis tum chy mi cor um, tum galenicorum erroribus in preepa-ratxone medicinali commissis (Francoforte 1602, 1(549, in-4°); Anatomia vitrioli, in duos tractatus divisa; Thesaurus beeoardicorum hermeticorum, besoardicorum laudanorum.
      SALA Gian Domenico (biogr.). — Professore di mediciua a Padova dal 1607 al 1644, tempo di sua morte, era nato verso il 1579. La sua opera principale è intitolata: Ars medica in qua methodus et pracepta omnia medicina curatrtcis et conser-vatricis explicantur (Padova 1614, 1641, 1659, in-4°; Venezia 1629, stesso sesto).
      SALA Niccolò (biogr.). — Compositore italiano, uno dei migliori allievi di Leo, fu maestro di cappella e professore nel conservatorio della Pietà a [Napoli. Aveva Bpesa una lunga e laboriosa vita nel formare una serie ordinata di modelli per tutte leparti della composizione. Nel 1794 tale prezioso lavoro fu pubblicato a spese del re di Napoli e con somma magnificenza col titolo di Regole del contrappunto pratico (in foi.). Già l'Europa accoglieva tale codice novello della composizione musicale, allorché un infausto eveuto sopravvenne ad involarlo alla generale sollecitudine. In mezzo ai disordini che scoppiarono in Napoli nel 1799, le tavole dell'opera di Sala depositate nella reale stamperia furono rubate e disperse. Gli esemplari ne divennero rarissimi, ed il frutto di tanti lavori non fu che il rammarico di vederli fatti invano. Devesi saper grado agli editori dei Principii di composizione delle scuole d'Italia (Parigi 1809, 3 voi. io fol.) dell'idea cui ebbero di riprodurre la massima parte dei modelli di Sala nella loro opera, la quale altro non é che l'unione di quelle dei più celebri compositori italiani. Sala mori nel 1800, pressoché di cento anni.
      SALA D'ARME (archit. mil). V. Armeria ed Arsenale.
      SALA DI ESERCIZIO E DI EQUITAZIONE (ginnasi). — Così chiamasi uu luogo chiuso con terreno piano e sabbioso, in cui si ammaestrano i cavalli ed i cavalieri e si dàuno lezioni di equitazione. Ve n'ha di varie grandezze. Quantunque sia facile addestrare cavalli ed insegnare a cavalcarli all'aperto in luoghi non circoscritti, é però assai più accoucia una sala, ove l'allievo, non distratto da alcuna cosa, rimane sempre in faccia del professore, a cui é facile seguire i suoi movimenti ed approfittare di tutte le circostanze che ponno accelerare i suoi progressi. Non appena il cavallo é capace di comprendere e l'allievo di usare da sé de' suoi mezzi di repressione, gioverà che amendue escano fuori dalla sala d'equitazione per acquistare tutta la franchezza ed arditezza necessarie (V. Cavallerizza, Equitazione, ecc.).
      SALAAM, o SELAM (in arabo) e SCHAL0M (in ebraico) (us. e cosi). — ludica il saluto fra i Maomettani. Con le parole Es-selamu-aleikon, significano: « la pace sia con voi ».
      SALADINO o SALAH ED-DIN Malek-al-Nasser Salah-ed-din Abu Modhaffer Jusef (biogr.). — Questo illustre personaggio, più uoto agli Europei sotto il famoso nome di Saladino, nacque nell'anno li37 dell'E. V. (532 dell'egira), nel castello di Tecrit sul Tigri, di cui suo padre Ajub, curdo della tribù di Ravenduz, era governatore pel sovrano selgiu-cide della Persia. Ajub e suo fratello Scirakoh passarono di poi al servizio di Zenglii, atabeg o comandante della Siria, dal cui figliuolo, il famoso sultano Nureddino, furono sollevati ad alti onori militari; e quando Scirakoh (nel 1163) fu nominato generale delle truppe destinate a rimettere il visir Sciaver in Egitto, venne affidato un comando subordinato al suo nipote, la cui ripugnanza al servizio fu vinta per espresso comando di Nureddino. Nel 1166 accompagnò nuovamente Scirakoh in Egitto, dove la difesa che per tre mesi ei fece di Alessandria contro le forze superiori dei Franchi di Palestina, gli dié fama di gran guerriero, e gli procacciò, secondo i cristiani scrittori, l'onor cavalleresco dal re di Gerusalemme Amauri ; ma le forze siriache dovettero nuovamente sgombrare il paese; e.solo alla terza spedizione (1168) rimase
     
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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