Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAINT-SIMON (ENRICO GIO. VITTORIO, MARCHESE DI) - SAINT-VINOENT 1047
      1831)—Schiebler, Saint Simonismus, oder dieLehre Saint-Simon18 und seiner Anhtinger (Lipsia 1*31) — Carové. Der Saint-Simonismus und die neuere fransòsische Philosophie (Francoforte 1831).
      SAINT SIMON (Enrico Giovanni Vittorio, marchese poi duca di) (biogr.). — Generale e senatore fran ceso, nato il 2 febbrajo 1782 al castello dei Doucets, comune di Péreuil (Charente); morto il 19 marzo 1865. A diciottenni arruolossi in un reggimento di ussari e fece le sue prime armi sotto Moreau. Sottotenente nel 2° carabinieri (18"2), poi ajutante di campo del maresciallo Ney (1805), fu nominato capitano sul campo di battaglia a Jena nel 1806. Capo di squadrone due anni dopo, passò nel 1809 in Upagna, e combattè a Vittoria, Saragozza, Madrid, Astorga, Lugo ed alla Corogna. Nel 1812 prese il comando del 29° cacciatori, e fu dipoi incaricato da Lamarque di quello dell'avanguardia di una divisione attiva che operava in Catalogna. Fu più volte citato nei bollettini dell'esercito, specialmente pel combattimento di Vich. Caduto Na poleone, accostossi ai Borboni, entrò sottotenente nelle guardie del Cbrpo, e accompagnò il re a Gand, ove ricevette il grado di maresciallo di campo nel 1815. Successivamente comandò gli spar-timenti del Calvados, della Manica e del Loiret, e divenne pari di Francia, col titolo di marchese.. Dopo avere per alcuni mesi rappresentata la Francia in Portogallo, fu inviato in Danimarca nel 1820, d'onde richiamato nel marzo 1833, divenne governatore generale dei possedimenti francesi nelle Indie, ed al ritorno ebbe il grado di luogotenente generale. Dal 1844 al 1848 comandò in Corsica la decimasettima divisione militare; fu messo a riposo dal Governo provvisorio, e reintegrato poi nel quadro della riserva dal decreto del 1° dicembre 1852: nel gennajo dell'anno stesso era stato creato senatore. Rimesso da Luigi XVIII in possesso dei manoscritti autografi delle Memorie del duca Luigi di Saint-Simon, rivendicò su quell'opera diritti di proprietà che la Corte imperiale di Parigi riconobbe, e grazie a lui si potè dare nel 1857 nn'edi-zione corretta e compiuta di tali Memorie, mutilate ed alterate da Soulavie ed altri. Cavaliere della Legion d'onore dal 14 marzo 1806, fu promosso grau croce il 30 dicembre 1855.
      SAlNT-VINCENTf^eo^rr.). — Comune della provincia di Torino, circondario di Aosta, con 2342 abitanti. La Dora serpeggia appiè del paese e nella parte australe del territorio. Per l'irrigazione delle campagne il Comune, mercè grandi spese, può profittare delle acque di due rivi, di cui uno ha la sorgente ad Ayas, appiè del diacciajo Montroset e l'altro ad Antei derivato dal torrente Mont Servin. Questi due rivi fertilizzano le campagne, e procacciano ricchezza al paese. Le acque correnti sag gì amente distribuite allietano le campagne di bella vegetazione. Vuoisi eziandio notare che le acque della Dora abbondano di trote e di temoli di squisita qualità.
      La collina di Saint-Vincent è coronata da una cresta di montagna detta Monfjoux, ab antico Mons JovÌ8. La via comunale che mena ad Ayas e a Brusson nou è carreggiabile. Fu essa il passo, nel cader dell'ultimo secolo, all'esercito francesecomposto di 30,000 uomini, per evitare il forte di Bard. Sulle sommità dei monti circostanti i cacciatori trovano camozze, e a minore elevatezza fagiani neri, pernici e palombi. In tutte le selve annidano lepri e scojattoli ; i tordi ed i merli vi si trovano a stormi ; fra le roccie dei monti scontrasi la passera solitaria rossa, e fra le ruine degli antichi castelli la passera solitaria turchina.
      I prodotti del territorio consistono in frumento, segale, meliga, castagne, noci, mandorle, fichi ed altre frutta, patate e fieno, con cui si mantengono in buon nuipero bestie bovine, capre e montoni; la quantità dei cereali e delle patate è appena sufficiente pei bisogni della popolazione. I terreni coltivati veggonsi fiancheggiati da foreste comunali, ricche di pini, di abeti ed anche di alcuni larici.
      Nella regione denominata Marese scontrasi una miniera contenente rame carbonato, che colora in azzurro il quarzo fragile in cui si trova. Diede all'analisi indizio d'argento. Vi esiste anche una miniera di piriti nel feldispato con piccolo indizio di oro, che fu scoperta nel 1842, la cui coltivazione non fu molto caldeggiata.
      La chiesa parrocchiale, sotto il titolo di San Vincenzo, è di architettura ogivale; se ne celebrala solenntità il di 22 gennajo ; v'ha chi pretende che detta chiesa appartenesse ai Templarii. Undici rurali cappelle, compresavi quella di Moron sotto revocazione di San Maurizio, osservabile per la sua vetustà, dipendono dalla parrocchiale.
      Un buon sacerdote, popolarissimo in tutto il comune, l'arciprete Freppaz, che resse questa parrocchia più di un mezzo secolo, si rese sommamente benemerito del villaggio, perocché negli ultimi anni di sua vita fece costrurre a sue spese una casa per asilo d'infanzia, a cui lasciò morendo tutti i suoi beni. Vi esistono due scuole elementari, una per le zitelle, l'altra pei fanciulli, diretta da uu ecclesiastico di nomina del vescovo della diocesi. Nel recinto dell'abitato di San Vincenzo si contano centocinquanta case al piano; il novero di quelle dell'intiero Comune è di circa quattrocento.
      Dolce e salubre è il clima di Saint-Vincent ; se non che quotidianamente, circa le nove e mezzo del mattino, comincia spirare una brezza, che in un quarto d'ora diviene un vento assai forte, e dura per lo più sino al tramonto del sóle : ciò suole succedere in tutti i giorni dell'anno, fuorché nell'ultima settimana d'agosto ; ed allora i terrazzani, sebbene naturalmente robusti e vegeti, soffrono incomodi di salute, sinché non ricomincia il periodico soffio del vento, il quale per nulla nuoce ai forestieri che vi si recano e vi dimorano nell'estiva stagione per aggiovarsi delle acque minerali che abbondano, e di cui ora facciamo parola.
      La sorgente dell'acqua minerale acidula ò sita nella piccola valle detta di Vagnod, alla distanza di circa 750 metri da Saint-Vincent; vi si perviene in vettura per una strada assai comoda e ombreggiata, di un pittoresco effetto, di cui l'incisione qui intercalata rende assai bene la veduta generale. Il sito della polla é vaghissimo, circondato di amene passeggiate; dalla soprastante collina si discuopre l'estensione della provincia; lo sguardo si allegra alla vista delle circostanti campagne, ricche neiKj* ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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