Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (225/463)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      1042 SAINT-NAZA1RE - SAINT-PIERRE (CARLO IRENEO CASTEL, ABATE DI)
      Benché s'intitolasse il Robinson Crusoò dello spiritualismo, accettò qualche piccola carica a Parigi, dove confutava l'ideologia sensista di Garat, domandando che il senso morale fosse riconosciuto in mauiera formale, e la materia non pensante si ponesse al giusto luogo, e si confessasse la necessità d'una prima parola data all'uomo.
      Avendo l'Istituto messo a concorso l'Influenza dei segni sulla formazione delle idee, Saint-Martin vi rispose in un bizzarro poema 11 Cocodrillo, allegoria oscura, pesante, 'incomprensibile. Ultima opera sua fu II ministero dell'uomo-spirito (1802), ove dimostra che l'uomo, esercitando un ministero spirituale in terra, rigenera se Btesso e gli altri, cioè ripete nella persona propria l'opera che Cristo compi nell'umanità. A quel momento Saint-Martin era scostato allatto dalle idee di Martinez, ed en trato in quelle di B5hme ; ma poco fu letto. < Esso libro è troppo disgregato dalle idee umane (diceva egli) sicché io contassi sul suo successo. Scrivendolo sentii spesso che facevo come bo sonassi sul violino dei valzer nel cimitero: avrei un bel dar dentro eoll'archetto, i cadaveri non udrebbero i suoni e non ballerebbero ». Pure confidava nell'avvenire; ma non pare che questo gli rispondesse.
      Morì d'apoplessia ad Aunay presso Parigi il 13 ottobre 1803, esortando i circostanti ad aver confidenza in Dio e vivere da buoni fratelli.
      Gence, nella Biographie universelle, ne parla con molti dettagli come scolaro. Egli ne dà questo giudizio: « Le opere di Saint Martin non cercano solo spiegare la natura mediante l'uomo, ma ri-condur tutte le nostre cognizioni al principio di cui lo spirito umano può divenir il centro. La natura attuale, decaduta e divisa da se stessa e dall'uomo, conserva però nelle sue leggi, come l'uomo iu molte sue facoltà, una disposizione a rientrare nell'unità originale. Per questo doppio rapporto, la natura si mette in armonia coll'uómo, come l'uomo si coordina al suo principio. Secondo Saint-Martin, l'uomo, preso per soggetto, non concepisce, distingue solo semplicemente l'oggetto astratto del suo pensiero; lo riceve, ma da altra sorgente che le impressioni sensibili. Inoltre l'uomo che si raccoglie, e colla volontà fa abnegazione di tutte le cose esterne, opera e ottiene la conoscenza intima del principio stesso del pensiero o della parola, cioè del suo prototipo, o del Verbo di cui originariamente è l'immagine e il tipo. L'Ente divino si rivela cosi allo spirito dell'uomo, e contemporaneamente si manifestano le cognizioni cbe stanno in rapporto con noi stessi e colla natura delle cose ».
      Oltre i biografi, vedansi: Sainte-Beuve, Cause-ries du lundi (t. x) — L. Moreau, Béflexions sur les idées de Louis de Saint-Martin (Parigi 1850), che esamina quanto si scosta dalla ortodossia — Caro, Essai sur la vie et les doctrines de Saint-Martin, le philosophe inconnu (1852) — Matter, Saint-Martin, le philosophe inconnu (Parigi 1862); e tutti gli storici della filosofia.
      SAINT-NAZAIRE {geogr.). — Città marittima di Fraucia, dipartimento della Loire-inférieure, con 12,000 abitanti.
      SAINT NICHOLAS (geogr.). — Fiorente città industriale del Belgio, Fiandra orientale, con 26,423 ab.
      SAINT-0MER (geogr.). — Città di Francia, dipartimento del Pas-de-Calais, con 20,479 abitanti.
      SAINT-PIERRE (geogr.). — Città dell'isola della Martinica (V.), appartenente alla Francia, la principale delle Antille, con 24,000 abitanti.
      SAINT PIERRE Torino, circondario di Aosta, con 1452 abitanti-
      SAINT-PIERRE (Carlo Ireneo CASTEL, abate di) (biogr.). — Celebre filantropo e pubblicista, nato il 18 febbrajo 1658 da famiglia nobile, congiunta per parte di madre al maresciallo di Bellefond ed al duca di Villars; morì a Parigi il 29 aprile 1743. A Roano compì i primi studii, e studiò la filosofia cartesiana, le scienze fisiche, la teologia, la morale e la politica a misura che l'ardor suo di fare il bene, di praticare la bienfaisance, secondo la parola da lui coniata, sperava trovare in queste carriere varie occasioni di esercizio. Verso il 16*0 Saint-Pierre aveva alloggio a Parigi nel sobborgo Saint-Jacques in una casupola da ducento lire. Era vicino d'abitazione a Nicole, che Bpesso andava a vederlo per ragionare insieme di materie scientifiche. Quando poi prese la risoluzione di dedicarsi alla politica ed al perfezionamento dei governi, comprò la carica di limosiniere della duchessa di Orléans per trovarsi maggiormente presso le persone di Corte. Egli è vero che ad uu ecclesiastico era pericoloso di trattare cogli amici del reggente ; ina la costumatezza di Saint-Pierre non ebbe a soffrirne, perché unicamente mosso dal desiderio del bene. Lo si vedeva correre da conversazione in conversazione, da città in città, onde vedere davvicino come e quanto dovesse fare per giungere al suo intento di migliorare la società; ed a fine di mettere alla prova le sue idee, le gettava in controversia e raccoglieva le obbiezioni altrui con quella franchezza e lealtà che vuoisi da chi mira unicamente al vero. Inoltre aveva agli ordini suoi, per conservarsi la mente in lena, un tale disputatore di professione, per nome Varignon, che se-gualossi poi come geometra. I libri di Saint-Pierre sono dettati in istile semplice e naturale. Tutto vi è sacrificato alla chiarezza, anche la correzione, ed all'uopo di esprimere meglio i suoi pensieri non ha scrupolo di accogliere neologismi. Quest'uomo, che passa pel tipo dei sognatori, aveva incessantemente di mira il pubblico bene; ond'è che il senso dell'arte gli mancava affatto. Ciascun suo disegno è compreso in una legge formulata in articoli e come pronta ad essere promulgata, imitando in ciò quello strano ingegno di Raoul Spifame, pubblicista del secolo xvi, il quale compose, nella sua opera intitolata Dicaarchiee Henrici regis, in forma di decreti e poue nella bocca di Enrico li le sue bizzarre proposte di riforma.
      Nel 1712 Saint-Pierre intervenne al congresso di Utrecht, e di ritorno pubblicò due volumi di Proposte di pace perpetua, di cui il volume terzo usci alla luce nel 1716. Già dal 1695 era stato accolto nell'Accademia francese; ma nel 1718 ne venne espulso. Il suo discorso sulla Polisinodia, fatto per encomiare i consigli di governo di fresco istituiti dal reggente, e nel quale non dissimulava abbastanza i torti del governo di Luigi XIV, sebbene ne parlasse con riverenza della persona, fu il pre*
      Kj* ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (225/463)






Robinson Crusoò Parigi Garat Istituto Influenza Saint-Martin Cocodrillo Btesso Cristo Saint-Martin Martinez Aunay Parigi Dio Biographie Saint Martin Saint-Martin Verbo Ente Sainte-Beuve Cause-ries Moreau Béflexions Louis Saint-Martin Parigi Essai Saint-Martin Saint-Martin Parigi Fraucia Loire-inférieure Belgio Fiandra Francia Pas-de-Calais Martinica Francia Antille Torino Aosta Carlo Ireneo CASTEL Bellefond Villars Parigi Roano Saint-Pierre Parigi Saint-Jacques Nicole Bpesso Orléans Corte Saint-Pierre Varignon Saint-Pierre Raoul Spifame Dicaarchiee Henrici Enrico Saint-Pierre Utrecht Proposte Accademia Polisinodia Luigi XIV Qle Martin Martin Martin Martin Martin Martin Pierre Pierre Pierre Ciascun