Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      1Ò32 SAINTE-BEUVE CABLO AGOSTINO - SAINT-EDME (EDME TEODORO BOURG)
      SAINTE-BEUVE Carlo Agostino (biogr.). — Celebre critico, filosofo, poeta, romanziere e senatore francese, nato a Boulogne-sur-mèr il 23 dicembre 1804, morto nel 1870. Andò a Parigi nel 181-8, facendovi i snoi studii nel collegio Cbarlemagne fino alla prima retorica inclusive. Fece il secondo anno nel collegio Bourbon, riportando sempre i primi premii. Frequentava intanto all'Ateneo i corsi di fisiologia, di chimica, di storia naturale. Andò poscia ai corsi della Scuola di medicina. Nel 1824, fondatosi il Globe, collaborò a questo giornale , poi nel 1869 alla Revue de Paris. Accettò in gran parte le idee dei Sansimoniani nei primi tempi che precedettero alla rivoluzione di luglio; poi il suo spirito indipendente se ne svincolò. Divenne con Carrel collaboratore del National e oon Buloz alla Revue des Deux Mondes. Cousin nel 1840 lo nominò conservatore della biblioteca Mazarina. Nel 1844 entrò all'Accademia francese al posto lasciato vacante da Casimiro Delavigne. Nel 1848 andò professore all'Università di Liegi. Nel 1849, rientrato a Parigi, prese parte alla redazione del Constitutionnel e poscia del Journal des Débats. Il ministero d'istruzione pubblica Io nominò successivamente professore di poesia latina nel Collegio di Francia, e maestro delle conferenze nella Scuola normale ru-periore. Nel 1865 l'Impero, a cui si era mostrato molto ossequente, lo innalzò alla dignità di senatore. Era già (dal 1859) commendatore della Legion d'onore. Nel Senato sostenne principii liberali, specialmente in fatto di politica commerciale. Gli scritti di Sainte-Beuve sono raccolti nella collezione dei Lundis e dei Nouveax Lundis, senza contare il suo romanzo Voluptéi suoi volumi di poesie e quelli di Portraits de Contemporains. Come critico, Sainte Beuve ha pochi rivali nelle letterature moderne ; ed è certamente uno degli scrittori più attraenti e più istruttivi di questo secolo.
      SAINTE-CR0IX (Guglielmo Emmannele Giuseppe GUILHEM DE CLERMONT LODÈVE, barone di) (biogr.). — Critico valente, nato a Mormoiron nel contado Venosino, il 5 gennaio 1746, da nobile ed antichis sima famiglia, morto a Parigi il 12 marzo 1809. Compiuti ch'ebbe gli studii classici al collegio dei Gesuiti di Grenoble, ottenne, in rimeritazione dei servigi prestati dallo zio, cavaliere di Sainte-Croix, difensore di Belle-Iie, il grado di capitano; e come tale parti nel 1761 per San Domingo, d'onde tornò poi in patria, ed entrò nel corpo dei granatieri di Francia, dove servì per sette anni circa. Tuttavia il mestiere delle armi non era quello che più gli andasse a grado, perchè gli crebbe sempre maggiormente l'amore dello studio, per cui si procacciò quella vasta erudizione che si ammira nelle sue opere ; onde fiuì per abbandonare affatto quella carriera. Le principali sue opere sono: Esame critico degli antichi storici di Alessandro il Grande; il quale lavoro fu nel 1771 premiato dall'Accademia delle iscrizioni e belle lettere. L'autore non si dà solamente ad esaminare i varii storici di Alessandro, ma fa egli stesso da storico di quell'età famosa, sulla quale sparge gran luce coli'ingegnosa sua critica; l'Ezur-Vedam o antico commentario «lei Vedam, contenente l'esposizione delle opinioni religiose e filosofiche degl'Indiani. Sainte-Croix,
      pubblicando questo libro, e mettendovi a capo osservazioni preliminari sue, erasi proposto di mostrare quanto dubbiosa fosse l'antichità tanto vantata dei dommi religiosi e dei libri sacri degli Indiani ; Dello stato e della sorte delle colonie degli antichi popoli ; Osservazioni sul trattato di pace conchiuso nel 1773 tra la Francia e VInghilterra; Memorie per servire alla storia della religione te-creta degli antichi popoli, o Ricerche storiche sopra « misteri del paganesimo (Parigi 1784). Questo trattato, composto per un concorso sporto dall'Accademia di belle lettere, fu anche tradotto in tedesco con annotazioni da Lenz (Gota 1790) ; Degli antichi governi federali e della legislazione di Creta: sono due Memorie unite che Sainte-Croix lesse all'Accademia suddetta. La prima è fatta per provare come la Grecia non abbia avuto governo federale prima della Lega Achea ; la seconda per mostrare l'origine dei Cretesi, la legislazione loro e la corrispondenza di essa colle istituzioni di Sparta.
      SAINT-EDME (Edme Teodoro BOURG, detto) tbiogr — Letterato, nato il 21 ottobre 1785 a Parigi, dove mori il 26 marzo 1852. Dapprima fu commissario di guerra, ed in tale qualità fece le prime campagne dell'Impero ; poi divenne segretario del maresciallo Berthier; e alla caduta di Napoleone esordi nella sua vita di pubblicista e letterato, confutando uno scritto di Chàteaubriand e propugnando le idee democratiche al tempo della restaurazione con ardore infaticabile. Dopo la rivoluzione del luglio 1830 continuò la lotta, scrivendo con Germain Sarrut le Ialografìe degli uomini del giorno, in cui per altro l'imparzialità non è il suo pregio. Il trionfo della democrazia nel 1848 non fece punto rallentare il suo ardore febbrile; ma non avendo ottenuto quel posto cui credeva di aver meritato, cesse alla tentazione del suicidio cbe aveva concepito già tempo avanti dopo una crisi pecuniaria, e si appiccò alle inferriate della propria biblioteca. Prima di venire al passo fatale scrisse alcune memorie, cbe la Presse pubblicò come importanti rivelazioni nell'ordine fisiologico.
      Tra le molte opere di questo scrittore notiamo * le seguenri: De Vempereur et du comte de Lille, ou réfutation de Vecrit de Bonaparte et des Bour-bons (Parigi 1821 ) ; la sola sua opera pubblicata sotto il suo nome proprio di Bourg; Napoléon con-sidére comme général, premier consul. empereur, prisonnier a V ile d'Elbe , et à Sainte-Rélène (ivi 1821); Relation historique de la revolution du royaume d'Italie en 1814 (ivi 1822), tradotta da Guicciardi : Dictionnaire ancUitique et raisonné de Vhistoire de France (ivi 1823); Dictionnaire de la pénalité dans toutes les parties du mond connu (1824, 4 voi ); Répertoire général des causes celè-bres (1834-1837, 17 voi. in-8°); Biographie des hom-mes du jour (con Sarrut) (1835-42, 6 voi. in-8°); Procès du prince Napoléon-Louis et de ses coac-cusés devant la Cour des Pairs (1840, in 2 parti in-8°). Restano varii scritti iuediti. Fu collaboratore di molti giornali, e soprattutto delle Tablettes uni-verselles e dell 'Assemblée constituante nel 1848 e del Journal de tout le monde nel 1849.
      Vedi : Quérard, La France littéraire — La Utté-rature cóntempor. — Derniers moment du steur
     
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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