Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAINT-DENIS — SAINT E MARIE AUX MINES
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      profonda fede nei sacramenti, e massime nella penitenza ed eucaristia. Del reBto nessuna esagerazione : non mostrar fuori verun sentimento che non S'abbia dentro > umiltà, non tanto per credersi incapace d'opere anche grandi, quanto nel sentirsi peccatore e inetto a compierle se non per Dio; aspettar gli ordini di questo nella Grazia in seno alla preghiera. L'umiltà è come l'ombra, che non si raggiunge per correr più forte. Il giusto, spo gli a tosi di tutti i desideri i e de' beni temporali della terra, li possiede più eccellentemente in quelli della Grazia conferitigli da Dio; la qual Grazia può definirsi un imperio e una sovranità su tutto le cose del mondo. Un tal pensiero dà tutta la gloria che ò permessa dall'umile povertà cristiana.
      Anche negli scritti voleva che l'uomo si considerasse mero strumento di Dio , simile al fanciullo cui il maestro regge la mano, e da cui non si pretende se non cbe si lasci guidare. E diceva, tre sorta di libri edificar la Chiesa e i fedeli: le Scritture sante; i Concilii e i Padri ; infine quelli degli nomini di Dio, che effusero avanti ad esso il cuore nel far le loro opere. Gli altri, per quanto santi ne siano il soggetto e la materia, pel corpo tengono del giudaismo e per lo spirito del paganesimo. Egli poi non ne leggeva mai alcuno d'eretico senza prinm esorcizzarlo, e all'Andilly scriveva: « I parlari e i « temperamenti di voi altri accademici non s'ac-
      < cordano coll'eloquenzà dei pensieri, delle azioni, c dei movimenti che dà la verità divina a chi la t conosce ed ama ». Cosi non blandiva ai grandi del mondo, nò a potenti e letterati; forte in sè, per pretendere forza negli altri. Eppure stando prigione per comando del Ricbelieu, scriveva a una signora acciocché vendesse una parte de' suoi libri onde comprar abiti al barone e alla baronessa di Beausoleil, carcerati anch'essi: e « Vi prego sce « glierne di belle e buone stoffe da pari loro. Voi c sapete meglio di me quel cbe conviene; ma s'io
      < ben mi ricordo, qualcuuo m'ha detto cbe i signori « e le signore di quel grado non possono mostrarsi « senza ricami d'oro per gli uni, di seta nera per
      - « le altre. Se non m'hanno tratto in errore, vogliate
      < comprare quel che v'ò di meglio, e senza ecce-c dere i limiti d'una onesta modestia: fate che « tutto sia bene, affinchè vedendosi l'un l'altro, « possano almeno per alcuni minuti scordare d'essere prigionieri ». Delicatezze rare in anima così gagliarda.
      La fama di San Cirano, sostenuta dalla potente famiglia degli Arnauld (V.) e dalle donne entusiaste del suo ascetismo, cresceva più sempre: aveva per penitenti le più alte classi della società, vescovi, magistrati, ministri: e trovò per difeusori san Vincenzo de' Paoli e il cardinale di Bérulle, fondatore degli Oratoriani. Scrisse varie polemiche, tra cui una In quali estremità il suddito deva conservar la vita del principe a.spese della propria; confutò la Somma del p. Garasse; Lettere intorno alla disposizione al sacerdozio; L'elemosina cristiana e F elemosina ecclesiastica ; Vita della Beata Vergine; Considerazioni sulla morte cristiana; Teologia familiare, e contribuì ai bei lavori dei Por-toirealisti.
      I Gesuiti lo osteggiavano senza posa: il Bercastel
      {Storia della Chiesa) asserisce che « le opere del San Cirano sono un cumulo di sciocchezze.....portano l'impronta della scempiaggine e del ridicolo;.... il ridicolo è a tal grado che basta esso solo per antidoto ».
      Non così si combattono a vantaggio i nemici* A noi basti dire che fu il principale autore di quella unione di alti pensatori e di piissimi cristiani che bì formò a Portoreale, e che poi traviarono non di8obbedendo assolutamente, ma condizionando la obbedienza. Frà Giuseppe cappuccino, consigliere del Richelieu, diceva di esso: « Gli è un fanatico, che trasforma in dogmi ed oracoli i vapori che dalle viscere ardenti gli salgono al capo •; e Richelieu che pur lo stimava e cercò anche farlo vescovo, ma che non amava le unioni di pensatori, mandò ad arrestarlo (1638). Nel turpe spoglio delle sue carte, che formavano non meno di trentadue volumi, apparve quanta attività adoperasse alla direzione delle anime ; il secreto che raccomandava lasciò congetturare disegni reconditi, ma neppur l'ira dei nemici potè trovarvi alcun che di criminoso. Parigi restò scossa da quest'atto arbitrario, per quanto avvezza: personaggi sommi s'interposero, e massime Roberto Arnauld d'Andilly, fratello di madre Angelica, al quale Ricbelieu rispose: « Lutero e Calvino se fossero stati arrestati, Francia e Germania non avrebbero versato torrenti di sangue per mezzo secolo » ; come a un principe che gli raccomandava il San Cirano, disse: c Egli è più pericoloso che sei eserciti ». E il tenne chiuso in fortezza i cinque anni che sopravvisse, ma lui morto appena, Anna reggente liberò San Cirano, il quale dedicò la restante vita, oltre la direzione delie anime, a scrivere contro Calvino.
      Non credeva bastasse subire la religione , e citava spesso il testo: Il regno di Dio vuol forza e i violenti lo conquistano.
      Mori d'apoplessia, sei mesi dopo liberato, 1*11 ottobre 1643 , circondato da tutti i suoi amici di Portoreale , che dappoi se se disputarono le reliquie e parlarono fin di miracoli ottenutine, mentre altri dicevano morisse senza sacramenti. Oltre san Vincenzo e Bérulle, Io amarono san Francesco di Sales, Charpentier fondatore del Calvario, Condé, Rignon, Molé, altri insigni, a non contare Pascal, Bacine e gli altri Portorealisti. E può dirsi il vero fondatore del giansenesimo in Francia, sebbene molti suoi scritti sieno stati approvati dalla Chiesa, come il Petrus Aurelius, ove difende la gerarchia ecclesiastica (1631), e le cui dottrine furono adottate dall'assemblea generale del clero di Francia nel 1641. Anzi quell'assemblea decretò che alla ristampa dell'opera fosse anteposto un elogio scritto da Godeau vescovo di Grasse, ma che fu proibito per ordinanza reale.
      Vedi : Lancelot, Mém. touchant la vie de mon-sieur de Saint CyranBacine, Histoire de Port-BoyalSainte-Beuve, id.y oltre le biografie e le stori e ecclesiastiche.
      SAINT-DENIS geogr.). V. Denis (saint-).
      SAINTE MARIE ADI MINES (geogr.). — In tedesco Markirch, città industriale dell'alta Alsazia. Dovette una volta la sua "prosperità alle ora esauste miniere d'argento.
     
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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