Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAINT-CYR - SA1NT-CYR (LUIGI GOUVK)N, MARCHESE DI) 1029
      gente di Francia dopo la morte di Luigi XIV, del principe Luigi Filippo Giuseppe duca d'Orléans, membro dell'Assemblea Costituente e della Convenzione nazionale, morto sul patibolo il 6 novembre 1793, di Maisonueuve, poeta drammatico, e di Ciceri, celebre pittore di decorazioni.
      SAINT-CYR (geogr.). — Celebre borgo del dipar timento di Seine-et-Oise, a 4 chilom. all'ovest di Versaglia, con una stazione della strada ferrato dell'Ovest, linea da Parigi a Mans, Bulla strada nazionale da Parigi a Brest. Giace all'uscita del gran parco di Versaglia, in un bel sito che offre da ogni parte magnifiche prospettive. Saint-Cyr non era cbe un oscuro villaggio senza importanza industriale e senza istoria, quando, sulla fine del secolo xvn, acquistò tutto ad un tratto una grande celebrità. La celebre madama di Malntenon (V.) formò il disegno di fondarvi una casa destinata esclusivamente all'educazione delle giovani nobili senza averi, e Luigi XIV la secondò in Questo di segno. Duemila cinquecento operai rizzarono in men d'un anno un immenso edifizio architettato da Mansard, e contenente due corpi di costruzione con cinque corti sopra una superficie di 140,000 metri quadrati. I giardini soprattutto erano notevoli, e vi si ammiravano sedici vasche con zampilli. Alla loro estremità sorgeva un padiglione ove madama di Maintenon si ritirava assai spesso e riceveva le viBite del re. Molti viali ombrosi mettevano dal parco di Versaglia alia casa di Saint-Cyr, la quale pigliò il nome di Casa delle dafne di San Luigi, e fu dotata da Luigi XIV di rendite rag guardevoli. In quest'istituto venivano ammesse 250 damigelle che potessero far prova di quattro gradi di nobiltà dal lato materno, vi erano allevate, nu-drite, ammaestrate gratuitamente da sette a venti anni sotto la direzione della signora di Brinon.
      Nessuno ignora che Bacine compose specialmente per Saint-Cyr le sue due famose tragedie di Esther e Athalie. La prima vi fu rappresentata la prima volta nel 1689. Dopo la morte di Luigi XIV la signora di Maintenon si ritirò a Saint-Cyr, ed abitò la parte che circonda la Costa Verde. Fu colà, nel 1717, che ricevette la visita di Pietro il Grande. La vedova di Scarron e di Luigi XIV mori e fu seppellita a SaintsCyr nel 1719. La rivoluzione soppresse quell'istituto educativo, ed un decreto converti quell'edilizio in una succursale àeWHÒtel des Invalides. Più tardi Luciano Bonaparte vi stabili uno dei quattro collegi del Pritaneo francese. Finalmente Napoleone trasferì a Saint-Cyr la scuola militare stabilita ne) castello di Fontainebleau. Questa scuola, riordinata mediante un decreto dell'I 1 agosto 1850, è destinata a formare uffiziali per la fanteria, la cavalleria e la fanteria di marina. L'ammissione ha luogo per via di concorso, e nefc suno può presentarsi al concorso se non giustifica che è francese o naturalizzato, e che avrà 16 anni almeno o 20 al più al 1° gennajo dell'anno del concorso. Ogni candidato nominato allievo, deve, sp ha l'età richiesta, aver contratto un ingaggio volontario prima d'entrare alla scuola, o nel caso contrario contrarre un ingaggio appena compiuto il suo anno diciassettesimo. I sotto-uffiziali, caporali o brigadieri e soldati dei corpi d'esercito, che contanodue anni di presenza effettiva sotto le bandiere, al momento dell'apertura del concorso sono ammessi a concorrere purché non abbiano compiuto allora venticinque anni. Il prezzo della pensione è di 1000 lire, e quello del corredo è determinato anno per anno dal ministro della guerra. Gli allievi cbe non sono collocati dal Governo pagano 1500 lire. Un decreto del 30 settembre 1855 prescrive l'organizzazione di una sezione di cavalleria alla scuola militare di Saint-Cyr, e l'insegnamento dell'equitazione a tutti gli allievi. Gli allievi che hanno soddisfatto agli esami d'nscita hanno il diritto di scegliere, secondo il grado di merito riconosciuto, in quali armi desiderano servire.
      Vedi : Languet de Gergy, Mémoires pour servir à Yhistoire de la fondation de Saint-Cyr (Parigi 1725) — Lavallée, Histoire de la maison rogale de Saint-Cyr (ivi 1853).
      SAINT CYR (Luigi G0UVI0N, marchese di) (biogr.). — Maresciallo di Francia, nacque a Toul l'8 aprile 1764; morì il 17 marzo 1830. Tolse il nome dal casato di sua madre. Egli si diede dapprima all'arte della pittura, e si recò in Roma onde per-fezionarvisi ; ma nei primordii della rivoluzione lasciò il pennello per trattare la spada, e si arruolò da volontario nell'esercito. Percorsi rapidamente tutti i gradi inferiori, venne aggregato nel 1793 all'esercito della Mosella, in qualità di ajntante generale, e promosso quindi al grado di generale di brigata dopo la fazione di Kayserlautern. Passò da poi all'esercito delle Alpi, e ricevette, il 16 giugno 1794, in premio della sua bravura, il grado di generale di divisione. L'anno seguente segnalossi all'assediò di Magonza ; e dopo avere militato sotto il comando di Massena, fu per poco riformato nel 1799. Ma restituito indi a poco alla vita militare, fu mandato in Italia, óve con abilissime mosse rimediò in parte ai funesti effetti della battaglia di Novi. Il 24 ottobre segueute Gouvion Saint-Cjrr debellò gli Austriaci a Pasturana ed a Bosco, ed il 6 novembre li respinse di bel nuovo a Cuneo. La somma perizia da lui dimostrata in una ritirata, mercè la quale protesse efficacemente Genova da un assalto, venne dal primo console rimeritata con una sciabola d'onore, e il titolo di primo luogotenente dell'esercito. Nel 1800 s'impadronì di Fri-borgo in Brisgovia, sconfisse gli Austriaci a Stuhl in-gen, e gttncalzò nel loro ritirarsi. Dopo una breve assenza, impiegata alla cura della propria salute, ricomparve a Hohenlinden, per cogliervi la sua parte di allori. Creato in quel torno consigliere di Stato, addetto alla sezione della guerra, fu poco stante incaricato del comando della spedizione di Portogallo. Dopo il trattato di Badajoz fu spedito in Ispagna in qualità di ambasciadore straordinario.
      Nel 1804 venne creato colonnello generale dei corazzieri ; nel 1805 grand'aquila della Legion d'onore, ed il medesimo anno l'imperatore gli affidò il comando dell'esercito cui era commesso di proteggere Napoli e le spiaggie dell'Adriatico. Gli Austriaci, guidati dal principe di Rohan , lo assalirono ; ma furono pienamente sconfitti a Castel Franco, lasciando in balìa dei Francesi buon numero di prigioni. Nel 1806 occupò, sotto gli ordini di Massena,
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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