Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAINT-AULA IRE (BKAUP01L DI)
      modo da meritarsi gli encomii di La Harpe e. di Voltaire; né d'altronde gli nocque iù avvenire; poiché impiegato al riscontro generale «otto Turgot, la rivoluzione lo pose in non cale, come colui che era di parte legittimista. Rimase ciò nonostante a Parigi, ove ebbe un picciol posto nelle sussistenze militari ; poi fu professore di grammatica generale al collegio di Carlomagno; finché, ristabilitasi l'Università nel 1809, Fontanes lo nominò professore di eloquenza latina. Morto Domergue, n'ebbe lo stallo all'Accademia, cbe aveva sempre ambito e non mai fino allora ottenuto. Nel suo discorso inaugurale (4 luglio 1810) proruppe quasi presago in queste parole :
      < lo faccio violenza in questo momento all'angoscia continua ed ineluttabile che mi avverte cbe l'ombra dell'accademico cui succedo attende la mia»; infatti morì cinque mesi dopo.
      Il nome di Saint-Ange è rimasto unito ad Ovidio, come quello di Delille a Virgilio, benché con minor lode. Egli ne tradusse quasi tutte le opere, perseverando nel lavoro per ben trent'anni, e non giungendo a compierlo. Il suo lavoro se non è ottimo, certo è diligente, e male si appongono quelli cbe
      10 accusano di plagio.
      Tra le sue opere notiamo le seguenti: Les Mé-tamorphoses (Parigi 1778-89) ; il migliore de' suoi lavori, impresso successivamente nel 1801 , 1803, 1808 — Les Fastes (ivi 1804, 1809, 1811) - L'Art d aimer (ivi 1807) - Le Remède d'amour (ivi 1811). Altre traduzioni ed opere minori vi sono, che si possoue vedere nelle sue (Euvres complètes (Parigi 1823-24, 9 voi. in-12 ), delle quali alcune sono state stampate aoche separatamente. . Vedi: Noticedans le Moniteur Universel (1810)
      — Ginguené, nella Dècade philosoph. (aprile 1801 e genuajo 1804) — Notices, in testa alle Poésies diverses (1823, in-12°) — Hommes illustres de VOr-léanais (i).
      SAINT-AULAIRE (BEAUP0IL di) (geneal. e biogr.).
      — Famiglia originaria del Limosino e sparsa nel Pértgord e Saintouge, si è continuata fino a'dì nostri in quattro rami, due dei quali hanno preso
      11 titolo di marchesi e i due altri portano quello di conte. Apparteneva al primo ramoGiuseppe di Beaupoil, marchese di Saint-Aulaire, nato uel Limosino uel .1642, morto nel 1743, ebbe un'educazione negletta, com'era vezzo in quei tempi fra i grandi Bignori, ma la lettura assidua di Virgilio e di Orazio formò il suo gusto e gli ispirò quello della poesia. Egli percorse coraggiosamente la carriera delle armi, ed ebbe molti duelli, finché stabilita la pace, pose dimora a Parigi, ove non tardò a rendersi celebre per le sue poesie leggiere e spiritose.
      Il suo conversare arguto e piacevole formava le delizie di parecchie Bocietà, fra le altre di quella della marchesa di Lambert, alla cui figlia sposò il figlino] suo. Egli fu anche, per oltre quarant'auni, uuo degli ornamenti di quella piccola ma ingegnosa Corte che circondava a Sceaux la duchessa • In Maine, per la quale, giuocando al giuoco de) sngreto, compose i seguenti versi, tanto lodati da Voltaire ed ammirati come uno de' prodotti più spiritosi dell'antica galanteria francese:
      : ... . ì La dwinité qui s'amuse n .
      A me demander mon secretSi j'étàis Appollon ne Serait point ma muse;
      Ellè serait Thètis..... et le jour finirait. '
      Boileau si oppose vivamente ma indarno all'ammissione di Saint-Aulaire all'Accademia nel 1706.
      Apparteneva al secondo ramo della medesima Cosimo Giuseppe, conte di Saint-Aulaire, luogotenente generale che consecrossi alia salvezza della famiglia reale il 6 ottobre 1789, e servì i principi nelle Campague dell'emigrazione. Mori nel marzo 1822, non lasciando che una figlia sposata al conte di Garreau. 1 loro figli ebbero licenza, mediante un decreto reale del 2* settembre 1814, di aggiungere al loro nome quello di Saint-Aulaire.
      Giuseppe di Beaupoil, marchese di Saint-Aulaire, nato a Périgueux uel 1757, fu ricevuto paggio del re in età di quattordici anni, emigrò nel 1791, fece le campagne dei principi e si ritirò col grado di capo squadrone nel 1817. Nominato pari di Francia col titolo di barone nel 1819, il marchese di Saint-Aulaire sedè in quell'assemblea fino alla sua morte nel 1831.
      Luigi di Beaupoil, conte di Saint-Aulaire, figlio unico del precedente, nomo di Stato e scrittore contemporaneo, nato a Parigi nel 1778, morto nel novembre del 1854, cominciava i suoi studii al collegio Mazarino quando scoppiò la rivoluzione e li continuò con tanto ardore, che nel 1794 fu ammesso alla Scuola politecnica, di dove uscì in capo a due anni, dopo avere ottenuto al concorso il posto di ingegnere geografo. Divenuto imperatore Napoleone, che amavacircondarsi dei membri dell'antica nobiltà, lo nominò suo ciambellano quaudo già aveva sposato la figliuola del signor di Montbarrey, antico ministro della guerra di Luigi XVI, di cui la moglie era congiunta alla casa di Nassau Saarbruck. Nel 18J2 Saii*fc-Aulaire entrò nella carriera dell'alta amminiBtrazione, e fu nominato prefetto della Mosa. La Ristorazione lo-trovò prefetto a Tolosa e ve lo mantenne. Ai Cento giorni diede la sua dimissione e si fece poi nominare deputato della famosa Oa-mera introvabile, ove fece parte della piccola .mi* noraoza ch$ tentò invano lottare contro i furiosi di quel tempo. Da quel tempo fiuo al 1822. fu rieletto continuamente, e sedò sempre nel centro sinistro. Nel .1818 sposò a Decazes ministro e favorito di Luigi XVIII, la figliuola unica del suo primo maritaggio; e l'anno seguente suo genero lo fece pari di Francia. Nel 1826 pubblicò un'Histoire de la Fronde, la quale Spande una viva luce su quel* l'episodio così confuso dell'istoria del secolo decimosettimo. La rivoluzione di luglio mandò Saint-Aulaire ambasciatore a Roma, a Vieuna, e per ultimo in Inghilterra in surrogazione di Guizot, nel 1840. Nel 1846, nell'affare dei maritaggi spa-gnuoli, fu richiamato come non atto a trionfare delle difficoltà della situazione.. Dopo la rivoluzione del febbrajo 1848 rimase fedele alla famiglia reale, che aveva servito dal 1830al. 1846, e pubblicò nel 1854 un saggio storico, intitolato Les derniers Valois, les Guises et Henri IV, opera ili cui attacca copertamente il governo parlamentare e propugna lacausa dell'assolutismo. Saint-Aulaire dicesit^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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