Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAGUINO
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      picale. Sodo di mediocre altezza, hanno lo stipo assai spesso, semplice, di tessuto poco consistente Dell'interno, e che termina con uu bel mazzo di foglie pennate. I fiori sono monoici, disposti a gat-tiui distici, ed esigono talvolta parecchi anni prima di giungere all'intiero loro sviluppo.
      Tre specie meritano di venir conosciute principalmente per la loro utilità, e sono il sagù di Rum fio (sagus Rumphii) che cresce alle Molucche; il suo tipo è poco elevato, ma i suoi gattini acquistano enormi dimensioni ; il sagù rufia, che è proprio delle diverse contrade delle Iudie e di alcune dell'Africa; e finalmente il sagù peduncolato (S.pe-dunculata), che cresce spontaneo uel Madagascar, donde fu trasportato all'Isola di Francia e a Cajenna.
      Le diverse parti di cotesto piante vennero in varii modi adoperate agli usi degli uomini nelle regioni intertropicali. Le foglie loro servono di materiale per la costruzione delle abitazioni, formandone fasci cbe si collocano gli uni presso gli altri, i quali guarentiscono l'interno della capanna dagli ardori del sole. Hanno però il gravissimo sconcio cbe tra i vani dei diversi strati di foglie si annidano e moltiplicano ratti in gran quantità e rettili che dànno a questi la caccia. 11 bottone terminale del sagù si mangia crudo e cotto, e vuoisi migliore di quello dell'areca. Quando per coglierlo si tronca la sommità dell'albero, ne sgorga in copia un liquido glutinoso, dal quale colla fermentazione si ottiene un vino assai pregiato di palma.
      Ma il prodotto più importante è la fecola conosciuta in commercio col nome di sagù, la quale esiste abbondantissima nel tessuto cellulare della pianta, ed ò analoga alla midolla che separa i fascicoli fibro-vascolari dal loro stipo. Per estrarla si fende l'albero nella direzione della lunghezza, e se ne cava il tessuto cellulare che è tenero e spugnoso. Dopo averlo schiacciato lo si colloca in alcuni recipienti fatti a guisa d'imbuto colla scorza d'albero, e postili sopra un setaccio si versa sovra essi dell'acqua; questa trascina seco la fecola, che si depone sovra una tela attraverso alla quale si fa passare. Per granular la poltiglia che rimane si usa comprimerla attraverso le maglie d'un tessuto un po' rado, e si lascia seccare al sole. È un alimento sano che si somministra nel latte o nel brodo, come convenientissimo agli stomachi deboli. Il migliore è quello che ci viene dalle Molucche, e la sua purezza si riconosce dalla facilità con cui si scioglie nell'acqua calda e dalla bianchezza, mentre tali qualità diminuiscono allor che venga adulterato con l'introduzione della fecola di patate.
      SAGUINO (stool.). — Genere di quadrumani della famiglia delle scimie, proprio esclusivamente dell'America intertropicale. La loro testa è piccola, arrotondata o leggermente oblunga, le narici sono largamente aperte, il viso schiacciato, il sistema dentale non differisce da quello delle scimie aloate ed atele; le orecchie grandi e triangolari stanno applicate sul cranio, il corpo è gracile, le membradieci o dodici fra le siepi e le macchie, dove si occupano a dar una caccia attivissima agli insetti, ai rettili, agli uccelli e soprattutto ai loro nidi; talvolta attaccano eziandio piccoli mammiferi, mostrandosi cosi più carnivori delle altre scimie. Secondo Geoffroy, i sagù ini hanno gli occhi conformati per la visione notturna, e secondo Lesson ciò non è esatto. La quistione è tuttora indecisa.
      Fra le specie più notevoli accenneremo il sai-miri (saguinus sciureus), grazioso animaletto co-
      Fig. 5818.
      svelte, la coda uguaglia e anche supera la lunghezza del corpo, non ò prensile, ed è coverta di peli assai corti. Le dita sono fornite di unghie Innghe e strette, ad eccezione del pollice che l'ha corta e schiacciata.
      Questi animali, che abitano il Brasile e la Guiana, trovansi ben di rado nelle vaste foreste, quantunque siano eccellenti rampicatori e si slancino di ramo in ramo con molta agilità. Essi amano invece appiattarsi nei cavi delle roccie, e vivono in brigate di
      — 8aimiri.
     
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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