Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      SAGHALlEN. SEGALtEtt - SAGHE 1009
      distillazione dolce, quindi si discioglie il residuo nell'acqua.
      Vi sono materie argentifere delle quali si può operare l'assaggio coli'amalgamazione: tali sono l'argento nativo, il cloruro i solfuri o gli arsenio-solfuri, che non contengono piombo nè rame; ma questo metodo, più malagevole ed anche meno esatto di quegli sopra discorsi, è soltanto usato come saggio di trattamento.
      Quanto alle leghe ordinarie delle monete, dei giojelli, ecc., vale a dire alle leghe doppie o triplici d'oro, argento e rame, al modo di assaggiarle ed ai metodi di estrazione e di separazione in grande dei metalli preziosi, vedi Argento e Oro e gli articoli Amalgamazione, Coppellazione, Inquartasene, Liquazione, Mercurio, Partizione, Piombo, Platino, Rame e Saggiatore.
      SAGHALIEN, SEGALIEN, SAGHALIENO o SAKHAL1N (geogr.). — Luuga isola, il cui nome indigeno è Ta-raika, che costeggia da N. a S. la Russia asiatica nel mare di Ochotsk. Essa apparteneva un tempo parte alla Russia, parte al Giappone ; oggi è tutta della Russia, avendole il Giappone ceduto la sua porzione nel 1875. La terra di Sagbalien è lunga circa 1000 chilometri e larga 170 soltanto. La costa ne è irregolare ed aggetta all'È, una assai lunga penisola che termina col Capo Pazienza, ed all'O. della quale s'insinua la baja dello stesso nome; l'estremità meridionale della contrada dividesi in due altre penisole che abbracciano la baja d'Aniva, la più orientale delie quali forma il capo di questo nome e la più occidentale il Capo Crillou. Gli altri capi notevoli Bono il Capo Elisabetta, all'estremità settentrionale, e i Capi Maria e Golavatcher al N. 0. Segnaleremo ancora le baje d'Estaing e di Langle sulla costa occidentale e quella dal N. al S. O. del Cupo Elisabetta. Questa terra è molto montagnosa, e fra i picchi più notevoli citeremo il Lamanon, Mongez, La Martinière sulla costa occidentale e il monte Tiara verso quella dell'est. Nella parte mediana del paese la costa occidentale è frastagliata da valli e da colline imboscate, dietro le quali si inalzano montagne coperte di neve. Al sud di 51° il paese diventa più piano, nè offre cbe colline sab-bionose: vigorosa è la vegetazione; foreste di pini, di quercie, di salci e betule incontransi in ogni dove. Grande varietà di pesci veggonsi brulicare sulle coste vicine; i fiumi abbondano di trote e salmoni della miglior qualità. Gli abitauti sono per la più parte Ainos, e secondo la relazione di La Pérouse, hanno costituzione sana e robusta, e sono capaci di amicizia ed uuitissimi fra di loro; quelli che abitano il nord chiamansi in lingua curila Smaren kur. Gli Ainos sono attivissimi ed attendono con vigore alla caccia e alla pesca con barchetti di corteccia di salce simili a quelli cbe fabbricansi nell'isola Teso. La costa nord-ovest rimpetto alla foce dell'Amur è occupata da una colonia di Man-8ciù. I Giapponesi avevano formato una colonia nella baja d'Auiva, ma fu distrutta dai Russi, i quali impadronirou8Ì ultimamente del corso del fiume Amur. La Pérouse fu il primo che esplorò attentamente il gran braccio di mare che s'addentra fra questa terra e il continente ; ma i venti contrari! lo costrinsero ad uscire dalla Manica di Tar-Nuova Encicl. Ital. Voi.
      taria prima di averla visitata in tutta la sua estensione. Dopo di lui visitaroula il celebre navigatore russo Krusenstern (V.), ii capitano inglese Broughton ed altri (V. Russia).
      SAGHE (letter. scand.). — Saga è voce svedese» alla quale trovasi la corrispondente in ogni lingua teutonica; sagen in tedesco, sige in danese, eeggen in olandese, saggan o sergan in anglo-sassone, say in inglese, dalla radice singen, cantare. E Saghe propriamente diconsi i cauti primitivi di quel gran popolo settentrionale che si intitolò de' Normanni, e di cui al suo posto dicemmo le vicende. Come tutti i popoli primitivi, erano deposti in quelle canzoni i sentimenti più comuui e insieme gli avvenimenti di quella nazione, talché sono un monumento non solo letterario, ma storico prezioso.
      Considerandoli dapprima come arte, diremo come non vi si trovi quella negligente spontaneità che crediamo propria delle genti primitive. Conoscono 136 varietà di versi teuute per legittime, e li uniscono in quartine, oguuna divisa in due emistichi! di sei o di otto sillabe, e queste di tre o quattro lettere, giacché non contano soltanto le vocali, ma anche le consonanti. Se il primo emistichio comincia da vocale, tale deve essere l'iniziale del secondo; se da consonante, devono essere eguali le -due prime lettere; oltre aver altre lettere simili; alterazione cbe tien luogo della rima. La rima non fu introdotta che nel 1150 da Eiuar Skulason, poeta del re svedese Suercher I.
      In versi di quattro sillabe è il famoso canto delle Walkirie. Broder, arditissimo corsaro al tempo di Aroldo dalie belle chiome, molto diede a fare a questo re, che erasi proposto di sbrattar i mari ; coraggioso, era anche maestro di magia, sicché quando peri, tutta natura se ne risenti. Dodici Walkirie, vaghe fanciulle nel Walhalla destinate ad allietare chi ò morto da valoroso, comparvero la notte prima della pugna su bianchi corsieri, e ascese s'un monte, ivi scavalcarono, e con aste, spade, freccio e teschi umani formato un telajo, tesserono e cantarono: poi finita la tela e la canzone, quella squarciarono in dodici brani, e toltone uno ciascuna, tornarono a cavallo, e via per diverse bande cantando.
      1 versi procedono artifiziosissimi, tanto incatenati da corrispondervi voci a voci, fin lettere a lettere; le più semplici idee sono velate misteriosamente ; le parole stesse bisogna ricostruire con certe regole, mediante le quali ciò che era un puro ritornello musicale diventa strofe, e n'esce un senso architettato quanto le parole. La singolarità del fatto ci obbliga a darne un esempio.
      Haki Kraki hoddum broddum Saerdi naerdi seggi leggi Veiter neiter velia pella Bali stali beittisl heittist.
      Haki Kraki hamde framde Geirum heirum gotna flotna Hreiter neiter hodda brodda Brendist endist baie stale.
      Si costruisce a questo modo:
      Haki broddum saerdi leggi Kraki hoddum naerdi seggi XIX. 64
      jGooq le


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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