Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (142/463)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      SABBIA momogenee, vale a dire intieramente formate di grani di materia quarzosa o di un solo minerale, non esistono in natura. Le Babbie, geologicamente parlando, sono eterogenee, cioè formate di grani di minerali differenti, siccome quelle che procedono dal rompimento di rocce diverse, semplici o composte. Le Babbie che sono trasportate dai fiumi inaino al mare, sono in gran parte quarzose, poiché gli altri minerali reggono difficilmente a un lungo trasporto senza essere polverizzati e ridotti in fango; ma le onde del mare sminuzzando di continuo le conchiglie e i polipai, mescolano particelle calcareo alla sabbia quarzosa; anche le pagliette di mica che per la loro leggerezza possono essere trasportate da lungi senza perdere intieramente la loro forma, si rinvengono non di rado mescolate alle sabbie. Cosi le sabbie del mare, quelle che si accumulano sulle spiaggie in masse più o meno elevate, sono in generale un miscuglio, in proporzioni variabili, di grani quarzosi e calcarei con pagliuzze di mica. Le sabbie che si veggono ammucchiate al piede delle masse granitiche delle vicinanze di Clermont nell'Alvernia, comprendono gli elementi del granito e risultano dal fisico e chimico sfacimento di quelle rocce ; le sabbie di Piriac presso Quérandé, sulle coste dell'Oceano, sono una mischianza di particelle di solfuro e d'ossido di stagno, di titanato di ferro, d'oro e di frammenti di corindone, di giargone, di granato e di cimofanc.
      La corteccia terrestre è abbondantemente sparsa di sabbie spettanti a tutte le epoche geologiche. La formazione delle sabbie fino dai periodi geologici più antichi è facile a concepirsi, poiché fin d'allora esistevano protuberanze nella scorza del globo, ed acque che tendevano a distruggere cotali protuberanze. Dalle proporzioni degli elementi essenziali, e dalla natura di certi elementi accessorii che possono dominare in certe località, nasce la distinzione delle Babbie, così antiche come moderne, in quarzose, calcaree% ferrifere. Le sabbie quarzose formano talvolta letti potentissimi nei terreni ter-ziarii. tali sono nelle vicinanze di Parigi le sabbie di Fontainebleau. Le sabbie calcaree formano le masse arenacee o dune delle spiaggie dell'Oceano e del Mediterraneo; sono comunissimo nella parte superiore delle colline subappennine, nelle pianure del Monferrato, ecc.; i depositi di conchiglie marine della Guascogna e della Turena, detti faluns, possono considerarsi come le sabbie più calcaree che si conoscano. Le sabbie ferrifere che si rinvengono nelle vicinanze di certi vulcani sono composte in gran parte di titanato di ferro; tali sono, ad esempio, quelle del golfo di Napoli. Per l'importanza, ma non per la quantità degli elementi accessorii, si distinguono ancora le sabbie aurifere, platini fere, diamantifere e simili delle coste d'Africa, dei monti Urali, del Brasile e di altre regioni ; tutte queste sabbie, ricercate per la loro ricchezza metallifera, appartengono al terreno di trasporto anteriore al periodo attuale. Immense pianure ricoperte di sabbia si veggono distese in varie parti della terra, come nei deserti dell'Africa e dell'Asia; esempio insigne di pianure sabbiose in Europa, sono quelle della Guascogna, denominate Lande (V.),
      e quelle della Marca di Brandeborgo, della Pome-rania e della';Polonia ; ma esempio grandióso più d'ogni altro sono i. deserti africani, di cui l'ampiezza è quasi tre volte maggiore di quella del Mediterraneo. Le sabbie dei deserti, sollevate da venti veementissimi e vorticosi, ricadono poscia, e accumulandosi generano qua e là monticelli, facili per altro a dissiparsi per ugual causa in appresso. Le minutissime arene di certe spiaggie marine, accumulate dai venti che sogliono soffiar verso terra, dànno origine ai colli più o meno elevati che si dicono Dune (V.), i quali, posti in continuo movimento dai venti di mare, si vanno a poco a poco ampliando e distendendo dal lato del continente. 1 grani delle masse sabbiose giacenti entro la scorza del globo sono stati in certe circostanze collegati e congiunti da un cemento dovuto alle infiltrazioni di liquidi carichi di silice o di calcare, ed hanno prodotto le rocce arenarie oGrès (V.), che d'ordinario accompagnano la sabbia in istrati più o meno estesi od in mammelloni più o meno voluminosi.
      La sabbia che si estrae dalle cave e che s'impiega nella preparazione della calcina e dei cementi, nelle vetrerie, e nelle fabbriche di majolica e di porcellana, si compone qualche volta di due varietà, una delle quali è rossa e l'altra perfettamente bianca. Queste varietà sono nettamente separate, e la sabbia rossa ricopre sempre la sabbia incolora. Ciò Buccede nei giacimenti dove alle subbie soprastanno le argille colorate in rosso dall'ossido di ferro.
      Le acque di pioggia che s'infiltrano nelle argille e successivamente nelle sabbie, traendo seco l'ossido di ferro tolto alle prime, colorano le seconde fino alta profondità in cui ne rimangono intieramente spogliate. Ma quando alle sabbie soprastanno le marne calcari in luogo delle argille rosse, allora la sabbia si mostra bianca per tutta l'estensione del suo letto.
      SABBIA (costruz.). — Le sabbie s'impiegano nell'arte edificatoria come componenti delle malte composte, per stabilire i letti di posa su cui devono essere collocati alcuni pavimenti, come lastricati e selciati, per riempire interstizi e talvolta anche per lo stabilimento di fondazioni.
      Le sabbie si classificauo dai costruttori in sabbie fossili, che sono quelle che si estraggono praticando scavi alla superficie della terra dove non trovasi coperta da acque; in sabbie fluviatili, che sono quelle le quali vengono depositate negli alvei dei fiumi e dei torrenti; ed in sabbie marittime, le quali trovansi lungo le spiaggie del mare. L'indicata classificazione però, dipendente dalla località da cui si estraggono le sabbie, non è la sola adottata presso i costruttori, ai quali torna ancora conveniente di distinguerle, per rapporto alla grossezza dei loro grani, in sabbie grosse, in sàbbie comuni ed in sabbie fine, secondo che i loro grani sono grossi, mezzani o piccoli.
      Generalmente si reputa sabbia conveniente agli usi ai quali destinasi nell'arte di fabbricare quella che ha i suoi grani angolosi, irregolari, ben sciolti e uon mescolati a materie terrose. Il pratico procedimento che abitualmente viene seguito dai co-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (142/463)






Babbie Babbie Clermont Alvernia Piriac Quérandé Oceano Babbie Parigi Fontainebleau Oceano Mediterraneo Monferrato Guascogna Turena Napoli Africa Urali Brasile Africa Asia Europa Guascogna Lande Marca Brandeborgo Pome-rania Polonia Mediterraneo Dune Grès Buccede