Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RUTH - RUTH (LIBRO DI)
      quale solubilità si trae partito per preparare il cloruro di rutenio.
      L'ossido od acido rutenico è composto di due equivalenti di metallo e tre di ossigeno; perciò rappresentando il rutenio col simbolo (Ru), si ha per l'ossido rutenico la formola (Ru'O3).
      11 rutenio, riscaldato a rosso all'aria libera, si ossida, e si converte in una polvere nera, la quale, quando abbia cessato di aumentare di peso, costituisce l'ossido intermedio, rappresentato dalla formola Ru304. Ma finora non si potè preparare nè il protossido di rutenio, nè i composti salini di quest'ossido.
      11 rutenio si combina col solfo quando si precipita la dissoluzione del cloruro rutenico col gas acido solfidrico o idrogeno solforato. Il precipitato è un solfuro giallo-bruno (Ru9S3), e si distingue dai solfuri degli altri metalli che accompagnano il platino, in ciò che si discioglie, per così dire, istantaneamente nell'acido nitrico della densità di 1,22 con isvolgimento di gas ossido nitrico, senza precipitazione di solfo, e con produzione di una dissoluzione giallo-rossastra di solfato rutenico.
      L'idrogeno solforato non precipita intieramente il rutenio dalle sue dissoluzioni, ed il liquore feltrato, quantunque saturo d'idrogeno solforato, possiede una bella tinta azzurra, proprietà che non si rinviene in alcuno degli altri metalli che accompagnano il platino, sebbene parecchi di questi metalli abbiano, come il rutenio, quella di non essere intieramente precipitati dall'idrogeno solforato. Siffatta colorazione azzurra si produce ugualmente quando si mescola una dissoluzione di rutenio col cianuro mercurico; come pure quando si precipita il rutenio collo zinco; ma lo zinco la distrugge col tempo. La natura di questa combinazione azzurra non fu esaminata.
      Il rutenio si distingue facilmente dal rodio per la tinta bruno-scura de' suoi cloruri doppii e per essere questi cloruri solubili nell'alcoole, mentre quelli di rodio vi sono insolubili. Parimente il ses-quicloruro rutenico-potassico è solubile nell'alcoole,. mentre il sesquicloruro iridico-potassico è insolubile in questo veicolo, d'onde un carattere di distinzione tra il rutenio e l'iridio, i quali si possono confondere l'uno coll'altro a motivo che le dissoluzioni del cloruro sesqui-iridico prendono spesso la tinta bruna di quelle dei cloruri rutenici.
      RUTH (Vulg. Ruth, gr. 'PouQ, amica, ed anche bella, contenta) (stor. sacr.). — Donna moabita che avendo sposato Chelion figliuolo di Elimelecb e di Noemi, i quali per motivo di carestia sopravvenuta in Giudea loro patria eransi recati nella terra di Moab, rimase alcun tempo con lui senza averne prole. Noemi avendo perduto il marito e i due suoi figli, e volendo far ritorno a Betlemme suo luogo natale, le due nuore volevano seguirla; ma avendo loro fatto presente com'essa non avrebbe potuto accasarle entrambe, Orfa se ne rimase nella terra di Moab, e Ruth solamente andò con lei. A detta di Giuseppe questo avvenne in sul finire del tempo dei Giudici, e sotto il governo di Eli.
      Giunta Noemi a Betlemme, si trovò ridotta a grande povertà, e Ruth andò a spigolare onde raccogliere qualche cosa per vivere. Per caso si trovò
      essa nel campo di un opulento uomo per nome Booz, parente di Elimelech suo suocero. Booz es-8endovisi recato a vedere i suoi mietitori, s'accorte di Ruth, ne lodò l'affetto che aveva alla suocera Noemi ; le disse che poteva bene audare a bere e mangiare colla sua gente, ed ordinò a questi cbe apposta lasciassero dietro delle spighe affinchè la povera donna potesse fare spigolatura più abbondante. Alla sera Ruth se ne tornò lieta a casa, ed avendo raccontato a Noemi l'avvenuto e le belle maniere di Booz, che l'aveva anche invitata a non andare spigolando che nel suo campo, Noemi benedisse Dio che aveva inspirati cotali sentimenti nel cuore di Booz, e le fece noto come questi fosse suo parente. Essendo il fine della mietitura, Noemi disse a Ruth : Io desidero di accasarti affiuchè abbi riposo. Però va questa notte a coricarti ai piedi di Booz, e fa quello che ti dirà. Ruth ubbidì, ed avendo osservato il luogo ove Booz era solito coricarsi, vi andò prima di nottetempo, senza che alcuno se ne accorgesse. Booz dopo aver mangiato e bevuto bene a cena andò al riposo, dormì profondamente fino a mezzanotte ; ma svegliatosi no tratto, e sentendosi qualche cosa dappresso, n'ebbe paura. Allora Ruth gli disse: Son io, Ruth tua serva; stendi il lembo della tua veste sopra di me, perchè sei mio prossimo pareute. Booz ne convenne pure, ma le mise avanti come uu altro ancora vivesse che erale parente più vicino di lui, e se questi l'avesse ricusata, l'avrebbe però presa in moglie. Fattale questa promessa, si alzò di buon mattino, la regalò di sei misure di frumento, e la cougedò prima che alcuno avesse ad accorgersi dell'avvenuto. Quaudo fu giorno, Booz audò alla porta di Betlemme, ed aveudo adunati gli anziani della città, intimò a colui che era il più prossimo parente di Elimelech di sposare, secoudo la legge di loro nazione, Ruth vedova di Chelion figlio di lui. Questo uomo avendo affermato di non poter ciò fare, Booz soggiunse: Ebbene, rinunzia al tuo diritto. Al che avendo aderito, Booz dichiarò ch'egli stesso avrebbe sposata Ruth. Iu tal guisa Ruth divenne moglie di Booz, da cui ebbe un tìglio per nome Obed, che fu padre d'isai ed avo di Davide.
      Vedi: S. Augustin., De bono viduitatis — Hie-ronym., Epist. XXII ad Paulum — Bertheau, Exeg. Handbuch — Rosenmflller, Procem. in Itb. Ruth — Ewald, Oesch. (f, 205; ni, 760;.
      RUTH (libro di) (lett. sacr.). — Contiene la storia di cui abbiamo fatto il compendio nell'articolo precedente, è nella Bibbia tra il libro dei Giudici ti il primo libro dei Re, essendo come un seguito del primo ed un'introduzione al secondo. San Girolamo dice che gli Ebrei lo aggiungevano al libro dei Giudici , perchè la storia che vi si legge avvenne al tempo di uno dei giudici d'Israele. Lo scopo dell'autore di questo libro è di far conoscere la genealogia di Davide, e più ancora di pronunciare coll'adozione di una donna del gentilesimo nella famiglia, da cui nascer doveva Cristo, l'accoglienza finale delle nazioni paganiche nella vera Chiesa, come coeredi della generale redenzione. Ribocca poi il libro incidentalmente di lezioni morali le più pregevoli, insegnando che tanto le famiglie dei privati cittadini, quanto quelle dei principi, sono^.ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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