Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RUSSIA
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      ma colla remissione delle imposte arretrate: e quel giorno stesso furono accordati sussidii alle Provincie che avevano maggiormente sofferto durante la guerra, e fu decretata per quattro anni l'esenzione dalla leva. 11 territorio russo era già sgombro fino dal giugno dalle straniere milizie ed era stato tolto lo stato d'assedio da tutti i Governi più vicini al teatro della guerra, ed il Gabinetto di Pie-troborgo si affrettò, dopo l'incoronazione dell'autocrate, a rimettere in vigore i trattati esistenti avanti la guerra tra la Russia ed il re di Sardegna, a far sottoscrivere in Napoli da Ferdinando li l'aggiunta al trattato di commercio e di navigazione stipulato il 25 settembre del 1845, ed a riconoscere la regina Isabella di Spagna coll'inviarle un ambasciatore. Lo stesso Gabinetto, poco prima dell'incoronazione, il di 2 settembre 1856, spediva una circolare a' suoi rappresentanti all'estero, rammentando che col trattato di Parigi si era stabilito in Europa lo stato normale nelle relazioni internazionali, e che quindi nessuna Potenza nè poteva nè doveva ingerirsi nelle faccende interne di uno Stato autonomo ed indipendente, per quanto fosse piccino, e che nessuna Potenza aveva ad immischiarsi negli affari interni della Grecia e del regno di Napoli. Chiudevasi la storia della Russia nel 1856 colla ratifica 7 dicembre, nella città giapponese di Simoda, del trattato di frontiera e di commercio, ch'era stato conchiuso fra i due Imperi fin dal 7 febbrajo del 1855. Venne col medesimo fissata la frontiera della Russia e del Giappone tra le isole d'iturup ed lrup, appartenente la prima al Giappone e la seconda, compresevi anche le altre isole Curili, alla Russia. I porti giapponesi di Simoda, Ocodat e Nangasaki sarebbero stati aperti alle navi russe, e dal 1856 in poi, negli ultimi due potevano risiedere consoli russi.
      Nel 1857 continuò il Gabinetto di Pietroborgo ad occuparsi efficacemente dell'assetto interno dello Stato, non dimenticando però mai la politica estera. L'inviato russo a Berna ebbe pertanto avviso, il di 11 gennajo, dal suo ministro degli esteri, che lo czar si sarebbe adoperato presso il re di Prussia per un aggiustamento nella questione di Neufchàtel, a seconda dei desiderii del Consiglio federale, purché questo sospendesse il processo contro i realisti, e mettesse in libertà i prigionieri. Accondiscesero subito alla proposta i reggitori svizzeri, e le contese tra la Prussia e la Svizzera ben presto cessa-sono (Y. Prussia). 11 dì 7 febbrajo uscì l'ucase per la prima rete delle strade ferrate da costruirsi in dieci anni, da Pietroborgo a Varsavia ed alla frontiera prussiana, da Mosca a Nijni-Novogorod , da Mosca a Feodosia (Caffa o Teodosia) per Cursk, e da Cursk od Orel a Li bau per Dunaburg. Questa sollecitudine del Governo per avvantaggiare i commerci e le industrie dell'Impero, la mercè di sicure e rapide comunicazioni, fece nascere nei popoli la speranza di pronte riforme politiche, consentanee ai progressi morali e materiali del secolo, princi-palmeute nella Polonia e nelle regioni limitrofe, e lo czar stimò opportuno di ordinare con apposito manifesto dell'8 aprile 1857 la creazione di una commissione permanente per conservare integri ed intangibili i suoi diritti e privilegi al principatodi Finlandia. Ulteriori amnistie furono concesse con un ucase imperiale del 29 maggio, ed all'estero non mancò il concorso della Russia per l'assestamento definitivo della questione del Neufchàtel, termiuata col trattato di Parigi 26 maggio 1857, sottoscritto dai plenipotenziarii della Svizzera, Prussia, Russia, Austria, Francia ed Inghilterra. Il dì 16 giugno uscì pure l'ucase imperiale che sanciva gli statuti del nuovo ordinamento delle colonie militari di cavalleria, e la loro denominazione per l'avvenire d i Colonie del sud ; ed il 19 dello stesso mese venivr, sottoscritto in Parigi il trattato che determinavi i confini turco-russi della Bessarabia, e regolava le differenze sull'isola dei Serpenti e sul Delta del Danubio. Stipulò il Governo russo un trattato di commercio e navigazione colla Francia, le cui ra tifiche furono scambiate il dì 16 luglio 1857, e per allargare il commercio abolì, il 27 agosto, il por-tofranco di Odessa. Nel settembre mettevasi in viaggio l'imperatore e prima visitò Varsavia, per veder davvicino lo stato della Polonia e rannodare i vincoli di amicizia coi piccoli principi tedeschi per tenere in rispetto i grandi ; ed il dì 29 ottobre il ministro degli esteri richiamava la Porta Ottomana all'osservanza dei trattati riguardo ai Principati Danubiani. Nè cessava ancora la guerra nel Caucaso, ed anzi il 13 novembre dirigevasi con buon nerbo di armati il generale Jevdokimov contro la piccola Cesnia, e giuntovi, azzuffavasi con que' gagliardi montanari. Si prolungò la lotta fino al 26 dicembre, giorno in cui tutta la pianura della grande Cesnia restava in potere dei Russi, i quali ne sparpagliarono gli abitanti in altri distretti. Un mese prima però, il dì 25 novembre, erano stati sconfitti altri montana ri dal governatore generale princi pe Orbeliano II, che si era impadronito della Salata via, da cui erano fuggiti tutti gli abitauti, e così aveva terminato la sua campagna del 1857. Alle conquiste materiali anelava il nuovo czar di aggiungere anche le morali, e perciò volse il pensiero al miglioramento dei servi della gleba, e con rescritto imperiale del due dicembre ordinò ai governatori generali di Grodno e di Covno ed anche al governatore militare di Vilna di adottare alcune regole pratiche per migliorare la posizione dei contadini dell'Impero, incominciando così le riforme ideate, e proseguendo nell'impresa con un rescritto del 17 dicembre al governatore generale militare di Pietroborgo, con cui accordava ai nobili del governo di Pietroborgo la necessaria autorità per migliorare la condizione de' contadini servi della gleba, e per nominare un comitato che avesse l'incarico di preparare delle proposte in questo senso. Chiudevasi quindi il 1857 per i Russi con parecchie utili riforme, ed in ispecie coi primi tentativi radicali dell'emancipazione dei servi, ad effettuare la quale fu istituita, con ucase del 15 gennajo 1858, un'apposita commissione sotto l'immediata direzione e presidenza dell'imperatore, per esaminare le disposizioni ed i piani concernenti il riscatto dalla servitù del suolo: dodici n'erano i membri, e presiedevali, in assenza dell'imperatore, il principe Orloff, presidente del Consiglio di Stato. Continuava intauto la guerra nel Caucaso con felice successo pei Russi, capitanati dal summentovato
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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