Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RTJSnoichi ; drupa semi-cuoriforme, obliqua, reticolata, glabra, mucronata lateralmente, col nocciolo triangolare. Foglie semplici. Pannocchie rade. Fiori sterili numerosissimi. Pedicelli dei fiori sterili, che cangiansi in code piumose dopo la fioritura.
      Rus cotino {rhus cotinus L., cotinus cogqygria Scop.). — Questa specie, detta volgarmente scotano, è un cespuglio folto, alto sino due metri; foglie obo-vali od ellittiche, ottuse o retuse, intierissime, liscie, affatto glabre, d'un verde ameno, consistenti; brattee piccole, spatolate o lineari ; pannocchie terminali , assai rade , composte di cime tricotome, moltiflore, divaricate; fiori piccoli, d'un giallo verdiccio. Nasce noli' Europa meridionale e media, e trovasi eziandio nei luoghi aprichi delle provincie settentrionali d'Italia e particolarmente nel Tirolo, allignando sopra sterili greppi, onde la sua propagazione può riescire utilissima nei monti aridi ed aprichi, imperocché le sue.foglie, ricche di tannino e di acido gallico, servono ottimamente per la concia dei cuoi e per la tintura in rosso, al quale uso si adoperano eziandio la corteccia ed il leguo conosciuto dai tintori sotto il nome di legno giallo di Ungheria. La corteccia possiede virtù febbrifuga. Cotesta pianta coltivasi nei giardini pittorici per l'aspetto piacevole del suo fogliame e soprattutto delle sue pannocchie sfiorite, che rappresentano mazzetti di leggiere piume rosee, d'odore gradevole.
      Sezione seconda. — Sumac. —- Fiori ermafroditi o dioichi ; drupa spesso vellutata ; nocciolo liscio o striato.
      Rus dei conciatori (rhus coriaria L.). — Cespuglio alto sino a 3 metri, coi rami patenti ; foglie pennate a cinque o sette foglioline villose, ellittiche, con denti grossi ed ottusi, col picciuolo comune alato o marginato verso la sommità; pannocchie terminali densissime, composte di spighe semplici; fiori d'un giallo verdiccio, coi calici pubescenti; drupe vellutate, rossiccie, piccole. Cotesto frutice nasce nell'Europa meridionale ed in Oriente nei luoghi elevati e rupestri, ed è convenieutissimo per coprire le sommità dei monti nudi e pietrosi bastandogli una fessura per impiantarsi e prosperare, oude sarebbe couvenientissima la sua propagazione sia per impedire gli scoscendi menti e trattenere la troppo rapida discesa delle acque pluviali, cbe per l'utile prodotto che se può otteuere ; il quale prodotto consiste nel suo legno, il quale tagliasi a due o tre occhi sopra terra, verso la metà di aprile, quindi si mette per alcuni giorni al sole onde farlo seccare. In tale stato si vende a mercanti cbe lo fanno battere col coreggiato o calpestare da cavalli o muli oude separarne le foglie, che si riducono in polvere destinata alla concia dei cuoi. La corteccia dei fusti tinge in giallo, quella delle radici in bruno. I frutti hanno sapore addetto gradevole, e aggiunti all'aceto, gli dàuno maggior forza ; ado-peravaosi dagli antichi per condimento e si consideravano eziandio come rimedio antiscorbutico ed antidissenterico. Questi semi si adoperano come mordente nella preparazione della latta.
      Rus della Virginia {rhus typhina L.). — Albero ovvero cespuglio alto sino a quattro metri e mezzo; foglie penuate, con otto a dieci paja di foglioline lanceolate, acuminate, seghettate, alquanto peloseinferiormente; picciuolo comune non marginato, pannocchie tirsiformi , composte di spighe densissime, ramose; fiori d'un giallo verdiccio; calice pubescente ; drupe coperte di peli brevi, rigidi, foltissimi, di colore porporino scuro. Questa specie, nativa dell'America settentrionale, coltivasi da gran tempo in Europa per ornamento, in grazia del suo fogliame, che diventa rosso in autunno, e delle sue grosse pannocchie porporine. Il legno ò di colore giallo verdiccio, atto ad essere perfettamente levigato, ma tenero. Le foglie e la corteccia vengono adoperate nella Virginia per la concia dei cuoi. I frutti hanno le stesse proprietà di quelli della specie precedente.
      Rus velenoso (rhus venenata Dee. prodr., rhus ver-nix L. spec.). — Frutice alto da 2 a 8 metri, coi rami glabri; foglie composte di cinque o sei paja di foglioliue ovato-lanceolate, acuminate, intierissime, col picciuolo comune non alato; pannocchie assai lunghe, fatte di grappoli ramosi ; fiori piccolissimi, giallicci; frutto bianco, col nocciolo solcato come nelle specie seguenti. Nasce nell'America settentrionale, dal Canadà sino alla Carolina, dove chiamasi volgarmente poisonwood (legno ve. lenoso). Le sue emanazioni souo velenosissime e cagionano alla pelle pustole assai dolorose ; il fumo stesso che emana dal suo legno mentre abbruciasi, riesce pericoloso alle persone che vi si trovano esposte e lo è assai più il sugo della pianta.
      Rus della vernice (rhus vernicijera Dee. prodr., rh. vernix L. mat. med. non spec., rh. juglandifo-liutn Vallich). — Piccolo albero nativo del Giappone e del Nepal : foglie composte di cinque o sei paja di foglioliue ovato-acuminate, intierissime, superiormente glabre, iuferiormente pubescenti-vellutate; picciuolo comune cotonoso, del pari che i ramicelli. Il sugo proprio di cotesta pianta somministra una bellissima vernice, colla quale i Giapponesi sogliono intonacare tutti i loro vasi ed utensili domestici. Questa vernice non abbisogna d'altra preparazione fuorché d'essere purgata dalle immondizie che vi sono frammiste : vi si aggiunge una centesima parte d'olio della bignonia tomentosa e talvolta qualche sostanza colorante. Ma l'impiego di questa vernice richiede precauzioni, perchè le sue emanazioni cagionano dolori di testa e gonfiezza delle labbra e delle nari. Anche le emanazioni dell'albero producono infiammazione erisipelatosa sulla pelle di coloro che incautamente vi si espongono. I frutti, bolliti e sottoposti alla pressione, dànno una cera, colla quale i Giapponesi fabbricano candele.
      Rus radicante (rhus radicane L.). — Arbusto sar-mentoso, che arrampicandosi giunge all'altezza di 9 ed anche 12 metri, coi fusti gracili e radicanti. Le sue foglie, simili a quelle del fagiuolo, munite di picciuolo comune assai luogo, sono composte di tre foglioline ovali, intiere, glabre, membranacee; pannocchie brevi, rade, composte di grappoli più o meno ramosi; fiori dioichi, piccoli, giallicci ; drupe della grossezza d'un piccolo pisello, bianche, ovaii-globulose. Nasce nell'America settentrionale, del pari che quella distinta da Linneo col nome di rhus toxicodendron, e che da alcuni botanici, e particolarmente da De Candolle (con l'autorità di Nuttal) è stata considerata come una specie diversa per-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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