Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (50/463)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      RUOTE IDRAULICHE
      86?
      contro cni appoggia la paratoja P, ed il labbro superiore di detta piastra dev'essere ad un tal livello, cbe durante le più basse acque tutta l'acqua che deve smaltire la ruota possa passare per dissopra ;
      4° La paratoja deve essere tale che, quaudo è chiusa, la sua sommità si trovi a metri 0,10 ovvero a metri 0,12 al dissopra del pelo d'acqua, ed altrettanto al dissotto del labbro superiore del collo del ciguo;
      5° La direzione della paratoja si tiene perpendicolare al raggio della ruota condotto a circa i 9/s della profondità dell'orifizio;
      6° Le palmette, che ordinariamente si fanno piane e dirette secondo i raggi, tornano assai vantaggiose se sono curve o almeno composte di due parti, di cui la più esterna sia fatta nella direzione della velocità relativa dell'acqua rapporto alla ruota, onde diminuire l'urto che questa produce;
      7° Lo spazio o vano che esiste fra la corsìa e le estremità delle palmette deve essere assai piccolo e non maggiore di 2 a 3 millimetri;
      8* L'asse della ruota deve sempre essere collocato superiormente al pelo d'acqua del canale superiore, e se è possibile di metri 0,50 al di sopra di questo livello ;
      9° La capacità che rimane fra le palmette deve essere per metà o per i «due terzi al più riempita d'acqua ; ed in tutti i casi dev'essere sufficiente per smaltire la più grande quantità d'acqua che porta il canale;
      10° La lunghezza delle palmette si fa eguale a quella della* paratoja, e nella corona della ruota si fanno dei piccoli fori per lo sprigionamento e per l'ingresso dell'aria quando l'acquaentra e quando sorte dagli scompartimenti che rimangono fra le palmette, il fondo e le pareti della corsia.
      11° La distanza delle palmette può variare da metri 0.33 a metri 0,40;
      12° Secondo Bélanger, si utilizza nel miglior modo possibile la caduta dell'acqua facendo immergere le palmette nell'acqua del canale di scarico per tutta la grossezza della lamina liquida che havvi fra di esse.
      V. Ruote a secchi. — a) Descrizione delle ruote a secchi. — Queste ruote girano in causa del peeo dell'acqua che dall'alto s'introduce in cassette o vasi, detti comunemente secchi, di cui tutto all'intorno e ad eguali intervalli trovasi guernita la loro corona. I secchi si vuotano di mano in mano che il girare della ruota li porta in basso, e passato il punto infimo salgono colia bocca all'ingiù, tiuchè il compiersi della rivoluzione li conduce raddrizzati a ricaricarsi di nnovo. Quando i secchi sono vuoti, la ruota, attesa la simmetrica disposizione di tutte le sue parti rispetto all'asse, trovasi equilibrata, ma allo stato di azione, essendo più o meno cariche le cassette che stanno da una parte del diametro verticale, e vuote quelle che stanno dall'altra, l'equilibrio è rotto ed il movimento ha luogo nel senso in cui opera la gravità delle cassette cariche. Apparisce dal sin qui detto cbe i pesi delle diverse quautità d'acqua contenute nelle cassette agiscono con differenti braccia dì leva rappresentate dalle perpendicolari condotte dall'asse della ruota sulle direzioni dei carichi. Il massimo effetto si ha daquella tra le cassette piene che trovasi all'estremo del diametro orizzontale, perchè è quella che agisce col maggior braccio di leva; le cassette superiori agiscono evidentemente con braccia sempre minori a misura che si elevano ; e le cassette iuferiori al discapito della diminuzione di braccio aggiungono ancora la perdita di peso a motivo dell'acqua che vanno versando a misura che si abbassano.
      I secchi delle ruote di cui stiamo ragionando sono costituiti da un sistema di diafragmi (fig. 5807) allogati tra le due corone esterna ed interna, e sono da considerarsi come altrettanti scompartimenti del tamburo compreso fra quelle due corone.
      Fig. 5807.
      La figura che affetta il fondo dei secchi è talvolta formata di due parti rettilinee, talvolta di tre, talvolta è curvilinea. Quando detto fondo è formato di due parti, quella che poggia sul fondo della corona è diretta secondo il raggio e si estende per Vs dell'altezza della corona stessa, e l'altra parte iu-comincia dove termina la prima, e va a terminare alla circonferenza esterna della ruota, dove è incontrata dal raggio passante pel fondo della cassetta superiore. D'Aubuisson assegna Vs dell'altezza della corona alla parte diretta secondo il raggio, e la seconda parte la conduce in modo da fare oolla prima un angolo di 110° a 118° a misura che i diametri delle ruote crescono da metri 4 a m. 12.
      Le ruote a secchi possono ricevere l'acqua di fianco o pel dissopra. Nel primo caso le mote girano in senso contrario a quello dell'acqua affluente, e la bocca emissaria va allogata al davanti del diametro verticale. Nel secondo caso le mote girano nello stesso verso di quello della cascata, l'emissario dovrà sovrallogarsi al diametro verticale della ruota, e l'acqua verrà ricevuta dalla prima o tutto al ptù dalla seconda cassetta dopo la sommità di detto diametro, affinchè la cassetta recipiente non sia troppo lontana dall'altezza della cateratta nello scopo di rendere insensibili gli urti che vi apporta l'acqua.
      b) Effetto utile delle ruote a secchi. — Se la ve-
      t^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (50/463)






Secondo Bélanger Ruote Descrizione Aubuisson Effetto Qle