Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RULLO P. SERViLIO
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      lettati dall'albero motore con semplicissimo congegno , qualora si dovesse dare alla macchina uua qualche brusca risvolta; e per poterla dirigere con-venientemente, oltre ad essere munita del settore per l'inversione del movimento, la macchina obbedisce ancora ad un governatore, col quale si fa girare una piattaforma che contorna il rullo posteriore e ne sostiene l'asse. La forza della macchina è tale da poter superare le salite del 4 per 100 con velocità di tre chilometri l'ora.
      Si ha un solo cilindro motore posato orizzontalmente sulla parte anteriore della caldaja; il diametro dello stantuffo è di m. 0,198 e la corsa di di. 0,270. Sull'albero motore è calettato un rocchetto, che imbocca in una ruota dentata di grande diametro e muove con essa un albero secondario sul quale si trova la puleggia avviluppata dalla catena di Galle per la trasmissione del movimento ai rulli auteriori ; questi fanno poco meno di cinquantotto giri per mille giri della manovella motrice. Sull'albero della manovella è ancora calettato un volante, che fa da puleggia, sempre quando vogliasi impiegare la macchina a vapore a guisa d'una macchina fissa, facendola, per es., servire a muovere la macchina che spacca le pietre e prepara il pietrisco. 11 Berbatojo dell'acqua è disposto lateralmente ed inferiormeute alla caldaja, ma esso contiene solamente 500 litri d'acqua. La porta del focolare è laterale, ed il serbatojo del carbone vi è posto di fianco dalla parte posteriore della macchina. È ancora a disposizione del macchinista un freno a nastro per poter rallentare un istante la velocità della macchina nelle discese.
      Quando la macchina è in servizio, epperciò provvista di acqua e di carbone, pesa all'incirca 16 tonnellate. Il suo prezzo in Torino è salito a L. 19000.
      Da»le non molte esperienze potutesi sin qui eseguire risultò una spesa per metro quadrato di superficie iughiajata con spessezza di otto a dodici ceiitim. di L. 0,0185 a 0,0618, e questi numeri cosi differenti non possono certamente dare un'idea precisa del costo dell'operazione, per il troppo piccolo numero di osservazioni alle quali bì riferiscono; tuttavia dimostrano la sensibile economia di questo si8teinà di fronte a qualunque altro degli antichi.
      Cosi la spesa occorrente per il cilindramento con un rullo del sistema Houyau a soli cinque cavalli era di L. 0,26 al metro quadrato; la spesa coi rulli adoperati in Prussia fu valutata da L. 0,25 a L. 0,10 per metro quadrato, non comprese però le riparazioni e l'ammortizzazione del capitale; ed ancora ultimamente a Parigi con cilindri perfezionati Bouil-lant la compressione costava L. 0,15 al metro quadrato, come pure la compressione coi rulli di granito, usati dalla città di Torino, costava in media L. 1 il metro cubo, ossia L. 0,20 a L. 0,10 il metro quadrato.
      Anche i cilindri a vapore di altri sistemi dànno una spesa maggiore di quella col rullo Aveliug-Porter. Così il rullo Lemoine, come già si disse, richiedeva una spesa di L. 0,09 al metro quadrato ; e l'uso dei cilindri Ballaison costa al Municipio di Parigi, dopo il contratto fatto colla ditta Gellerat, L. 0.18 al metro quadrato.
      I rulli Aveling e Porter ebbero inoltre un verosuccesso in tutte le parti del v lo. Quello somministrato agl'impresarii del Park centrai della città di New York diede così buone prove, che gli stessi costruttori dovettero tosto costruirne un secondo per il Prospect Park di Brooklyn , che lavorò tosto per tre mesi continui di giorno e di notte.
      Una Commissione d'ingegneri e costruttori di strade riferì che migliori effetti non potevano attendersi dal suo impiego; e quanto all'economia, risultò che colla spesa di dieci dollari si poteva fare in una giornata tanto lavoro quanto in due giornate con un rullo ad otto cavalli, spendendo venti dollari al giorno; sicché ottiensi un lavoro doppio con una spesa del quarto.
      Anche l'iugeguere dei lavori pubblici alla divisione di Kouham , nelle provincie centrali delle Indie, riferi molto favorevolmente sull'effetto d'una coppia di rulli di 16 tonnellate, e calcolò che ognuno di essi economizzerà il proprio valore in due delle brevi stagioni estive di quei paesi.
      Pare che il rullo di Aveling e Porter possa comodamente superare auche le salite dell'otto per cento.
      RULLO P Servilio (biogr.). — Tribuno della plebe nel 63 av. Cr., propose una legge agraria impugnata da Cicerone in tre orazioni che ci sono pervenute. Poco sappiamo della famiglia e della vita di Rullo. Pliuio riferisce che suo padre fu il primo romano che recò un orso intiero sulla tavola (E. Nvtu, 51), e Cicerone descrive il figliuolo come un libertino (c. Bulli. 1). Questa legge agraria, denominata al solito dal nome del suo progenitore Servilia Lex, era la più vasta che fosse mai stata presentata. L'esecuzione di essa fu affidata a dieci commissarii (decemviri), la cui elezione avevssi a compiere nel-ristessa guisa di quella del pontifex maximus. Diciassette delle tribù dovevano essere scelte a sorte, e nove di esse dovevano dare i loro voti in favore di ciascun candidato. 1 dieci commissarii per tal modo eletti avevano poteri straordinarii. Il loro ufficio doveva durare cinque anni e l'imperio si aveva a conferir loro per una lex curiata. Essi erano autorizzati a vendere tutti i terreni fuori d'Italia che erano divenuti parte del pubblico dominio dopo il consolato di Siila e Q. Pompeo (88 av. Cr.), ad eccezione di quelli ch'erano stati guarentiti per trattato agli alleati romani; e somigliantemente tutti i dominii pubblici in Italia, ad eccezione dei distretti Campano e Stellaziano e delle terre che erano state assegnate dallo Stato od avevano avuto un possessore dopo il consolato di Carbone e del giovane Mario (82 av. Cr.). Scopo dell'ultima prescrizione si era rimuovere ogni opposizione che poteva venir fatta dalle persone numerose che avevano ricevuto largizioni di pubbliche terre da Siila. Oltre di ciò, tutti i proconsoli ed altri magistrati nelle provincie che non avevano ancora versato nel tesoro il danaro ottenuto dal bottino del nemico, ebbero ordine di consegnare questo danaro ai decemviri ; ma un'eccezione fu fatta in favor di Pompeo, che fu creduto prudente esentare dall'osservazione della legge. Tutte le somme per tal modo incassate dai decemviri dalla vendita dei pubblici terreni e dai generali romani dovevano essere con-' secrate da essi alla compra di terreni in Italia,
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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