Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RUGGIERI GIOVANNI BATTISTA - RUGGIERI
      ;città di Bergen. La pesca è assai produttiva; sfortunatamente non v'ha porto sicuro, e i banchi di sabbia occasionano frequenti naufragii.
      Rugen, abitata da principio dai Germani, Io fu quindi dsgli Slavi; nel 1168 fu conquistata da Valdemaro re di Danimarca, che convertì gli abitanti al cristianesimo. Principi indigeni continuarono a governarla sotto l'alta sovranità della Danimarca £no al 1325, in cui fu riunita alla Pomerania, e nel 1648 passò sotto il dominio della Svezia. Occupata nel 1715 dai Prussiani e Danesi, fu restituita agli Svedesi nel 1720. Nel 1815 fu unita con la Pomerania alla Prussia. La penisola di Jasmund (capoluogo Sagard, borgo di circa 1000 abitanti) appartenne dapprima ad una famiglia dello stesso Dome, che fin «lai secolo xvn pose stanza in Sassonia e nel Mecklenborgo. Dopo la guerra dei Trent'anni fu per qualche tempo proprietà del generale Wrangel svedese, poi dei conti De La Gardie, che la veuderouo al principe Putbus.
      RUGGIERI Giovanni Battista {biogr.). - Pittore, detto Battistino del Gessi, nato a Bologna, morto a trentadue anni sotto il pontificato di Urbano Vili (lr>23-1644). Ottimo allievo di Francesco Gessi, dal quale derivò il nome, l'accompaguò a Napoli col suo condiscepolo Lorenzo Meuini per ajutarlo nei suoi lavori. Narrasi che, adescati a tradimento sopra uua nave dai rivali del loro maestro, furono amen-due rapiti e più non se n'ebbe nuova. Secondo un'altra versione più verosimile, Ruggieri fu deposto negli Stati Romani, e pose stanza a Roma, ove vediamo di lui nel palazzo Cenci e nel collegio della Minerva freschi che fanno rimpiangere vivamente la sua morte prematura. Suo fratello Ercole, detto Ercolino del Gessi, fu allievo dello stesso maestro e s\io fedele imitatore.
      Vedi Lanzi, Storia pittorica.
      RUGGIERI Costantino (biogr.). — Filologo italiano, nacque nel 1714 a Sant'Arcangelo in provincia di Forlì, morì in Roma 1*11 novembre 1766. Dopo che ebbe studiata legge a Perugia, si recò presso a suo zio a Roma per esercitarvi la professione di avvocato, della quale si disgustò presto. Le antepose le antichità, e quelle soprattutto studiò del medio evo le quali .si riferivano alla storia ecclesiastica. L'amicizia di Fontauini, le biblioteche Ot-toboui ed Imperiali di cui fu successivamente conservatore e le inuumerevoli sue ricerche negli archivii di Roma, gli sommiuistraronouu'importaute raccolta di documenti e di aueddoti, di cui si valse per introdurre molta erudizione nelle sue opere. Una delle più importanti ò la Storia sacra e profana di Bologna, seritta per ordine d i Benedetto XIV, e di cui l'Istituto della suddetta città comperò il manoscritto dopo la morte dell'autore. Fatto direttore della stamperia della Propaganda, Ruggieri per ricouo8ceuza si affezionò alla persona del cardinale Spinelli ch'era capo di quella Cougregazione, e di cui la morte profoudameute l'afflisse. Perdendo il suo protettore, si credè senza appoggio, bersaglio de'.suoi nemici, e vittima delle loro persecu-zioui ; gli si alterò la mente a tale, che un giorno, dato di piglio ad una pistola, mise fiue alla sua esistenza. Le sue opere sono: De Portuensi sancii Hippolyti episcopi et martyrts sede (Roma). L'au-
      tore seri886 tale dissertazione in segno di animo riconoscente verso il cardinale Oitoboui vescovo di Porto, che affidata gli aveva la direzione della sua libreria. L'edizioue fu interrotta per mancauza di danaro alla p. 80, ed i cinque fogli stampati vennero distrutti quasi intieramente: non se ne cono* scono che cinque esemplari : Disquisito de Alba-nensi sancii Innocentii 1 patria (ivi); De rebus gesUs B. Gregoni X pontifìcis; Disquisitio de Arnaldo de Frangerti s, Petro G onte sii, Bertrando de Deucìo, episcopis Sabin. nel tomo xx della Raccolta Calogeriana ; Testimonia de B. Nicolao Albergato episcopo Bononiensi ( Etoma 1744, ristailipato fra le opere di Benedetto XIV, per ordine del quale l'autore aveva scritto tale libro); Dissertationes 111 de ecclesiastica hierarchia, et I de arcani disciplina. Furono composte per l'accademia ecclesiastica, che adunavasi ogni settimana nel palazzo Quirinale in presenza del medesimo pontefice; Os servagioni critiche sopra il monastero di Santa Maria Vallis Josaphat. nella diocesi di Cosenza; Dissertazione intorno il monistero di Brusfeld, nello Stato di Brunswich; Relazione dell'origine, regolamento e staio presente della stamperia di Propaganda; De peculiari quodam Isidis sistrot deque Anubis spheera (ivi) ; Memoria di fatto circa il corso de' Maltesi contro gl'infedeli (ivi); Osservazioni sopra l'uso e la forma degli ombrelli appresso gli antichi, tanto gentili che cristiani (ivi). Si risponde ad un altro libro sul medesimo soggetto (De umbella gestatione) del padre Paciaudi, a cui le prefate osservazioni sono indirette; Dissertazione critica circa il numero e l'autenticità degli atti di santa Barbara, ecc. ; Regestum instrumentum monasierii SS. Andrea et Gregorii in Clivo Scauri (Roma 1753). Mittarelli e Costadoni riferiscono una parte di tali diplomi nella loro grand'opera (Camaldulensium annalium, tomo i, lib. 2); Notizie antiche della città d'Ancona; Dell'autorità e valore de' dialoghi di san Gregorio Magno; Metodo facile per fare utilmente le occorrenti ricerche negli archivii di Roma. Si troveranno pure i titoli di alcune altre opere del medesimo autore meno importanti e di cui parecchie vennero impresse col fastoso nome di Niceta Anetofilo, in Amaduzzi, Commentarius in vitam Constant. Rug-gerii ( nel t. xx della Nuova raccolta Calogeriana).
      RUGGIERO (stor. del M. E. e biogr.). — Duca di Puglia dal 1085 al 1111, nacque dal matrimonio di Roberto Guiscardo con la sorella del principe di Salerno. 11 fratello suo maggiore Boemondo, nato da un precedente matrimonio, fu dichiarato illegittimo quando la politica di Roberto gli fece discorre quell'unione. Pare che Roberto Guiscardo, al quale era stata molesta la diffidenza del maggior suo fratello e molesti i raggiri del più giovane, seutisse uua gelosia inquieta contro i talenti che si sviluppavano nella sua famiglia; non perdonava a Boemondo il valore, l'abilità, la riputazione che già si era fatta. Ruggiero, uomo debole e senza carattere, nou gl'ispirava la medesima diffidenza. Nel 1081 lo dichiarò principe di Puglia e di Sicilia, e lo annunziò al popolo per suo successore. Roberto era appena spirato, il 17 luglio 1085 a Cefalouia, che Ruggero salpò in fretta con sua madre, ai finet^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 3)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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