Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROUSSEAU GtANGlACOMO -785
      che la D'Epinay gli ordisse tradimenti: allorché questa ebbe la sguaj ataggine di pregarlo ad accompagnarla a Giuevra
      ove dovea nascondere al marito le conseguenze dell'amore per Grimm
      Rousseau se ne indispettì e noi dissimulò
      fu tacciato d'ingratitudineed egli non volle giustificarsene coll'addurre i veri motivi
      che avrebbero compromesso l'amica; onde lascia il Romitaggio
      sua delizia per due annie senza rispondere alle calunnie e ai velenosi frizzi d'amici e nemici
      si ritira a Mont Louis
      presso Montmorency. Alloranon che con Grimm
      nimicossi pure con Diderot e con altripoiché all'esacerbato animo suo ogni mancanza di riguardo pareva una perfidia.
      Là presso sorgeva il castello del maresciallo di Luxembourg
      signore amabile e buonoche a forza di blandizie indusse l'irto filosofo a frequentare la sua casa
      della qualemalgrado i suoi dispetti contro i grandi
      ben presto divenne l'amicoe vi conobbe fra altri il prìncipe de Conty
      la contessa di Bouf-flers
      e l'avvocato Malesherbes
      che allora presedeva all'uffizio della Censura.
      Sono di quel tempo le opere più insigni di Rousseau: la semplice e graziosa Lettera a D'Alambert intorno agii spettacoli ; VEstratto della pace perpetua; V Eloisa; l'Emi Ito ; il Contratto sociale. Perocché Rousseau erasi disgustato della insana demolizione a cui eransi avventati i filosofidel corpulento sensismo
      dei ragionamenti sostituiti al sentimento religiosoe si propose di opporre all'egoistico epicureismo del suo tempo una morale e un ordine politico innovati
      semplificare la vita domesticaraffinare l'educazione. A ciò adoprava l'eloquenza e il sentimento
      allora rinnegati e derisie con ciò traeva dalla sua le donne
      e quelli che amavano la virtù e ammetteano Dio. Sfrondate le illusionibeffate le tenerezze
      il romanzo nutri-vasi cogli sfoghi del senso e i raffinamenti del libertinaggio: Rousseau vi oppose la Novella EloisaJ accostandosi alla naturaai colpi di scena surrogando lo studio dell'uomo interno. Per verità il Saint-Preux ò pedante; la Giulia dice quel che le altre hanno provato
      ma non confessanoanalizza i sentimenti e le sensazioni proprie
      calcola ciascun passo della passioneconosce le impressioni che essa prova e fa provare: è uno spiritualismo nel libertinaggio
      che non può attuarsi senza togliere alla donna l'incantevole pudorel'ignoranza di se stessa
      l'involontarietà dell'abbandonoquello insomma che ne costituisce la grazia. Ma il successo ne fu grandissimo; le donne s'invaghirono e del libro e dell'autore
      volendo ravvisare Gian Giacomo in Saint Preux.
      Nella Pace perpetua (V.) ridestava i benevoli sogni dell'abate di Saint Pierre
      sulla possibilità di distogliere gli uomini dal fiero gusto della strage e del sangue.
      Nei Contratto sociale spiega tutte le sue teorichele quali invero sono poche
      ma ripetute in cento l'ormein modo di rinvigorirle. Mentre Montesquieu s'appoggia tutto alla storia
      e da ciò che fu vuol dedurre ciò che sarà
      Rousseau la ripudia: «Cominciamo (dice) dal rifiutare tutti i fatti; essi non hanno a fare colla nostra quistione » : esclude tutte le condizioni positive dell'uomoesaminando solo Nuova Encicl. Itài* Voi
     
      la natura di questoanteriore allo sviluppo della ragione: irato alla società
      vuole cbe l'uomo vada al bene indipendentemente dalle leggi di questa: non nega la perfettibilità dell'uomoma la considera come un difetto
      come causa del degradamento della specie: perocché la natura fece tutto buonoe la società ridusse tutto cattivo
      sicché bene sarebbe tornar alle selve natiequando nessun genio malefico aveva ancora piantato un termine
      e inventati i maledetti nomi di mio e di tuo. La società esiste per un'adesione volontaria delle singole partie quindi è soggetta a tutte le clausole risolutone
      dipendenti dal capriccio di ciascun contraente. Già in Inghilterra era stata proclamata questa ipotesi d'un patto socialein cui vigore gli uomiui della naturale indipendenza si riuuirono in consorzi
      ri nunziando a parte di loro libertà. Come si potesse chiamar indipendenza uno statoove l'uomo era ridotto a pura sensazione
      schiavo de' fortuiti fenomeniunica legge seguendo i macchinali bisogni
      ai quali é mero caso se può soddisfare eglipiù debole di molte bestie
      e soggetto di mente e corpo all'incolta natura; in che tempo questo patto fosse conchiuso; ove se ne leggesse il testo originale; come gli esseri stupidi e limitati avessero potuto coinpreudere che sarebbe buona cosa il diventare esseri intelligenti e uominie perciò venire tutti insieme ad un contratto
      senza che antecedentemente fossero legati in società ; come alieuare diritti necessarii alla conservazione e al perfezionamentoe alienarli per sempre
      in modo che gli avvenire fossero tenuti ad obblighi accettati senza loro mandatonon erano objezioni che si facessero. L'uomo ha doveri
      dicevano ; potrebb'esservi tenuto altrimente che in forza d'un contratto? e non si spingeano a domandare perchè l'uomo sarebbe obbligato a tal contratto ; o se pur fossero ridotti alle stretterispondevano che finalmente questa non era se non un'ipotesi ; poco brigandosi se dalla falsità del supposto restassero viziate le conseguenze.
      Rousseau esamina dunque quali furono le basi di tale contrattoe le precauzioni per farlo osservare ; ciò che porta la teoria della sovranità popolare. Sovranità non v'è che quella di tutti
      e questa non può essere alienatanè divisa
      nò rappresentata ; come tutta la potenzacosì ha tutta la giustizia; non può ingannare
      e se ingannasse anchedev'essere obbedita; i giudizi sieno assoluti
      e pronunziati sotto forma legislativa. Così egli stabilisce il despotismo dello Stato. Non faceva che ripetere con più eloquenza quel che tutti dicevano: e chi lo guardasse come un elegiaco declamatore e uno stizzoso sofistanon avrebbe che ad ammirarne la poesia; ma il secolo fe' novella prova del suo senno col tenerlo per filosofo
      e credere che ragionassee farne il rappresentante d'una scuola.
      L'educazione si considerava tutt'uno coli'istruzionee regolavasi a caso
      o su pratiche irrazionalmente trasmesse. Nell'iftntfto Rousseau ne delineò un corsoallettante perchè in forma romanzesca
      e dove fin dall'alvo materno curasi sì il cuoreche l'intelletto del bambiuo. Libro benefico
      che feco dismettere pessime abitudinisvincolò i fanciulli dalle fascio e dai rigidi busti
      toruò loro il seno delle madrimentre colla Confessione del Vicario XIX. - 60
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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