Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROUEN (CONCILI! DI) — ROUGÉ (VISCONTE DI) CARLO OLIVIEROROUEN       relativamente all'abbazia di San Luciauo di Beauvais. Il 2° nel 650 sulla disciplina e riforma de'costumie si fecero 16 canoni
      il 3° nel 682 o 689 o 692
      ovvero nel 693
      ed in cui si confermò l'esenzione dell'abbazia di Fescamp
      e furono fatti molti statuti. Il 4° nell'813 circaper la fede e la disciplina ecclesiastica. Il 5° nel 1026
      ignorandosi quanto si fece. 11 6° nel 1048 o 1049
      presieduto dall'arcivescovo Malgerio
      che fece una lettera ai vescovi ed ai fedeli della provincia ecclesiastica di Rouen
      contenente regolamenti di disciplina ecclesiastica. Il 7° nel 1055 sotto l'arcivescovo Maurizio
      per la continenza de' chierici e l'osservanza dei canoni. L'8° nel 1063 per la dedicazione della cattedralee fu pubblicata
      secondo altrila detta professione contro Berengario. Il 9° nel 1067 per l'elezione dell'arcivescovo. Il 10° sullo stesso argomento. L'il0 nel 1071 e 1072
      e fu proibito di mangiar in quaresima prima cbe fosse passata l'ora di nonae cominciata l'ora di vespero. Il 12° nel 1074
      presente Guglielmo I re d'Inghilterra
      a motivo di certo tumulto accaduto nella chiesa di Saint'Ouen
      e si condannò la ribellione de' monaci. Il 13° nel 1091
      in cui Serlone fu eletto vescovo di Séez. 11 14° nel 1096
      presieduto dall'arcivescovo Guglielmo
      assistito dai suffragane}
      per esaminare il Concilio di Clermont e riconoscere le ordinanze di Urbano II. Il 15° nel 1108 sui bisogni della Chiesa. Il 16° nel 1118 il 7 ottobrein cui Enrico I re d'Inghilterra vi trattò la pace del regno coi baroni. Rauldo di Cantorberl e Goffredo di Rouen vi trattarono gli affari della Chiesa con quattro suffraganei e molti abati. Il cardinale Corrado
      legato di Gelasio II
      si lagnò dell'imperatore Enrico V e dell'antipapa Gregorio Vili
      domandando alle chiese di Normandia il aoccorso delle loro preghiere e sussidii. 1117° nel 1128
      presieduto dal cardinale Matteo d'Albano
      legato d'Onorio II
      il qualedopo aver conferito cou Enrico I re d'Inghilterra sui bisogni della Chiesa
      di suo ordine radunò i vescovi ed abati di Normandia
      e fece molti regolamenti presente il re. Il 18® nel 1154. Il 19° nel 1189
      e furono fatti trentadue canonicoi quali fu prescritto alle chiese della provincia che si conformassero alla metropoli per la lettura e la salmodia. Fu ordinato che non si consacrerebbero vasi d'oro e d'argento senza necessità
      e che non si porterebbe la SS. Eucaristia seuza lumisenza croce e senz'acqua benedetta. Più si fecero regolamenti pel clero secolare e regolare. Il 20° nel 1199 per la Terra Santa. 11 21° nel 1214
      presieduto da Cordone legato apostolicoe furono decretati regolamenti simili a quelli del Concilio di Parigi del 1212. 11 22° nel 1223
      vi furono fatti diciannove canoniossia un compendio di quello di Laterano. 11 23° nel 1231
      con quaranta-nove canoni di disciplinaventidue de' quali riguari dano lordine monastico e l'osservanza della regola di San Benedetto; gli altri le parrocchie
      i vicariatile sedi vacanti e gli Ebrei. Il 24° nel 1290 1*11 febbrajo
      in cui l'arcivescovo Guglielmo vi fece co'suoi suffraganei e molti abati trentadue canonila maggior parte ripetuti ne' Concilii precedenti. Il 25° uel 1249 il 28 giugno coi medesimi nel monastero di Bonne Nouvelle presso Rouen. Il 26° nel
      1310 sui Templarii. 11 27° nel 1313 nel suddetto monastero e presieduto dall'arcivescovoriguardante i canoni dei precedenti Concilii. 11 28° nel 1321
      in cui si vuole fosse compilato un catalogo di casi riservati. 11 29° nel 1335 nel già nominato mona steroe furono formati tredici canoui di disciplina ecclesiastica. Il 30° nel 1342 dai vescovi della provincia
      essendo assente il metropolitano : furono scomunicati quelli che usarono violenze agli ecclesiastici di qualunque rango. 11 31° nel 1343 sulla riforma del clero. Il 32° nel 1347 sulla traslazione del Concilio di Basilea a Ferrara. 11 33° nel 1445 il 15 dicembrepresieduto dall'arcivescovo Radolfb co' suffraganei ; vi si fecero quarantun canone
      molti de' quali condannarono la bestemmiai libri di magia
      i giuramentile invocazioni del demonio; altri risguardano le disposizioni per ricevere gli ordini sacri e annunziare la parola di Dio. Il 34° nel 1508
      in cui fu stabilito che la feria dopo Pentecoste sarebbe giorno di lavoroe si considererebbe come festa la sola quarta feria dopo Pasqua. 1135° nel 1522 per un sussidio da accordarsi al re
      e sopra alcuni punti concernenti la libertà delle chiese. Il 36° nel 1527
      in cui furono accordate al re quattro decime. 11 37° nel 1581
      il 2 aprilefa presieduto dal cardinale di Borbone
      assistito dai vescovi della provincia. In dodici capitoli si compendiò tutto ciò'che riguarda il domma e la disciplina. Si cominciò da una professione di fede sul simbolol'autenticità della sacra Scrittura
      i sette sacramentiil culto dei santi
      le indulgenze; si trattò di quanto riguarda il divino servizioi sacramenti
      i doveri dei vescovide' canonici
      dei curatidegli ordini religiosi
      gli ordini sacrila giurisdizione ecclesiastica. Si rinnovarono gli statuti intorno il governo de'seminarli e delle scuole.
      Vedi : Bessin
      Condì. Normand. — Reg.
      ArduinoLabbé
      Mansi.
      R0UGE ET N0IRE (cost.). - Cosi chiamasi dai Francesi (e anche Trenteetun
      o Trento et quarante) un moderno giuoco di azzardo che si fa con pacchi di carte sopra una tavola coperta di tappeto verde. La tavola è divisa in quattro particiascuna contrassegnata al centro colorato alternamente bianco e nero. Il giuoco
      che sarebbe lungo il descrivere e lo spiegarne le regoleha per iscopo di estrarre dai mazzi le carte di vario colore
      guadagnando alla scommessa quello dei giuocatori che ha indovinato più poste. Questo giuoco ha preso il posto del faro e del biribi intorno al 1789
      e fu proibitocon la roulette
      con legge del 1838.
      ROUGÉ (visconte diCarlo Oliviero) (biogr.). — Egittologo francese insigne
      nato in Parigi 1*11 aprile 1811; ivi morto il 20 marzo 1873. Discendeva da ! antica famiglia di Bretagna
      figliuolo di un colonnelloche lasciò il servizio militare dopo il 1830 per fedeltà ai Borboni
      si appassionò di buon'ora per gli studii filologicistudiò l'ebraico
      l'arabo e il coptoe pose tutta la sua intelligenza a leggere i geroglifici. Le scoperte scientifiche di Chauipol-lion si erano rivolte dapprima ai caratteri egiziani alfabetici
      poscia ad una parte dei caratteri simbolici. La scuola che continuò l'opera di luie della quale il di Rougé fu uno dei più onorevoli rappresentanti
      aveva a dare alle diverse formolo della
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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