Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROTONDA
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      quella dell'erpicecoociossiachè le zolle vengono in tal guisa divise in piccoli pezzi
      che sono poi facilmente penetrati dalla prima pioggiala quale sarebbe riuscita di nessun effetto sui grossi pezzi; una successiva erpicatura renderà compiutamente sciolta la terra
      ed in tal guisa si otterrà un effetto che non sarebbesi conseguito da reiterate arature ed erpicature senza l'impiego del rotolo. Le quali operazioni però debbonsi eseguire in tempo opportunocondizione indispensabile onde riescano proficue
      avvertendo di far sempre succedere immediatamente l'erpice al rullo: le terre argillose non si possono coltivare utilmentea meno d'impiegarvi molto lavoro e molte attenzioni.
      Nei terreni leggerisabbiosi riesce utilissima l'azione del rullo dopo la seminagione. ed indispensabile per i semi minuti che vogliono essere poco coperti; comprimendo la terra contro i semi vi si trattiene l'umidità necessaria alla germinazione ed alla successiva vegetazione. Riesce poi
      utilissima in questi terreni l'azione del rullodopo l'inverno
      sopra i campi seminati a cerealionde addensare contro le piante la terra stata smossa e sollevata dalle alternative del gelo e disgelo
      oltrecchè un rullo pesaute giova a distruggere le lumachei vermi ed altri insetti. Ma questa operazione richiede molte cautele
      trattandosi di terre argillose: finché dura la siccità dopo la seminagionela vegetazione è più vigorosa nei terreni sui quali passò il rullo che negli altri ; ma se sopraggiunge uua dirotta pioggia
      la superficie del suoloaddensata dal rullo
      forma una crosta durache soffoca le piante; né giova
      anzi nuoce in questo caso l'azione dell' erpice
      il quale
      sollevando la terra in larghe laminetutto distrugge.
      I rulli uniti e anche i più pesanti giungono diffìcilmente a rompere le grosse zolle di terre tenaci. Oltre di ciò offrono il grave inconveniente sui terreni argillosicompatti
      quando non sono perfettamente secchidi comprimere lo strato superiore
      ' d'indurirlodi trasformare la superfìcie del campo ; in una specie d'aja solida
      disacconcia alla vege-i tazionee ch'ò poi difficile ricondurre allo stato di ' terra mobile.
      j In questi ultimi anni fu ideato in Inghilterra uno strumento detto clodcrusher (frangi-zolle) molto più efficace del rullo ordinario (fig. 5776) e più noto sotto il nome di rullo Crosskill (fig. 5777)
      dal nome del suo inventore. Il suo peso varia da 1200 a 1800 chil. e la sua pressione per centimetro di lunghezza giunge fino a 10 chilogr. Costa da 600 a 750 lire.
      Quest'agente meccanicoassai più potente per la forma e pel peso di tutti i rulli conosciuti
      è on-
      Fig. 5777. -
      Binamente esente dall'inconveniente di assodare la superficie del suolo. Si compone di una serie di dischi raccolti sul medesimo asse. Ogni disco di 0-.75 di diametro offre una corona di 0»
      10 di larghezza e di 0U
      015 di spessorerafforzata da quattro bracci in croce che si riuniscono al centro
      ove formano un occhio destinato al passaggio di un asse. Nel suo circuito la corona è angolosa e presenta una serie di trentasei denti triangolari; oltre di ciò é fornita lateralmente di piccoli conii transversali alternanti co' denti della circonferenza. Quest'assieme di denti e conii costituisce uu'arma-tura -energicaatta a frangere le più dure zolle e a separarle in minuti frammenti.
      t'osi per la forma come pel peso il rullo Crosskill agisce in modo assai distinto dai rulli ordiuarii; sopra un terreno zolloso sminuzza perfettamente Nuova Encicl. Ital. Voi.
      Rullo Crosskill.
      la superfìcie ; sopra una terra leggiera la compressione si fa sentire fino a 20 centimetri di profondità
      e la superficie invece di rimanere indurita è come rastrellatapolverosa ed atta a ricevere il seme o a lasciar spuntare i germogli. Mercè questo rullo i suoli più ribelli ponno esse domati; l'ardente siccità non è più un ostacolo insuperabile alla preparazione delle terre argillose ; non è più necessario aspettare che le sieno compenetrate di umidore per essere lavorate cogli strumenti ordinari
      e l'agricoltore si sottrae per tal modo alle vicissitudini atmosferiche.
      ROTONDA (archit.). — S'adopera questa voce in modo assolutoper ellissi
      a fine di indicare un edtfizio circolare all'esterno ed all'internoe che termina superiormente in vòlta circolare od emisferica. Non ha nome di rotonda rediticio che ester-IXX 49
      Rullo ordinario.
      t^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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