Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROTA PIETRO - ROTA ROMANA (TRIBUNALE t)ELLA SACRA)
      tale monumento (vedi il Museum Veronense
      p. 91). Rota intraprese un maggior lavoro sulla città di Bergamo: egli ne scrisse la storia (pubblicata in essa città dall'abate Salvioni nel 1804) con questo titolo : Dell'origine e della storia antica di Bergamo (in-4°). Gli studiosi della letteratura italiana a lui debbono due buone edizioni delle poesie di Gui-diccioni (Bergamo 1753) e di Vittoria Colonna (ivi 1760). Collazionò la prima sopra un manoscritto cui possedeva il conte Tasso
      togliendo parecchi falli che erano corsi nell'edizione di Genova
      ed arricchì l'altra della Vita della marchesa di Pescara.
      ROTA Pietro (biogr.). — Nato a Bergamo il 20 gen-najo 1846
      morto a Genova l'I 1 marzo 1875: lodato autore di una Storia delle Banche
      e di Principii di scienza bancariache ebbero una terza edizioue nel 1885 a Milano
      con pregevole biografia dell'autore e con note dell'avv. Eelice Mangili.
      ROTA Vincenzo (biogr.)
      — Letteratonato il 15 maggio 1703 a Padova
      morto il 10 settembre 1785
      vesti l'abito ecclesiasticoe dal seminario padovano passò a quello di Rovigo ad insegnar rettoria. Fu quiudi invitato a portarsi a Serravalle presso la nobile famiglia Minucci in qualità di precettore
      ed ebbe a discepoli due di que' fratelliuno de' quali fu poi arcivescovo di Eermo. Terminata l'educazione dei giovani Minucci
      altra ne assunse dei figli del marchese Pietro Gabrielli
      principe romanoper la qual cosa passò ad abitare in Venezia. Venuto a morte il marchese
      destinò il Rota
      di cui aveva sperimentata non iuferio-e all'ingegno la probità
      alla tutela dei figli in compagnia della madrecontessa Teresa di Valvassone. Dovette allora trasferirsi a Roma con la vedova e coi pupilli
      e colà si trattenne fiuchè gli ebbe compiutamente educati. Appresso si ridusse a vivere con la stessa marchesa in condizione di segretarioalternando con essa il soggiorno da Venezia a Padova
      finché venne a morte e fu sepolto nella chiesa di Santa Sofia.
      Il Rota ebbe un po' di ruggine col Facciolati
      che voleva farla da protettore con chi gli era compagnoe scrisse contro di lui Dialoghi in latino
      che tradusse poi in italiano. Egli amava nello stile l'antica semplicità ed eleganzae compose commedie
      nelle quali grande apparisce lo studio con cui avea cercato imitare gli autori del Teatro comico fiorentino. Di queste pubblicaronsi la Zoccnletta pietosala Morta viva
      il Pastor gelosoil Fantasma
      il Lavativo
      rimanendo inedite la Balia
      il Memoriale
      il Pisciatojo e la Bradamante. Scrisse ancora ad imitazione de' nostri antichi una novella stampata dal Borromeo nella Notizia dei novellieri Italiani (Bassano 1799) e tradusse in bella lingua l'Elogio della pazzia di Erasmo. Tra le opere non burlesche o satiriche di lui ricorderemo VIncendio del tempio di Sant'Antonio
      poema in vi canti in ottava rimadedicato a papa Rezzonico (Roma 1749). Tradusse in terzine i Salmi Penitenziali e l'Arte di disamorarsi di Ovidio. Voglionsi sue la traduzione dal latino della terza parte dell'opera Elogia Societatis Jesus (1768) e quella dal francese delle Istruzioni intorno alla Santa Sede (1765)
      masecondo Carrer
      le sono d'altra mano.
      Oltre le lettereil Rota professava anche la pit-
      tura e la musica. Memorabile è l'amicizia che lo strinse al celebre Tartini
      del quale aveva cominciato a ridurre trentasei concerti a tre o quattro parti obbligatee di cui fece il ritratto. Altri molti ritratti pur fece
      fra' quali quello di papa Ganga-nelli
      di se stessoe dei quattro professori della cappella di Sant'Antonio. Celebre per passione è fra i suoi dipinti una testa del Salvatore. Col titolo d'Imperterriti aveva fondato un'accademia filarmonica di cui facevano parte i più valenti in quell'arte cbe fossero in Padova e nei dintorni.
      Vedi F. Fanzago
      Memorie intorno aW abate V. Bota (Padova 1798).
      ROTA GRECA (geogr.). — Comune in provincia e circondario di Cesena
      con 1624 abitanti.
      ROTA ROMANA (tribunale della sacra) (dir. can.). — Furono in Italia varii e molto numerosi i tribunali cbe presero nome di Rota
      fra i quali il più autico e il più celebre è quello di cui dobbiamo specialmente trattare in questo articolo. Le Rote di Firenze
      BologuaGenova
      LuccaSiena lasciarono in copiosissime raccolte di decisioni un irrefragabile documento della sapienza di quei giureconsulti
      c allorquando la legislazione nou riposava cbe sul testo delle leggi romanediscosto da tanto intervallo di tempo
      soggetto a così elastiche interpretazionisulle norme non sempre compiute del testo delle leggi civili
      canonichefeudali e degli statuti comunali circoscritti nelle particolari esigenze del popolo e del territorio: allorquando per necessità rimanevano nell'amministrazione della giustizia larghi spazi su cui vagava il potere
      o la discrezione o l'arbitrio dei giudici » (Sclopis
      Storia legisl. italiana).
      La Rota di Geuova divenne celebre ed autorevole specialmente nelle materie commerciali. Quella di Firenze
      fondata nel 1502 invece dell'abolito uffizio del capitano del popoloed in riforma di quello del podestà
      durò con varie modificazioni fino al 1833
      e fu il primo tribunale a cui venne ingiunto di dar i motivi delle sentenze (Legge 14 maggio 1542)
      esempio seguito di lì a non molto dalla Rota Romana
      e diffuso presso tutti i paesi ove la giustizia è regolarmente amministrata. Fu-ronvi pure tribunali di tal nomebenché non di tale autorità
      in Perugia
      MacerataFerrara
      Grosseto: tutti caddero col tempoeccetto quello che esisteva prima di tutti. Fuori d'Italia
      ebbe Avignone una Rota
      quando v'imperava il papa: la Spagna pure ne istituì una il secolo decorso (1774) per ordiue di Carlo III
      e con autorizzazione di Clemente XIV
      e la chiamò Tribunale della Rota della Nunziatura apostolica di Madrid; erano di sua competenza quelli che allora dicevansi affari ecclesiastici
      vale a dire tutte le quistioni civili o criminali regulariumaliorumque Sanctce Sedi immediate subjectorum in regno Hispaniarum.
      Nel parlare della Rota Romana
      tratteremo successivamente : 1° delle originidel successivo sviluppo e della presente costituzione della medesima; 2° della sua competenza
      della procedura osservata nei giudizi portati avanti ad essa; 3° delle formalità secondariee brevemente delle onorificenze che spettano ai membri di cotesto tribunale.
      1. Origini
      sviluppoe costituzione della Rota
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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