Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROSALBA (ROSA-ALBA CARRIERA) - ROSALIA (SANTA)
      antere a due loggedeiscenti longitudinalmente. Carpelli numerosissimi
      ora solitarii per abortoora congiunti fra di loro o col tubo del calice in guisa da simulare un ovario unico. Ovario a uua sola loggia. Stili semplici
      dilatati alla sommità in stimmi di forma diversanascenti ordinariamente da un lato dell'ovario
      ora distintiora assieme congiunti. Semi uno o due in ciascun carpello
      rarameute in maggior numeroeretti o rovesciati
      non albuminosi; embrione rettocoi cotiledoni ora fogliacei
      ora carnosi. Le piante comprese in questa famiglia sono frutici od alberi a foglie alternestipolate alla base
      semplici o compostea infiorazione varia. Questa numerosissima ed interessantissima famiglia è stata divisa da De Candolle in otto tribù.
      Tribù prima. — Crisobalanee. — Ovario unico (forse per aborto)
      liberodalla cui base sorge lateralmente uno stilo filiforme; due ovelli eretti; semi ordinariamente solitarii per aborto; fiori più o meno irregolari.
      Tribù seconda. — Amigdalee. — Carpelli ordinariamente solitarii per abortoraramente due o più
      dal cui apice sorge uno stilo filiforme e che finiscono alla base in una drupa.
      Tribù tersa. — Spireacec. — Ovarii numerosiliberi
      distinti o raramente riuniti assieme in un verticillo attorno ad un asse ideale: ovelli due o più; cassule eguali in numero agli ovarii.
      Tribù quarta. — Neuradee. — Carpelli diecicongiunti assieme in una cassula a dieci logge; semi solitarii in ciascuna loggia
      pendenti obliquamente.
      Tribù quinta. — Driadee. — Ovarii due o moltiliberi
      a uua sola loggiaa un solo stilo; ovello unico
      sospesoascendente o quasi eretto; acliene secche o drupacee
      collocate sopra un ricettacolo secco o carnoso.
      Tribù sesta. — Sanguisorbee. — Fiori ordinariamente poligamo-dioichi ; ovarii da uno a quattroa una sola loggia; ovello unico
      appressoraramente ascendente ; achene secche
      coperte dal calice persistenteper lo più indurito.
      Tribù settima. — Rosee. — Calice tubulosoristretto alla sommità
      col lembo spartito in cinque lacinie ordinariamente pennatifesse; ciuque petali; stami ico8andri; stili numerosiliberi
      ovvero riuniti in una colonna; carpelli in numero eguale agli stilisecchi
      monospermirinchiusi nel tubo del calice.
      Tribù ottava. — Pomacee. — Ovarii ordinariamente a cinque logge terminate da altrettanti stili semplici od assieme congiunti ; pomo fatto dal calice diventato carnoso e che rinchiude i carpelli cartilaginosi od osseiper lo più ad uno o due
      raramente a parecchi semi; semi ascendentiraramente eretti.
      ROSALBA (Rosa-Alba CARRIERA
      più nota sotto il nome di) (biogr.). — Pittrice nata nel gennajo 1671 a Venezia
      morta il 15 aprile 1757. Manettecontrariamente a quel che dice Zanetti
      riferisce che querta artista non ebbe da principio altra occupazione che quella di far disegni pei merletti detti punti di Venezia. Un cambiamento di moda avendola costretta a cercare altri mezzi di esistenzaella tolse a dipingere i coperchi delle tabacchiere
     
      secondo il consiglio d'un francese rinomato a Venezia per questo genere di lavori. Nel 1720 andò in Francia
      ove acquistò molta fama e fu ammessa all'Accademia reale dopo aver presentato un pastello che sta ora a Parigi. 1 due anni che passò a Parigi (1720-21) furono per Rosalba una serie di ovazioni e trionfi; ricercatafesteggiata da tutti
      ella era considerata come una delle più grandi pittrici che abbia prodotto l'Italia. Oggi però che il bel colore dei pastelli di Rosalba è sbiaditonoi scorgiamo i difetti del suo disegno del pari che le affettazioni del suo stile. Nel 1735 fece un viaggio in Allemagna
      ove fu accolta con plauso come a Parigi
      ed ebbe l'onore a Vienna di dar lezioni all'imperatrice. Il suo spirito ed il suo ingegno illeggiadrirono la Corte di Dresda. Negli ultimi anni della sua vita la Rosalba divenne cieca. Ella scrisse: Diario degli anni 17201721
      scritto di propria mano tn Parigi da Rosalba Carriera.
      ROSALI (geogr.). - Comune nella provincia e nel circondario di Reggio di Calabria
      con 1696 ab.
      ROSALIA teanta) (agiogr. ). — Patrona di Palermo
      ove nacque da Siuibaldo signore di Roses e di Quis-quina
      che vuoisi discendente dalla famiglia imperiale di Carlo Magno. Una leggenda la dice nipote di Guglielmo I re di Sicilia e di bellezza meravigliosa. Fin dalla sua gioventù sprezzando il mondoritirossi in uua grotta sul moute Pellegrino poco discosto da Palermo
      ove ora ha un bel santuarioe dove menò vita romita ed ascetica. Mori nel 1160
      e il suo corposcoperto nel 1625
      fu trasferito con pompa solenne in città nel pontificato di Urbano VIII
      il quale con sua bolla del 1634 assegnò la regola di san Benedetto ad un monastero di donne sotto il titolo di Santa Rosalia
      fondato per testamento di Margherita del Carretto d'Aragoua dei conti di Gagliano. Usano le monache di Santa Rosalia l'abito proprio delle religiose benedettine di color nero; le novizie differiscono alquanto dalle professee le converse da queste e da quelle. Le loro costituzioni come il loro cerimoniale furono pubblicate dal padre Pietro Autonio Tornamira benedettino cassiuese. La loro chiesa sontuosa fa aperta nel 1709
      e vi si professa particolare divozione al Santissimo Sacramento.
      II nome di santa Rosalia è sulla bocca di tutti in Palermo; la sua effigie dipinta e scolpita incontrasi in ogni dovee la sua festa
      come celebra-vasi gli anni addietroattirava in Palermo migliaja di forestieri. Due ore prima del tramonto le sca riche dei mortaretti e dei cannoni annunziavanc cbe il gran carro di santa Rosalia aveva preso le mosse
      e lungo la spiaggia del mare entrava nel Cassero
      e per Porta Felice recavasi al palazzo reale attraversando la città. Questo carro è cosi descritto da un viaggiatore: c Un'enorme conca dorata portata sopra quattro ruote massiccie ne forma la base ; una vasta orchestra in anfiteatro s'inalza sul davanti. Sopra e dietro è una cappella assai altasopra le cui faccie sono rappresentati i miracoli e i fatti principali della santa. In cima alla cappella molti rami di palma sorreggono un ammasso di nubi donde si erge la santa coperta d'un manto e circondata di cherubini. Il carro ò alto sì
      che arriva ai tetti delle casee si avanza tratto
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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