Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      Romolo - Romualdo e éomoaldò (SaN)
      i Romani so) monte Palatino
      e i Sabini ani Capitolino e sul Quirinale
      si unirono come se fossero state una sola nazionequantunque ciascheduna continuasse ad avere nn proprio re. Ogni volta che occorreva trattare d'affari importanti per le due nazioni
      i due re e i cittadini de'due Stati si assembravano nella valle interposta fra il Capitolino e il Palatino (comitìura\ Ma cotesta unione non durò lunga pezzapoiché Tazio fu ucciso durante un sacrifizio nazionale che facevasi a Lavinio ; d'allora in poi Romolo regnò solo sopra le due nazioni. Si vuole che durante il tempo in cui Romolo regnò solo facesse due guerre
      una contro i Fidenati e l'altra contro i Veii. I Fidenati incominciarono essi stessi la guerra per timore della crescente forza de' loro vicini ; ma Romolo li vinse per mezzo di uno stratagemmae s'impossessò della loro città. La guerra contro Yeio fu una conseguenza di quella contro Fidena
      giacché erano tutte due città etnische. Anche gli abitanti di Veio ebbero la peggioma ottennero una tregua di cento anni
      concedendo però una parte del loro territorio ai Romani. Queste sono le vicende e le geste che le antiche leggende romane attribuivano al fondatore della gran città. Quanto alle sue politiche istituzionivedi Italia e Roma. Si vuole che egli morisse dopo regnati trentasette anni (716 av. C.); e la sua morte ha del maraviglioso quanto la sua nascita. Alle none di quintile
      ossia alle Quirinali (il 7 di luglio)
      mentre egli faceva la rassegna del suo popolo presso la palude di Capra
      fu rapito dal padre Marte e assunto al cielo. Il popolo compreso da terrore si diede alla fuga; ma Romolo comparve poco dopo in aspetto di glorioso eroe a Procolo Giulio e or-dinogli di dire al popolo com'egli d'allora in poi avrebbe vegliato sopra di esso in qualità del dio Quirino. Tali sono i caratteri principali della storia del fondatore di Roma
      la qnale storia fu tramandata per tradizione e mantennesi viva ne* canti nazionali fino al tempo di Dionigi d'Alicarnasso (ip. 66). Vi furono scrittori
      cosi antichi come modernii quali cercarono di ricavare il vero storico da questa bella e per molte parti veramente poetica leggenda
      ovvero rigettarono alcune parti della narrazione come al tutto favolose e altre ne ritennero cbe parevano più conformi agli avvenimenti della storia reale. I tristi risultati di questa forse troppo rigorosa critica sono stati chiaramente dimostrati dal Niebubr.
      Oltre gli scrittori citati nell'articolosono a vedere i seguenti: Blumenthal
      Romulus (Helm. 1654)
      — Rango
     
      Vita Romuli (Fraucoforte 1661) — WeissRomulus discursibus hi storico politicis il lustratus (Lipsia 1664) — Lefèvre
      Discours sur Romulus (Saumur 1666) — WegnerDissertatio hi storico politica de Romulo
      rege Romanorumprimo imperiique conditore (Eonisberga 1668) — Arnold
      XHssertatio sistens Romulum primum Romanorum regem (Durlac 1668) — GronoviusOratio de origine Romuli (Leida 1684) — Boerner
      Dissert. de Romuli cognomento clarisque Quirinis (Lipsia 1709)
      — G)adovLebensbeschreibung des ersten rdmischen RGnigs Romuli (Alla 1718) -— Gebauer
      Romulus oòservationibus varii generis illustratus (Lipsia 1719) — ToernerDissertatio de Romulo legisla-
      tore (Upsal 1719) — PurruckerProgramma (ie Rbmulo
      primo Romanorum rege (Baruth. 1752) — MuellerDisquisiiio
      utrum Remus a fratre Romulo sit interfectus? (Chemnic 1720).
      ROMOLO (stor. delle B. A.). — Occorrono due artisti di. tal nome.
      Il primoappellato Romolo
      scultore di sarcofagidi cui il nome trovasi iscritto in un lato di uno splendido sarcofago nella villa Medici (Guattani
      Mon. Ined.
      voi. i; R. Rochette
      Lettre à Schom
      p. 398).
      11 secondoRomolo Potlzio
      uno di quegli artisti della Gallia romana i cui nomi ci pervennero per ipezzo delle iscrizioni conservate nel museo di Lione. Quest'artista è qualificato nell'iscrizione Artis Arg. Exclussorche significa
      senza alcun dubbioartefice di vasi argentei
      come ha dimostrato R. Rochette
      seguitando l'abate Greppo
      dall'uso della parola exclusores in questo sensoin un passo di sant'Agostino (ad Psalm.
      lxvii
      31; Du Cange
      s. v. Exclusor ; R. Rochette
      Lettre à M. Schor n pp. 441
      442).
      ROMOLO (biogr.). — Figliuolo dell'imperatore Massenzio
      fu nominato colleganel consolato
      del padre suo che morì dopo di lui come vediamo dalle medaglie di consecrazione esistenti tuttavia sulle quali
      è rappresentato quale un giovinetto. La medaglia che porta la leggenda M. A ir. Romulus nouius Ctes. è probabilmente spuria (Eckel voi. vaip. 59).
      ROMOLO Augustolo (biogr.). V. Augnatolo.
      ROMORANTIN igeogrX — Piccola città di Francia
      dipartimeuto di Loir-et-Cher
      di 7000 abitantial cui assedio nel 1356
      per opera del Principe Nero
      dicesi sia stata nsata la prima volta l'artiglieria.
      ROMUALDO e R0M0ALD0 (san) (agiogr.). — Istitutore e primo abate dell'ordine dei Camaldolesi ( V.)
      nacque in Ravenna intorno al 956 da famiglia ducale. Disdegnando di buon'ora le vanità e le fri* volezze del mondoaspirava a vivere riposato. Essendo stato testimonio di un duello in cui suo padre Sergio uccise il proprio avversario
      inorridito per quel sanguinoso spettacoloandò tosto a chiudersi in un monastero
      dove passò quaranta giorni in preghierepoi domandò al superiore di veuir am-mos80 nel numero de'suoi religiosi. L'abate
      temendo di far cosa che dispiacesse al di lui padrepiù volte il rifiutò ; ma veggendo poi la perseveranza del giovine
      consenti vestisse l'abito reiigioso^ Le austerità cui si diede Romualdo
      e i rimproveri che faceva per zelo a' suoi confratelli irritarono questi per modoche volevano
      come narrasitoglier di mezzo un così importuno censore. Esso prevenne la loro trama
      e ri ti rossi in una solitudine presso le lagune di Venezia
      e vi si mise sotto la direzione d'un eremita che vi si trovava. Qualche tempo dopoil doge Pietro Orseolo avendo i presa la risoluzione di abbandonare ii mondo
      ri-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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