Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      BOMBfOLONel 1769 fa preposto al comando del secondo corpo dell*e8ercito russo nella guerra contro i Turchi; corpo cui era commesso d'impadronirsi della fortezza di Bender
      e di invadere la Bessarabia. Avendo poco stante succeduto (settembre 1769) al principe Galitsyue come generale in capo dell'esercito principaledebellò
      il 18 luglio dell'anno seguentei Tatari di Crimea
      sulla sinistra sponda del Pruth
      nella pianura di Kathal
      e riportò
      pochi giorni appressocontro i Turchi medesimi la vittoria di Kagul
      che gli valse l'ordine militare di Sun Giorgio di prima classe. Frutto delle due vittorie fu la presa delle città di Kilia
      AkermanBeoder
      Brailanon che l'occupazione da parte dei Russi di tutta la riva sinistra del Danubio. Nel 1771 Romanzoff espugnò la fortezza di Giurgevo; l'anno veguente conchiuse una tregua
      cui tennero dietro le conferenze di Foksciauy
      poscianel 1773
      quelle di Bukharest. Ripigliate ciò non pertanto le ostilità
      varcò il Danubio ed ottenne parecchi nuovi vantaggi sui Turchi
      senza potere per altro impadronirsi di Silistria. Toccati alcuni rovesciripassò il fiume; ma tornato indi a poco indietro
      andò ad assediare nel suo accampamento di Sciumla il gran-visircui impose
      il 21 luglio 1774
      il famoso trattato di Kutsciuk Kainargi. L'imperatricericonoscente di tante valorose geste
      e che avevagli già couferito il grado di felci-maresciallolo insignì eziandio del titolo di Zadunaiski. Romanzoff accompagnò da poi il granduca Paolo quando si recò in Prussia ad impalmare la principessa Maria di Wurtemberg. Essendosi nel 1787 ricominciata la guerra con la Turchia
      ottenne il comando di un esercito cbe la Russia manteneva in Ukrania per ispalleggiare gli Austriaci; ma le sue operazioni non corrisposero appieno all'aspettazione del Governo. Inasprito infine dall'orgoglio del principe Potemkiue e dall'invidia onde veniva da esso perseguitatoRomanzoff chiese ed ottenne il suo congedo (1789) e si ritrasse ne' suoi poderi
      ove morì il 6 (17) dicembre 1796
      pochi giorni dopo l'imperatrice Caterina
      che aveva iugratameute corrisposto ai suoi lunghi e segnalati servigi. Paolo I prese per lui il bruno durante tre giorni e lo fece portare a tutto l'esercito.
      Niccolò Petrovitch
      conte di Romanzoff
      figliuolo primogenito del precedentecancelliere dell'Impero
      uomo altrettanto insigne pel .suo senno politico quauto pei benemeriti servigi da lui resi alle scienzenacque nel 1753
      e venne educato nella casa patema. Giunto all'età di diciott'annifu creato gentiluomo di camera
      e poco dopo mandato a far parte dell'ambasciata di Vienna. A treut'auni (1784) fu fatto ministro ed inviato plenipotenziario a Francoforte sul Menoaccreditato presso tutti i principi del circolo elettorale del Reno
      ufficio da lui occupato per quiudici annidurante il quale ebbe frequeuti relazioni coi fuorusciti francesi di Coblenza. Cateriua II gli largì ogni sorta di distinzioni
      e lo assunse fiuo al grado di consigliere privato. Richiamato da Paolo ldivenne consigliere privato attuale (1797)
      ricevette il cordone di Sant'Andrea
      ma non venue riposto in attività
      e visse « a Mosca siuo alla morte di quell'imperatore. Creato miuistro del commercio da Alessandro nel 1802
     
      ed incaricato inoltre della direzione delle vie di comunicazioneadottò ottimi provvedimenti per isvolgere il commercio interno ed esterno della Russia. Egli era generalmente tenuto come un aderente di Napoleone
      epperciò nel 1807
      dopo il colloquio del Niemen. fu chiamato al ministero delle relazioni estereufficio che gli valse indi a poco
      dopo la riunione della Finlandia all'Impero
      l'alta dignità di cancelliere o presidente del Consiglio dell'Impero. Nel 1808 accompaguò Alessandro ad Erfurth
      e nel 1810 fu assunto alla presidenza del Consiglio dell'Impero. Durante la campagna del 1813 al 1814 rimase a Pietroborgo a dirigere il suo ufficio; ma tutte le più importauti faccende venivano decise nel campo dall'imperatore. Tornato Alessandro nella sua capitale (1814)
      diede il portafoglio delle relazioni estere al conte Nesselrode
      e d'allora in poi Romanzoff. quasi privo dell'uditose ne visse ritirato dagli affari
      consacrando le sue grandi ricchezze ad imprese patriottiche e scientifiche. Egli cooperò efficacementeper citare soltanto alcuni esempi
      ad introdurre il metodo lan-casteriauo in Russia
      e si fu a sue spese che Ottone di Kotzebue fece il suo viaggio attorno al globo e che ne venne pubblicata la relazione. Nel 1817 allogò a Canova una statua colossale della Pace
      avente in una mano un ramo d'ulivo ed appoggian-tesi coli'altra ad una colonnasulla quale legge-vasi la seguente iscrizione: Pace di Abo
      1743; Pace di Kutsciuk-Kainargi
      1774; Pace di Fre~ derisksham
      1809
      oude rammentare cou essa comeper uua strana combinazioue
      i tre più importanti trattati di pace per la Russia erano stati concbiusi dall'avolodal padre e dal figliuolo. Allorquando egli ottenne ne) 1814 il suo congedo dall'ufficio di capo della cancelleria
      mandò come patriottico dono all'Ospizio degli Invalidi tutti i regali da lui ricevuti dalle Corti straniere durante il suo ministero. Egli fece inoltre stampare a proprie spese il Codex diplomaticus russo (Mosca 1813;; concorse col proprio danaro all'edizione di Leone il Diacono
      intrapresa da Hase
      e consegnò 25
      000 rubli (in carta) all'Accademia delle scienze per la pubbltcazioue di carte e crouache russe. Nel 1817 fece egli stesso un viaggio nell'interno della Russia onde raccogliere tutti i documenti relativi alla storia nazionalegrande impresa successivaiueute proseguita da Stroief. Si fu altresì a sue spese che Federico Adelung diede fuori la descrizione delle celebri porte di Korsun. A lui pure va la scienza debitrice della prima edizione tatara della storia di Abul-ghasi (Kasan 1825
      in-fol.). La scuola industriale da lui foudata nel 1820 uel suo podere di Homel
      governo di Moghilef
      servì di norma a parecchi consimili stabilimenti in que' dintorni. Egli morì a Pietroborgo il 15 geuuajo 1826
      senza prole. L'anno ! seguente si aperse al pubblico il museo Rouiauzoff
      ! composto della biblioteca del caucellieredelle sue collezioni
      ecc.
      couforme all'ultima sua disposizione testamentaria.
      Michele e Sergio Petrovitch
      di lui fratellinon , ebbero essi pure eredi diretti
      laonde quest'illustre famiglia si spense nel 1838.
      R0MBI0L0 {geogr.). — Comune nel circondario di Mouteleoue Calabria
      prov. di Catanzaro
      ab. 3140
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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