Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROMA.
      663
      Fig. 5708. — Acquedotto di Claudio.
      40 chilometri. I ruderi di tante opere, smantellate dai barbari e che adornano oggidì cosi tristamente la campagna romana, restano il più valido testimonio dell'antica grandezza ( V. l'art. Acquedotto e la Tavola I, nella quale sono riprodotti alcuni acquedotti romani nelle figure 5, 6, 7, 8).
      a) Acqua Paola. — È l'antica alsietana, il cui Acquedotto fu restaurato sotto Paolo V. Clemente X vi fece aggiungere dall'architetto Fontana una derivazione dal lago di Bracciano. Più tardi con nuovo cunicolo ed altri lavori vi si allacciavano acque provenienti dai laghi di Martignano e Strac-ciacoppe. 8i calcolò dal Cavalieri la sua totale portata a 80,000 m. c. per 24 ore; altri ritiene che possa conseguirsene più di 90,000. La sua lunghezza totale è di 52 chilom. ; l'origine al lago di Bracciano alto 160 m.; lo sbocco a porta San Pancrazio sul Gianicolo a 75 metri sul mare. Ivi l'acquedotto si divide in due rami: l'uno, di oltre 30,<)00 m. c., alimenta la grandiosa fontana di San Pietro in Molitorio, e poi scende in cascate, animando diversi mulini ed officine, tra cui la nuova fabbrica di tabacchi. Qualora tutta l'acqua di questo ramo fosse bene adoperata, fornirebbe all'industria la forza di ben 200 cavalli. Oggidì se ne consegue a stento la metà. L'altro ramo scende ad alimentare le fontane di San Pietro ed altre parti del Transtevere, ed una porzione passa anche sulla sinistra del fiume. Per la natura dei laghi da cui proviene, che sono antichi crateri vulcanici, quest'acqua contiene pochi sali calcarei, bensì tracce di magnesia; ma nella state, oltre ad essere calda, si carica di materie organiche in decomposizione, per cui riesce poco atta per gli usi igienici, fissa, stante il suo alto livello, che può dare una caduta di oltre 60 metri, è molto opportuna come forza motrice. L'ampiezza del lago di Bracciano, che supera i 6000 ettari, permetterebbe forse di formarne un gran* dioso serba tojo capace di fornire un volume perenne ben maggiore dell'attuale, agevolando viepiù illavoro meccanico a Roma, ed in parte anche l'irrigazione nei dintorni.
      b) Acqua di Trevi. — È l'antica Virgo, ricondotta dal Pontefice Niccolò V. Derivasi nella tenuta di Salone, sulla sinistra dell'Anione a 12 chilometri da Roma. Le sue polle scaturiscono dai tufi vulcanici, forse in vicinanza delle marne plioceniche. La qualità ò ottima per gli usi domestici, sicché a Roma l'acqua di Trevi è più apprezzata delle altre. Secondo un'antica misura dell'ing. Viei, la totale sua portata sarebbe di 65,000 m. c.; negli ultimi anni, per incuria di manutenzione, se ne vide scemare il volume e adulterata la purezza; per cui si idearono nuovi lavori di ristauro e di isolamento. Sgraziatamente il suo livello è basso. L'acquedotto parte da 30 metri appena sul mare, e con 16 chilom. di corso giunge presso Porta del Popolo a m. c. 22,40. Passato il Pincio, si divide in tre rami che vanno in diverse direzioni ad alimentare, oltre diverse case private, 13 grandi fontane e 37 più piccole, ricadendone l'acqua dalle une alle altre. Tra le fontane maggiori citiamo la monumentale di Piazza Trevi, e le fontane di Piazza del Popolo, di Spagna, Ripetta, Panteon, Navona, Campo-fiori e Farnese.
      c) Acqua Felice. —• Quest'acquedotto è opera del 1586, dovuta al papa Felice Peretti, Sisto V. Le sorgenti si riscontrano sotto al monte Falcone, non luugi dal villaggio di Colonna, a distanza di circa 24 chilometri e ad un livello assai elevato sul mare. Benché scaturiscano da tufi vulcanici, devono avere origine da terreni calcariferi, essendo l'acqua di qualità che favorisce le incrostazioni e che quindi ostruisce i tubi, scioglie male il sapone e nella state riesce alquanto fetida e di sapore terroso. La totale sua portata si calcola di 20,500 metri cubi. Il corso dell'acquedotto è di 33 chilometri, di cui 10 sotterranei ed il resto sopra arcate alte persino 16 metri. In alcun tratto venne impiegato l'antico acquedotto Claudio (fig. 5708). II vantaggio
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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