Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROD1ZONATI - RODIZONICO ACTDOd} marciapiedi, e le case regolari e solidamente fabbricate. Molte di quelle della via dei Cavalieri conservano oggigiorno pure gli stemmi degli antichi Ospedalieri ; e fra i precipui vi si notano quelli dei grau mastri lsle-Adum, Au1>usson, Amboise, Ruggero de Pins e Qiovauni di Lostic. Fra i monumenti ancor superstiti, giovi notare l'antico palazzo, residenza ora del vali o governatore generale, che attesta co'magnifici suoi avanzi le ricchezze ed il buon gusto dei Cavalieri ; rimase quasi interamente distratto per il tremuoto del 1856; domina tutta la città, cui serviva di castello. Gioverà inoltre ricordare la vasta e bella chiesa di San Giovanni, convertita in moschea, dopo che i Turchi si resero padroni dell'isola. Posta nel puuto più culminante dell'isola, l'alia sua torre serviva di specola per le navi cristiane. Esistevano ne' suoi sotterranei le tombe dei gran mastri d'Aubusson, d'Amboise, Carette ed altri. Distrutta cotesta magnifica chiesa nel 1856, per l'esplosione del magazziuo a polvere cbe racchiudeva, non presenta oggidì che un cumulo di rovine. Vi sono però molte altre chiese, fra cui primeggiano Santa Caterina, San Marco, Santo Stefano, Nostra Donna della Vittoria, ecc., convertite tutte sgraziatamente in tante moschee. Tra i numerosi edifizi fóndati dai cavalieri di San Giovanni meritano speciale riguardo il convento, parecchi forti isolati, la porta Santa Caterina, la Torre di San Giovanni, il Castelletto ed il palazzo dei Cavalieri. Cotesti edifizi, nel maggior numero, rovinati in parte dopo la dominazione tur-chesca, sono stati quasi interamente distrutti dal tremuoto più fiate mentovato. Il grande ospedale, in cui venivano accolti i cristiani di tutte le parti del mondo, fu trasformato in granajo d'abbondanza. Le rive di Rodi, piantate di begli alberi, formano una dilettevole passeggiata, ed il porto vi è magnifico, comodo e sicuro, ma poco profondo. Divi-desi in due parti, mediaute un molo, su cui inalzasi una torre quadrata dell'altezza di 40 metri, che gli serve di faro. La bocca di cotesto porto è chiusa da rocce sormontate da due forti, le quali servivano di base, giusta la tradizione, al celebre colosso. Presso al porto sta un cantiere da costruzioni navali, industria antichissima dei paese. Rodi è il centro del commercio dell'isola, e per conseguenza il veicolo di tutte le sue esportazioni , di cui femmo di già cenno. Esportavausi anticamente in maggior copia le derrate dell'isola cbe non si faccia oggidì, e consistevano in vini, uva passa, fichi, zafferano, olio, marmo, agata, spugne e pesci. I prodotti industriali più ragguardevoli dei Rodii erano navi, armi e macchine belliche. Oltre alle città sum-meutovate, parlano gli antichi anche dei due forti al S., Issia (lxia) e Muasirio (Mnasyrtum), e di un luogo detto Acaja (Achnja).
      Conchiuderemo coll'osservare che l'isola di Rodi, la quale comparisce auche nelle più antiche tradizioni come eccessivamente produttiva (flom., 11., 11, 670; Pind., Olymp., vii, 27), è nondimeno in molti puuti aspra e dirupata, specialmente sulla spiaggia vicino alla città di Rodi, e nei dintorni di Liudo; ma non si può negare che sia stata in generale feracissima. E per quella guisa che natura le fu prodiga delle più utili piante, de' fiori e fruttipiù ricercati, le fu elargitrice purauco d'ingegni possenti, che salirono iu gran fama nella filosofia e nella letteratura. Ci basti nomiuare in prova Paneeio Stratocle, Andronico, Eudemo, Girolamo, Pi Sandro, S/mmia ed Aristide; avvertendo che Po-sidonio, Dionigi Trace ed Apollonio, soprannominato ti Rodio, avevauo fatto lunga dimora uell'isola. \j& città odierua di Rodi contiene pochissimi avauzi dell'antica città greca, principalmente dopo il tremendo tremuoto del I8f»6e lo spaventevole del 1863.
      Vedi: Coronelli, Isola di Rodi, geografica, storica, ecc. (Venezia 168:>, 1688, I7(i2, iu fol.ed in-H°) — Meursius, Creta, Cyprus, Rhodus (Amsterdam 1675, in-4°) — Paulseu, Descriptio Rhodi Maced. cetate (Gottinga 1818) — Rost, Rhodus, etn hist. arch. Fragment (Altona 1823) — Meuge, Vorgeschichte von Rltodus (Colonia 1827) — Rottier, Descript, des monuments des Rhodes (Brussella 1828) — Ross, Reisen auf den griech. Jnseln (voi. 111, 70 113); Reisen nach Kos Bahhtrnassos, Rhodos, ecc. (p. 53 80) — Meusel. Btbltother.a hi storica — Caour-sin, Assedio di Rodi nel URO «Ulina 1490); libro assai curioso, con intagli rappresentanti il porto e le operazioni dell'assedio.
      RODI (geogr.). — Comune nel circondario di San Severo, provincia di Foggia, con 5726 abitauti. Si distingue coll'appellativo di R*tdi Gnrganico.
      RODI ordine di) (arald.). V. Malta (ordine di).
      RODIGINO Celio (biogr. 1. V. Richleri Lodovico Cello.
      RODIGINO geogr.). — Comuue nel circondario di Bozzolo, provincia di Mantova, con 3260 abitauti.
      RODIMENTO, EROSIONE o CORROSIONE (idraul.). -Azione colla quale le acque correnti corrodono a poco a poco le rive dei fiumi e dei canali, allargando il letto naturale o trasportandolo da un luogo all'altro. Questa mauiera di cormsioue succede per lo più iu due modi distinti: 1° quando l'acqua delle pieue straripando produce lo sterro nei terreui laterali, ossia trasporta con sè il terreno, lasciaudo iu sua vece un ammasso di sabbia e gliiaja : 2° quando la corrente non esseudo parallela alle spoude, vi percuote coutro, e scava a poco a poco il terreuo al di sotto, finché la sponda priva di appoggio rovina cadendo uel fiume. S'impediscono ordinariamente le corrosioni con argini, cordonate, palafitte e simili.
      RODIO (chim. e miner.). — Corpo metallico scoperto da Wollastou nel 1804. La naturalo fornisce allo stato di lega col platino e qualche volta col-l'oro. Finora non fu ritrovato cbe nei miuerali di platino; quelli degli Urali ne contengono da 0,86 a 1,15 per cento; quelli della Colombia, 3,46 per ceuto. La lega d'oro e di rodio fu trovata da Dei-Rio nei miuerali di platino della Colombia; è di un giallo sporco assai chiaro, contiene da 34 a 43 per cento d'oro, ed il suo peso specifico varia da 15,50 a 16,80, secondo la sua maggiore o minore ricchezza.
      11 rodio si estrae dai minerali di platino col seguente processo. 1° Si discioglie il minerale di platino nell'acqua regia, si neutralizza la dissoluzione col carbonato di soda, e col l'aggi unta di una soluzione di sale ammoniaco si precipita il platino allo stato di cloruro doppio di platino e d'ammoniaca. 2° Separato il precipitato platinico, si versa nel
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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