Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RODI
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      teste tre città, insieme con Coo, Gnido ed Alicar-nasso, formarono ciò che si disse la dorica esapoli, ossia la lega di sei doriche città, che aveva il comune suo santuario al promontorio Triopio sulla costa della Caria, e per nume tutelare Apollo (Herod., i, 144). I rapidi progressi nelle civili istituzioni fatte dai Rodii in un tempo comparativamente assai autico, vengono attestati più che mai dalle loro colonie nei paesi lontani dell'Occidente, per esempio, da quelle delle isole Baleari da essi fondate, e dalla fondazione di Rodi sulla costa della Spagna, di Parteuope, Salapia, Siri e Sibari nell'Italia, di Gela nella Sicilia; mentre non venivano trascurate le regioui fiuitime. essendo state rodie colonia anche Soli nella Cilicia e Gage itìngce) e Coridalla (Corydaìla) nella Licia. Intorno all'anno 6H0 av. C. l'antica forma regia di governo che prevaleva in quell'isola , egualmente che negli altri Stati dorici, fu abolita, e vi si sostituirono proba-bilmeute magistrati detti pritani. Tali cariche erano sostenute a Jaliso dalla famiglia degli Eratidi, che in origine erano i re di questa città. Nella settima ode olimpica Pindaro celebra le vittorie di Diagora, uno di detta stirpe, parla dell'autorità del suo parentado in Jaliso, e ammonisce i cittadini di quel luogo a stare in guardia contro le inuovaz'oni. Ciò fu intorno all'auno 464 av. C. quando gli Ateniesi, i quali andavano allargando il loro potere sull'Ar- j cipel«go, si erano già probabilmente immischiati nell'interno goveruodi quell'isola. Durante la guerra j persiana e la guerra pelopounesiaca , pochissima ; menzione trovasi fatta dell'isola di Rodi. È probabile ch'essa se ne sia schermita come Mileto e varie potenze marittime della costa dell'Asia Minore e forse per le stesse cagioni. Nel corso dell'ultima guerra, l'alterna soggezione dei Rodii agli Ateniesi ed agli Spartani produsse un corrispondente cambiamento nelle costituzioni della loro città, avvicendando dall'oligarchia alla democrazia; e ciò fu causa di disordini interni e della cacciata dei due rappreseutauti degli Eratidi. Ma uno di essi , Dorieo, il quale era stato richiamato per opera degli Spartaui, riuscì a riporre il governo nella mano dei uobili. Nel 408 av. C. si fondò la città di Rodi col raccogliere in un solo luogo gli abitanti di Lindo, Jaliso e Camiro; e d'allora in poi la storia di quella città fassi identica colla storia dell'isola. Nel 357 tornò per qualche tempo sotto il doiniuio d'Atene, contro il quale Stato fece poi lega cou Coo, Cliio e Bisauzio. Ne venne la guerra sociale, che termi nò nel 335: e tra le condizioni della pace eravi quella della futura iudi-pendenza dei Rodii. Liberatisi appena da uu lontano nemico, provarouo la perniciosa influenza di un viciuo, di Mausolo re della Caria, il quale, per l'ajuto che loro aveva prestato nella guerra contro Atene, ottenne grande autorità nell'isola e s'uuì col l'oli garelli a per opprimere il restante dei cittadini. Dopo la morte di Mausolo, sua moglie Artemisia, impadronitasi per mezzo di uno stratagemma della (lotta rodia, privò Rodi per qualche tempo della sua libertà. Posesi nell'Acropol i uua guarnigione di Cani, ed è probabile che a questo periodo si riferiscano gli eccessi d'Egesiloco e dei suoi compagni, che in un frammento di Teopoinpo
      , citato da Ateneo (lib. x. p. 444, Casaub.) sono descritti come gli istitutori di un'oligarchia corrotta e dissoluta. Questi disordini interni partorirono una forma mista di governo in cui , per quanto puo8si rilevare dagli antichi scrittori, coutrappe-savansi fra di loro gli elementi democratico ed aristocratico. Nominavausi ogni anno due principali magistrati, detti pritani, investiti di grau potere, i quali avevano alternamente la precedenza l'uno j sull'altro per lo spazio di sei mesi. Eravi un Se-j nato i cui membri tutti avevano voto nell'assemblea j pubblica e intervenivano a mesi alternati nel Se-I nato e nelle assemblee popolari , in cui il popolo ( votava alzando le mani. Secoudo Strabone, avevusi gran cura dei poveri , i quali venivano forniti di grano e mantenuti a spese de'ricchi, che per tale effetto erano soggetti a liturgie. La soprainten-1 deuza alla marineria e ad altri affari, regolavasi conforme a'principii oliga'chici; i buoni effetti di una costituzione così modificata si manifestarono nel cessare che fecero da quel tempo le intestine discordie della città. Dopo la morte d'Artemisia troviamo che i Rodii, collegati cogli Ateniesi, mandano ajuto a Bisanzio coutro Filippo il Macedone. Rodi si sottopose, come gli altri Stati della Grecia, ad Alessandro il Grande, ma dopo la costui morte i Rodii ne cacciarono i soldati dalla loro città. A questo periodo si collegarono assai strettamente cou Tolomeo Sotero e ricevettero graudi benefizi dal commercio egiziano. Quand'essi ricusarono d'ajutare Antigono nella sua guerra contro quel principe, fu maudato contro di loro il figliuolo di esso Antigono, Demetrio Poliorcete; e cominciò il primo dei memorabili assedii a cui andò soggetta Rodi. Il coraggio dei difensori non fu puuto inferiore all'industria con cui gli assediatori si valsero per mettere in uso ogni macchina d'assalto che le cognizioni meccaniche di quei tempi sapessero suggerire. Dopo molto contendere dall'uno e dall'altro lato, a'R >dii venne fatto di respingere questo formidabile nemico (303 av. C.), e fecesi la pace a condizione che i Rodii fossero ali» ari di Demetrio contro tutti, da Tolomeo iu fuori. Da questo punto si può far incomiuciare il rapido crescere della potenza di Rodi. Esseudo andate in declino le antiche forze marittime della Grecia, la supremazia de'mari venne a toccare a quest'isola, del che furono immediato risultamelo uua grande prosperità commerciale e un graude raffiuamento nella coltura delle arti. Allora fu che si fece la celebre statua del Sole, per mezzo della somma ricavatasi dalla vendita delle macchine da guerra adoperate contro la città nell'assedio, e dopo la pace generosamente presentata da Demetrio come in tributo al valore dei Rodii (V. Colosso1. Tanta era l'importanza commerciale di Rodi, che iu quell'occasione i graudi priucipi d'allora gareggiarono verso di essa iu munificenza di doni affi ne di ripararne le perdite. Geroue re di Sicilia, Tolomeo Evergete, Antigono Dosoue re di Macedouia , Seleuco II e varii altri poteutati inferiori dell'Asia si offersero prontamente al servizio d'una città che, come questa, per mezzo delle sue flotte ditendeva i mari dai pirati ed estendeva le comunicazioni mercantili. 1 Rudii <2i9 av. C.j, ajutati da Prusia re della
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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Coo Gnido Alicar-nasso Triopio Caria Apollo Herod Rodii Occidente Baleari Rodi Spagna Parteuope Salapia Siri Sibari Italia Gela Sicilia Cilicia Gage Coridalla Corydaìla Licia Stati Jaliso Eratidi Pindaro Diagora Jaliso Ateniesi Rodi Mileto Asia Minore Rodii Ateniesi Spartani Eratidi Dorieo Spartaui Rodi Lindo Jaliso Camiro Atene Stato Coo Cliio Bisauzio Rodii Mausolo Caria Atene Mausolo Artemisia Rodi Acropoli Cani Egesiloco Teopoinpo Ateneo Casaub Se-j Strabone Artemisia Rodii Ateniesi Bisanzio Filippo Macedone Stati Grecia Alessandro Rodii Tolomeo Sotero Antigono Antigono Demetrio Poliorcete Rodi Rodii Demetrio Tolomeo Rodi Grecia Sole Demetrio Rodii Rodi Sicilia Tolomeo Evergete Antigono Dosoue Macedouia Seleuco II Asia Rudii Prusia Rodi