Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      ROCHEFORT (DI) GUGLIELMO - ROOHEMORE n RODHEMAURE DI) GIACOMO 1?07
      portanti della Francia. Rochefort diede i natali a parecchi nomini illustri, fra' quali LaGalissonnière, Latouche de Tréville, Gauffier, Andebert, Lesson, Savigny.
      ROGHEFCRT (di) Guglielmo (biogr.). — Cancelliere di Francia, nato nel secolo xv nel borgo ossia castello dello stesso some presso Dòle, di nobile ed antica famiglia del contado di Borgogna, fu am messo di buon'ora nel consiglio del duca Filippo il Buono, dopo aver fatti i suoi studii ed essere stato addottorato in leggi civili e canoniche. Accompagnò il tìglio di quel principe (Carlo duca del Carolese) nelle sue prime spedizioni, e fu nomiuato da lui, quando divenne duca di Borgogna, alla carica di referendario. Fu poscia incaricato di varie negoziazioni in Italia ; e dopo la morte del suo signore, ucciso sotto Nancy, fu deputato a Luigi XI per trattare del matrimonio della erede di Borgogna col Delfino. Il re, conoscendo labilità del negoziatore, volle prenderlo al suo servizio, e gli offerse il governo del Blesese, con un posto nel suo consiglio. Rochefort accettò le offerte, fu nominato cancelliere di Francia nel 1483, e godette del favore di Luigi fino alla morte di questo monarca. Fu confermato nell'officio di cancelliere da Carlo Vili, presiedette in tal qualità agli stati generali tenuti a Tours, e morì il 12 agosto 14&2. Si può giudicare de' suoi talenti dai suoi Discorsi agli stati di Tours, che la storia ci ha conservati.
      Guido, fratello del precedente e cancelliere di Fraucia come lui, fu prima uno dei consiglieri di Carlo il Temerario, poi fu nominato da Luigi XI consigliere al nuovo Parlamento elite questo principe instituiva in Digione, e ne divenne primo presidente nell'anno 1482. Deputato da Carlo Vili all'Assemblea d'Amiens, nel 1494, vi si distinse per la saviezza delle sue proposte e per lo spirito di moderazione. Dopo la morte del cancelliere Bri$on-net, Carlo Vili diede la sua carica a Guido di Rochefort, e fu in essa confermato da Luigi XII. Fu questo cancelliere che fece creare nel 1497 il gran Consiglio. Pieno di zelo per gl'interessi della Corona, li sostenne con energia, con gran disinte-res8e personale, e senza ledere in nulla l'equità. Morì il 15 gennajo 1507. Trovasi in seguito alla raccolta delle Lettere di Fausto Andreliuo un poemetto latino in lode di Guido di Rochefort (V. Rohan [casa dil ».
      ROCHEFORT (Guglielmo DUBOIS de) (biogr.). — Nato a Lione l'anno 1731, fece i suoi studii a Parigi, ed ottenne in età di diciannove anni uu impiego assai lucroso negli uffizi delle entrate. La solitudine a cui era astretto nel luogo di sua residenza (Cette in Linguadoca) lo spinse ad imparare la lingua italiana e l'inglese, affine di poter leggere i poemi del Tasso, dell'Ariosto e di Milton nella loro lingua propria. Conoscendo già la greca, si accinse a tradurre in versi YIliade di Omero, e ne pubblicò tosto alcuni canti, che gli meritarono lusinghieri incoraggiamenti. Questi lette rari i successi lo indussero a rinunziare il suo impiego per recarsi nel 1762 a Parigi a darvisi intieramente al suo gusto per le lettere. Nell'anno 1766 pubblicò l'intera versione dell 'Iliade, che sebbene fosse severamente giudicata dai critici, pure lo fece ammettere nel-
      l'Accademia d'iscrizioni e lettere. La versione del-l'Odissea presto successe a quella dell'iliade, che fu meglio fortunato presso i Critici. Tentò poscia il genere drammatico, compose tre tragedie (di cui una sola fu rappresentata nel teatro della Corte, non a Parigi), un melodramma, una commedia che punto non piacque. Morì nell'anno 1788. Le sue opere sono, oltre alle già citate: Pensées diverses cantre le système des matérialistes, in occasione del Système de la nature del barone d'Holbach (1774, in-12°); Histoire critique des opinions des anciens et des systèmes des philosophes sur le bonkeur ; Ulysse, tragedia; Eleclre, tragedia; Chimène, tragedia lirica; Les deux frères, commedia; Traduc-tion complète du théàtre de Sophocle (1788, 2 voi. in-8°). Si hanno pure di Rochefort più Memorie erudite nella Raccolta dell'Accademia delle iscrizioni.
      ROCHEFOUCAULD (biogr.). V. La Rochefoucauld.
      ROCHEJAQUELEIN (biogr.). V. La Rochejaquelein.
      ROCHELLE ila; (geogr.). — Città forte e marittima di Francia, capoluogo del dipartimento della Cha-rente-Iuférieure, sul golfo di Biscaglia, di fronte alle isole di Re e di Oléron, con 20,028 abitanti. È celebre pel famoso assedio sofferto sotto Luigi XIII (V. Richelieu) e per le fortificazioni di Vauban (V.)
      ROCHEMORE ovvero ROCHEMAURE (di) Giacomo. (biogr.). — Letterato del secolo xvi, nato a Luuel verso l'anno 1520, di un'antica famiglia di Linguadoca, coltivò le lettere cou frutto, come pure la sua seconda moglie, Margherita di Cambis; attese principalmente alla letteratura spagnuola, e morì verso il 1571.
      Si hanno di lui : Le favori de cour, contenant plusieurs advertissements et bonnes doctrines pour les favoris des princes et autres seigneurs et gen-tils hommes ecc., tradotto dallo spaguuolo (Lione 1556, Anversa 1557, in-8°) ; Les quatre derniers livres de propos amoureux , dont les quatre premier s par l'ihjure du temps ont été perdus, et ne se trouvent plus, contenant les discours et mariage de Clitophon et de Leucippe, trad. pure dallo spa-gnuolo (ivi 1556, in-16°).
      Luigi, della stessa famiglia del precedente, capo del ramo di Gallargues, fu incaricato di più negoziazioni da Enrico IV. Trattasi di questo personaggio nella storia latina di Thou, che lo chiama col nome di Rupemorus.
      Giambattista Luigi Timoleone, marchese dello stesso ramo che il precedente, nato l'anno 1695, morto nel 1740, si fece conoscere per più componimenti poetici assai graziosi, uno dei quali è citato da Voltaire e non fu stampato.
      Alessandro Enrico Pietro, marchese , nipote del precedente, nato a Nimes verso l'anno 1725, morto nel 1790, segretario perpetuo dell'Accademia della sua città natale, pubblicò alcune Odi ed una Memoria sopra gli antichi Volci Arecomici e sopra Nìmes capitale di quei popoli, tratta da una gran-d'opera sopra le antichità di Nìmes, intrapresa in società col dottore Razoux. Lasciò più altri opuscoli manoscritti in versi e in prosa.
      Pier Giuseppe, fratello del precedente, fu nominato vescovo di Mompellieri, dopo il concordato del 1802 ricusò di sostenere quelle funzioni, amando meglio di starsi in un posto meno elevato, cioè quello dii^ooQle -


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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